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Radiografia della criminalità in Svizzera

L'Ufficio federale di statistica (UST) ha presentato lunedì a Berna un'analisi quantitativa della criminalità realizzata per la prima volta in modo uniforme per tutta la Confederazione.

«Per il mondo politico è essenziale poter disporre di informazioni affidabili sullo sviluppo della criminalità», ha affermato Markus Notter, presidente della Conferenza dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia. Si tratta di una svolta: vista la novità – ha aggiunto – sarà infatti difficile comparare i risultati del 2009 con quelli degli anni precedenti.

Da parte sua Jürg Marti, direttore dell’UST, ha ricordato che la copertura più ampia della ricerca e il metodo di enumerazione unificato delle infrazioni abbia l’effetto di aumentare notevolmente il numero dei reati recensiti dalla statistica (il 38% in più rispetto allo scorso anno) e la loro frequenza.

Per quanto riguarda i risultati, il direttore dell’Ufficio federale di polizia Jean-Luc Vez ha messo in guardia contro facili paragoni fra cantoni. Questi sono al momento improponibili a causa sia delle differenze geografiche sia di tessuto urbano e altro.

Dalla statistica è comunque possibile notare che il 18,4% degli imputati è rappresentato dai giovani fra i 10 e i 18 anni (il 10,6% della popolazione). L’82% delle 676’309 infrazioni recensite riguarda violazioni del codice penale; i furti (247’626) e danni alla proprietà (128’031) sommati raggiungono il 56% del totale dei reati.

Sono invece 49’392 i casi di violenza registrati dalla polizia, il 3% dei quali viene definito grave. Fra questi figurano 51 omicidi, 185 tentativi di omicidio, 524 casi di lesioni gravi e 666 casi di violenza carnale. Escludendo gli omicidi, la violenza si manifesta il più delle volte in modo puramente fisico. Da notare l’alto numero di casi segnalato in ambito familiare (16’349), che due volte su tre riguarda partner o ex partner.

Se il 52% delle persone imputate di infrazione al codice penale è svizzero, il 29% fa invece parte della popolazione residente di nazionalità straniera e il 4,4% è composto di richiedenti l’asilo. I restanti (oltre il 14%) sono stranieri senza permesso di soggiorno di lunga durata. Considerando soltanto gli imputati residenti, il 64% è svizzero mentre il 36% è straniero. Questi ultimi sono sovrarappresentati (42%) nei casi di infrazioni violente.

Per quanto riguarda gli stupefacenti, non regolati dal codice penale ma dalla legge ad hoc, la metà delle 85’742 infrazioni è dovuta al consumo, in particolare di canapa e derivati. Chi consuma è in maggioranza svizzero o residente in Svizzera in modo permanente (83%). Gli stranieri senza permesso di soggiorno di lunga durata figurano soprattutto fra gli autori di reati di traffico e contrabbando di droga.

swissinfo.ch e agenzie

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