Prospettive svizzere in 10 lingue

Rabbia in Russia per la condanna di Kaloyev

Dimostrazione dei parenti delle vittime del crash davanti all'ambasciata svizzera di Mosca il 25.10.2005 Keystone

La stampa russa ha accolto con costernazione il verdetto della giustizia elvetica in merito all'omicidio del controllore di volo di Skyguide.

Mercoledì, il cittadino russo Vitaly Kaloyev è stato giudicato colpevole di omicidio intenzionale e condannato a otto anni di carcere. Intervista ad un esperto di media moscovita.

Yassen Zassoursky, decano della facoltà di giornalismo dell’Università statale di Mosca, afferma che tutti i giornali del paese sono concordi nel dichiarare che il tribunale di Zurigo avrebbe dovuto mostrare un po’ più di comprensione per la situazione di Kaloyev.

L’uomo aveva perso la moglie e i due figli nell’incidente aereo avvenuto nei cieli controllati dalla società svizzera Skyguide.

Zassoursky fa notare che dalle pagine dei giornali russi emerge la sensazione che Skyguide non si sia assunta in modo completo le proprie responsabilità. Questo, afferma Zassoursky, ha danneggiato in modo deciso l’immagine della Svizzera.

swissinfo: Che copertura mediatica ha avuto il verdetto in Russia?

Yassen Zassoursky: Il caso è stato ampiamente presente nei giornali russi che si sono concentrati soprattutto su due punti. Primo, la sentenza della corte: qualche foglio ritiene che non abbia tenuto conto a sufficienza della perdita subita da Vitaly Kaloyev e da altri genitori che nell’incidente hanno perso i propri figli.

Secondo, i giornali ammettono che Kaloyev è colpevole, ma pensano che proprio per la sua sofferenza avrebbe avuto diritto ad una specie di grazia. In questo senso, la condanna è ritenuta troppo severa dalla maggior parte delle testate.

La storia non è finita in prima pagina, ma era in tutte le rubriche d’attualità ed è stata ampiamente riportata anche da radio e televisioni.

swissinfo: Qui è stato sostenuto che probabilmente i russi si aspettavano da parte di Skyguide più comprensione nei confronti delle vittime.

Y.Z.: Non è stata sufficientemente vicina alle famiglie e non si è impegnata a condurre rapidamente le indagini. Questo è certo uno dei punti centrali discussi nei giornali russi.

Per i nostri media, la catastrofe è il risultato di una cattiva gestione di Skyguide. Kaloyev è stato condannato, ma dal punto di vista dei giornali russi, la società di controllo aereo non è stata punita a sufficienza per le sue negligenze e per la sua mancanza di professionalità.

swissinfo: Si pensa che delle incomprensioni culturali tra la Svizzera e la Russia possano essere state all’origine del gesto di Kaloyev?

Y.Z.: Certo, gli abitanti dell’Ossezia del nord [da dove provengono la maggior parte delle famiglie colpite dal disastro aereo] si aspettano delle condoglianze e della comprensione per le vittime, ma anche un’ammissione di colpevolezza. C’è molta sorpresa per il fatto che la Svizzera, conosciuta per la sua alta considerazione dei diritti umani, in questo caso si sia dimostrata così senza cuore.

Alcuni giornali hanno scritto che il gesto di Kaloyev è stato una reazione emozionale alla morte dei figli e che egli non avrebbe mai dovuto compierlo. Ma hanno scritto anche che quel gesto è stato il risultato dell’assenza di un’inchiesta reale sulle cause del crash e della mancata punizione dei colpevoli.

swissinfo: L’immagine della Svizzera è stata danneggiata da questo caso?

Y.Z.: La giustizia svizzera oggi in Russia è vista sotto una luce decisamente cattiva. C’è stato anche il caso Adamov [l’ex ministro russo dell’energia nucleare detenuto in Svizzera e in attesa di essere estradato negli USA]. In questo frangente, le autorità svizzere hanno agito in modo davvero rapido.

Ma per quanto riguarda il caso dei bambini russi morti nell’incidente aereo, le autorità elvetiche sono state molto lente, non si sono interessate alla faccenda. E questo ha portato a delle reazioni negative. Ha danneggiato l’immagine della Svizzera in modo serio.

Intervista swissinfo, Morven McLean
(traduzione, Doris Lucini)

1 luglio 2002: un charter della Bashkirian Airlines si scontra con un cargo DHL nello spazio aereo sotto controllo svizzero; 71 morti, 45 dei quali bambini.
24 febbraio 2004: il controllore di volo di Skyguide in servizio la notte dell’incidente viene pugnalato a morte.
25 febbraio 2004: l’architetto russo Vitaly Kaloyev, che ha perso moglie e figli nel crash, viene arrestato.
26 ottobre 2005: Il tribunale di Zurigo giudica Kaloyev colpevole di omicidio intenzionale e lo condanna a otto anni di reclusione.

In un’intervista rilasciata al giornale russo Izvestia, Vitaly Kaloyev ha puntato il dito contro il sistema legale svizzero, colpevole di avere una concezione manchevole della giustizia.

Kaloyev afferma che la giustizia svizzera non ha considerato le 71 vittime dell’incidente aereo. Per l’uomo, Skyguide avrebbe pagato troppo poco per le sue responsabilità.

Kaloyev ha inoltre dichiarato che gli svizzeri, con poche eccezioni, non hanno il senso della pietà e che nessuno si è scusato per quanto è successo.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR