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Richemont rileva Manufactures Horlogères SA

La produzione e la vendita di orologi di lusso è continuamente progredita negli ultimi anni in tutto il mondo Keystone

Il gigante del tabacco e degli articoli di lusso Richemont ha annunciato venerdì di aver rilevato la Manufactures Horlogères SA (LMH), società controllata attualmente dal gruppo tedesco Mannesmann e specializzata negli orologi di lusso.

All’acquisizione erano interessate anche diverse altre società ed in particolare Swatch, Gucci e Louis Vuitton Moet Hennessy, ma Richemont ha vinto la corsa sborsando un totale di 3,08 miliardi di franchi.

La LMH controlla al 100 percento la sciaffusana IWC, al 90 percento la tedesca Lange&Söhne e al 60 percento la vodese Jaeger-LeCoultre, ha indicato venerdì il gruppo. Richemont ha anche rilevato dalla francese Audemars Piguet il rimanente 40 percento della Jaeger-LeCoultre. Per la LMH il colosso del tabacco con sede a Zugo ma in mani sudafricane, ha pagato 2,8 miliardi di franchi. Alla Audemars Piguet ha versato 280 milioni di franchi.

«L’acquisizione rappresenta per Richemont un importante passo strategico e rafforzerà la sua posizione nella fabbricazione degli orologi di lusso», ha indicato il gruppo. Richemont controlla già marche di orologi prestigiosi come Cartier, Vacheron Constantin, Piaget, e Baume et Mercier.

La cessione di LMH è una conseguenza del passaggio alla britannica Vodafone AirTouch Plc del controllo sul gruppo tedesco Mannesmann. Il conglomerato sta vendendo tutte le attività non connesse al settore della telecomunicazione.

Ancora la settimana scorsa gli analisti accreditavano l’ipotesi che la LMH sarebbe stata rilevata probabilmente da Gucci (in cordata con la francese Pinault-Printemps-Redoute) o dalla Louis Vuitton Moet Hennessy (LVMH).

Il gruppo LMH impiega 1’440 persone, la maggior parte delle quali in Svizzera e Germania. L’anno scorso il gruppo ha realizzato un utile operativo di 70,8 milioni di franchi. Nel primo semestre 2000 il fatturato è progredito del 25 percento.

Richemont ha realizzato nell’esercizio 1999/2000 un utile operativo di 543,1 milioni di euro (842 milioni di franchi), con un aumento del 36,8 percento. Nell’esercizio terminato in marzo il fatturato è progredito del 26,1 percento, raggiungendo 2,924 miliardi di euro. Richemont aveva annunciato alla fine di giugno l’acquisto del gruppo ginevrino Stern, fabbricante di quadranti d’orologio, per un prezzo che però non è stato reso noto.

swissinfo e agenzie

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