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Respinto il reclamo contro Alinghi

L'uomo che sale sull'albero ha un fiuto speciale per il vento e non soffre di vertigini Keystone

Al termine della quarta regata della Coppa America, il team New Zealand aveva fatto ricorso contro la vittoria di Alinghi. Giovedì la giuria lo ha respinto all'unanimità.

Il reclamo riguardava un punto del regolamento che specifica che la grande vela deve poter essere ammainata senza l’aiuto di un uomo sull’albero.

Giovedì era giorno di riposo per le due imbarcazioni impegnate nella finale della Coppa America, ma la battaglia dei nervi non si è fermata. Alle 11 del mattino i due equipaggi, accompagnati dai testimoni, hanno dovuto recarsi nell’ufficio della giuria internazionale della Coppa America per una disputa legale.

Mercoledì il team neozelandese, dopo aver perso la quarta regata, aveva infatti presentato ricorso nei riguardi dell’avversario, reo a suo avviso di avere inviato un uomo in cima alla randa una volta giunti all’arrivo, per poterla ammainare più facilmente. Pratica questa vietata dal regolamento della Coppa America.

Alle 16:00 di giovedì i cinque membri della giuria, dopo aver esaminato il ricorso, l’hanno dichiarato non valido.

Una tattica sperimentata

La mossa dei neozelandesi non è nuova. Spesso, nella storia della prestigiosa coppa, si è tentato con mezzi analoghi di destabilizzare l’avversario. Per questo le squadre, per difendersi, si fanno accompagnare da avvocati specializzati nelle regole delle regate.

In questo caso si tratta della grande vela e del modo in cui è attaccata all’albero. A 32 metri di altezza ogni grammo in più influisce sulla velocità della barca. Le squadre tentano dunque di ridurre al minimo il sistema di attacco in quel punto. Se troppo sottodimensionato, il meccanismo rischia di rompersi però, soprattutto in presenza di vento forte.

I neozelandesi accusavano Alinghi di aver adottato un sistema leggero, che però non si stacca da solo, ma ha bisogno dell’aiuto di un marinaio. Ora il regolamento lo dice chiaramente: “La grande vela deve poter essere ammainata sul ponte senza dover issare un marinaio in cima all’albero”.

Si tratta di una misura di sicurezza: le imbarcazioni all’arrivo devono potersi fermare in gran fretta, per evitare incidenti in caso arrivi un forte colpo di vento.

Per evitare incidenti

Vedendo che Alinghi mandava un marinaio in cima all’albero proprio al momento in cui si ammaina la vela, i “kiwis” hanno dedotto che la grande vela di Alinghi non si stacca senza l’intervento dall’alto.

La difesa di Alinghi: il team svizzero riteneva di non aver infranto le regole. Il suo uomo è salito sull’albero per attaccare una drizza di sicurezza, che trattiene la grande vela di poppa.

Se precipitasse sul ponte durante l’ammainata, con i suoi 100 chili metterebbe a rischio l’equipaggio e lo scafo. La corda era stata dunque attaccata per fermarla in caso di incidente. La grande vela, o randa, è stata ammainata come da regolamento.

Per questa volta il colpo di spada dei neozelandesi nei confronti del temuto avversario svizzero si è rivelato un buco nell’acqua. Venerdì la sfida riprende, a colpi di vela.

swissinfo Pierre-Antoine Preti/Skippers magazine, Valencia
traduzione ed adattamento dal francese, Raffaella Rossello

La Coppa America, svoltasi per la prima volta nel 1851 in Inghilterra, fu vinta dall’imbarcazione America, del New York Yacht Club, che rimase imbattuta per 132 anni (1983).



Nel 2003, Alinghi strappa la vittoria al defender New Zealand: per la prima volta il trofeo approda in Europa.



La finale della Coppa America 2007 si tiene a Valencia, in Spagna. A vincere sarà la prima imbarcazione che si aggiudicherà cinque regate. La competizione è iniziata il 23 giugno e può durare fino al 7 luglio.

La responsabilità dell’organizzazione di una regata è suddivisa tra diverse istanze.

Il comitato di gara stabilisce il percorso e decide se la gara può iniziare. La forza e la direzione del vento devono essere abbastanza stabili.

Gli arbitri, o “Umpires”, seguono da vicino le due barche su di un gommone a motore. Intervengono immediatamente se notano infrazioni al regolamento.

La giuria della 32esima America’s Cup, nominata dalla Federazione internazionale di vela, è indipendente dagli organizzatori dell’evento. È composta da cinque membri, provenienti da Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda e Svizzera.

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