Prospettive svizzere in 10 lingue

Ricco fine settimana letterario fra mura barocche

A Soletta si discute di lettteratura, ma anche di politica culturale, di traduzioni e di editoria literaturtage

Soletta ospita per la 30esima volta le Giornate letterarie, vetrina della letteratura svizzera. Accanto a nomi noti del panorama letterario elvetico, come Adolf Muschg, Paul Nizon e Fabio Pusterla, e internazionale, come Dacia Maraini, Andrea De Carlo o Nathan Englander, molti sono gli esordienti che animano la rassegna.

Alle Giornate letterarie di Soletta sono presenti tutte e quattro le lingue nazionali, oltre a un gran numero di lingue straniere, tra cui il cinese e il bielorusso.

Fra le letterature svizzere, la più rappresentata è come sempre quella di lingua tedesca, con 40 autrici e autori. Dalla Svizzera francese provengono 11 scrittori e scrittrici, dalla Svizzera italiana quattro, due scrivono in romancio.

Tra gli autori elvetici si segnalano Adolph Muschg, Paul Nizon, Chaterine Lovey, Flurina Badel nonché i ticinesi Daniel Maggetti (professore a Losanna che scrive in francese), Andrea Fazioli, Anna Felder, Dubravko Pusek e Fabio Pusterla. Essi presenteranno le loro pubblicazioni più recenti e alcuni testi inediti, indicano gli organizzatori.

Per la prima volta nella storia delle giornate, anche un membro del governo federale presenta una sua opera: il ministro dell’ambiente, dell’energia e dei trasporti Moritz Leuenberger leggerà alcuni brani dal suo libro «Lüge, List und Leidenschaft» (Menzogna, astuzia e passione).

A Soletta sono invitati pure numerosi scrittori stranieri: gli italiani Dacia Maraini e Andrea De Carlo, la cubana Wendy Guerra, gli statunitensi Lydia Davis e Nathan Englander, il «padre» della pillola anticoncezionale Carl Djerassi, austriaco, il francese Gilles Leroy, vincitore del Premio Goncourt 2007, i tedeschi Annette Pehnt, Ulrich Peltzer e Monika Maron, il cinese Huang Beijia e il bielorusso Ales Rasanau.

Le Giornate letterarie offrono inoltre uno spazio importante agli esordienti. Il concorso letterario OpenNet e l’invito ad autrici e autori finora sconosciuti permette la promozione di opere prime. Su circa settanta pubblicazioni presentate quest’anno a Soletta, 14 sono opere prime.

Il fascino di Soletta

Il fatto che Soletta continui a trasformarsi una volta l’anno nella mecca della letteratura svizzera e che abbia trovato il suo posto accanto al Salone del libro di Ginevra, dipende soprattutto dall’atmosfera che si respira nella piccola città barocca sulle rive dell’Aare.

La maggior parte delle letture e dei dibattiti avviene nel Landhaus, il vecchio emporio sulle rive del fiume. Ma è soprattutto nelle osterie della città vecchia e nei tavolini all’aperto che scrittori e lettori possono scambiarsi impressioni e passioni attorno ad un caffè o ad una birra.

Quest’anno, le Giornate letterarie di Soletta potranno essere visitate in un certo senso anche dal salotto di casa. In occasione del 30esimo anniversario della rassegna, l’ente radiotelevisivo nazionale SRG SSR idée suisse ha messo online numerosi materiali sulla letteratura svizzera e sulle Giornate letterarie.

swissinfo

In occasione del 30esimo anniversario della rassegna, le Giornate letterarie di Soletta hanno ottenuto il premio Zurlauben per la cultura linguistica e libraria. Il premio, dotato di 100’000 franchi, è conferito dalla fondazione Lanis & Gyr.

Alla vigilia delle Giornate letterarie di Soletta, il 1° maggio, sono stati assegnati i premi Schiller per la letteratura. I riconoscimenti sono andati allo zurighese Urs Faes, alla bernese Verena Stefan, al friburghese Jean-François Haas e alla ticinese Erika Zippilli-Ceppi. Nessun contributo in romancio è stato ritenuto degno di un premio.

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