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Regno sportivo giovanile sul Lago Maggiore

Il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero occupa 32 ettari sulle rive del Lago Maggiore. CST

Il Centro sportivo nazionale della gioventù a Tenero (CST) ospita ogni anno quasi 30mila atleti provenienti da tutta la Svizzera e dall'estero. Visita di uno strumento fuori dal comune della politica di promozione dello sport della Confederazione.

I 32 ettari del CST sono situati in una cornice maestosa, alla foce del fiume Verzasca, sul Lago Maggiore. È qui che nel 1921, nel primo dopoguerra, la fondazione istituita dal governo federale “Dono nazionale svizzero per i nostri soldati e le loro famiglie” crea un centro di convalescenza fisica e psicologica per i soldati svizzeri.

Dagli anni ’50, il Dipartimento federale della difesa, cui compete anche lo sport, a poco a poco ne cambia l’orientamento. Nel 1963 vi organizza i primi corsi di sport.

Un prestigioso architetto

Nel 1984 viene costruito il primo edificio interamente dedicato allo sport. La seconda tappa dello sviluppo del centro, nel 2000, è molto più spettacolare. Il celebre architetto Mario Botta progetta due grandi edifici in mattoni rossi, che comprendono palestre, dormitori e uffici.

Con gli anni, le infrastrutture crescono. Nel centro sorgono piste per l’atletica, campi da pallacanestro, skater hockey, beach volley, tennis, diverse piscine e altri impianti multifunzionali.

Luogo d’incontro

Il direttore Bixio Caprara è in difficoltà quando deve menzionare uno sport che oggi non è possibile praticare al CST. “Abbiamo adattato man mano le infrastrutture alle nuove discipline sportive. Quest’anno abbiamo inaugurato una pista di BMX, disciplina iscritta nel programma delle Olimpiadi dal 2008”.

Terreni da gioco curatissimi, materiale sportivo all’ultimo grido, clima temperato e accoglienza professionale, sono caratteristiche notorie del centro, che lo rendono molto ambito. “Il 73% dei nostri ospiti proviene dalla Svizzera tedesca, il 12% da quella romanda, l’11% da quella italiana e l’1% da quella romancia. È un luogo d’ incontro importante per i giovani di tutta la Confederazione”, afferma Caprara.

Nel 2009, a Tenero sono stati organizzati quasi 800 corsi per circa 27’300 partecipanti. Nonostante il centro possa accogliere un migliaio di persone alla settimana, 400 domande di corsi hanno dovuto essere respinte.

Utilizzazione ottimale

Secondo il direttore, il centro polisportivo di Tenero è unico nel suo genere. “In Italia, Francia o Germania esistono centri specializzati per certe discipline. Ma sono in primo luogo destinati alla promozione di talenti, non allo sport di massa. Da noi, sport di massa e d’élite vanno di pari passo”.

Per ammortizzare al massimo i costi d’esercizio, che ammontano a 9 milioni di franchi all’anno, a Tenero si ottimizza l’uso delle infrastrutture.

Così, la scuola per talenti sportivi, che combina lo studio con le esigenze di allenamenti e competizioni, di cui è stata allieva anche la sciatrice Lara Gut, approfitta tutto l’anno delle infrastrutture del centro. Squadre di calcio vi organizzano regolarmente campi d’allenamento. La Germania aveva scelto il CST come base per gli allenamenti durante gli Euro 08, che si sono svolti in Svizzera e in Austria.

Campo per le speranze

Da un decennio, con l’adozione del piano per una politica dello sport in Svizzera che riconosce per la prima volta il ruolo della Confederazione nella promozione dello sport di alto livello, l’Ufficio federale dello sport (UFSPO), in collaborazione con Swiss Olympic, organizza ogni anno a Tenero un campo d’allenamento con le speranze dello sport elvetico. Quest’ anno, nella seconda settimana di maggio, 500 atleti fra i 12 e i 18 anni, membri di 21 federazioni sportive, hanno partecipato alla 14esima edizione di “Tutti i talenti a Tenero”.

“È un lavoro molto importante. Permette a questi giovani di allenarsi in modo intensivo nella loro disciplina e a misurarsi con altri sport per meglio afferrare le loro singolarità. Questi giovani sportivi imparano a conoscersi prima, perché no, di ritrovarsi un giorno alle Olimpiadi”, afferma il direttore dell’UFSPO Matthias Remund.

Niente eccessi

Per rispondere sempre meglio alle attese di atleti e federazioni, è in gestazione una terza fase di sviluppo del CST. Fra le priorità figurano la costruzione di una nuova palestra, la ristrutturazione degli impianti sanitari e delle cucine del campeggio di 500 posti, come pure la promozione della qualità, senza però aumentare i costi. “Ci teniamo a non superare la soglia dei 3 milioni di franchi di disavanzo d’esercizio. Deficit che è coperto dall’UFSPO”, indica Bixio Caprara.

Con l’aria di austerità che tira, non si può certo spendere e spandere. Tanto più in un settore come lo sport, che è il parente povero dei contributi federali e dove il sostegno statale è ampiamente sussidiario del privato.

Samuel Jaberg, Tenero, swissinfo.ch
(Traduzione dal francese: Sonia Fenazzi)

Ticino. Il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero (CST) è una filiale dell’Ufficio federale dello sport di Macolin. Destinato a promuovere lo sport fra i giovani, è situato nelle vicinanze di Locarno, una delle principali località turistiche del Ticino.

Offerta. Il CST, che ha in organico un’ottantina di persone, mette a disposizione vaste infrastrutture che consentono la pratica di molteplici discipline sportive. Solo per il calcio, il centro dispone di 7 campi da gioco con le dimensioni ufficiali, 6 con dimensioni non ufficiali, uno sintetico e uno di beach-soccer.

Finanziamento. Nel 2009, vi sono stati organizzati 794 corsi (+13% rispetto al 2008) per complessivi 27’292 partecipanti. La Confederazione si assume il deficit d’esercizio che raggiunge quasi 3 milioni di franchi all’anno. Cofinanzia inoltre due campi annuali di una settimana per un migliaio di speranze dello sport svizzero.

Jonathan Demont, speranza vodese del rampichino (mountain bike). Sono già venuto varie volte a Tenero. È un bel posto per allenarsi e stringere legami con altri atleti. Il campo non ci costa nulla. Un fattore non indifferente. In Svizzera è ancora molto difficile conciliare studi e sport. Mi alleno regolarmente in Francia e ciò mi costa 500 euro al semestre.

Thomas Berger, allenatore della squadra nazionale di unihockey M19°. È molto importante potersi allenare intensamente durante una settimana, cosa impossibile durante il campionato, poiché rinsalda lo spirito di squadra. Un centro è una buona cosa. Ma la Confederazione non fa ancora abbastanza per sostenere il ricambio. Ci vorrebbero più curricoli sport-studi e soprattutto possibilità di conciliare apprendistato professionale e sport.

Claude Roch, capo del dicastero cantonale vallesano dello sport. Il posto è magnifico, spazioso. La formazione sportiva è necessaria e importante per il nostro paese. Lo sport di massa deve tuttavia restare di competenza dei cantoni. La missione della Confederazione è di occuparsi dello sport d’élite. Per la promozione delle nuove speranze, occorre sostenere finanziariamente i genitori all’inizio della scuola media. È a quel momento che è caro.

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