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Ritorno elvetico al Tour de France 2010

Andy Rihs insegue nuovi successi, questa volta con la BMC Keystone

Il Giro di Francia 2010 segna il ritorno all'apice di un imprenditore svizzero di successo, le cui ambizioni erano state brutalmente bloccate dallo scandalo del doping che nel 2006 aveva travolto la sua squadra di allora. Andy Rihs riparte ora pieno di speranze alla testa della BMC Racing.

Rihs era al timone dell’elvetica Phonak quando uno dei suoi corridori, l’americano Floyd Landis, vinse l’edizione 2006 del Giro di Francia. Per lo svizzero si trattava della realizzazione di un sogno. Ma quel sogno durò appena una settimana. Poi si trasformò in un incubo.

Floyd Landis risultò infatti positivo a un test antidoping. Non era il primo caso in seno alla Phonak, ma certamente il più celebre di una serie, che portò allo scioglimento della squadra.

Ciò costrinse a una pausa lo zurighese, che da quell’esperienza trasse però le debite lezioni per ritornare in gara più battagliero che mai. Così, a 67 anni, l’appassionato di biciclette si ripresenta alle competizioni utilizzando ancora un marchio di una delle sue società – la fabbrica di biciclette BMC – come sponsor della sua nuova squadra.

Da uomo d’affari di grande esperienza, Rihs gestisce la squadra come un’azienda, che serve a promuovere le vendite delle biciclette BMC. Assicurandosi la presenza in squadra di professionisti del calibro del campione del mondo Cadel Evans e dello statunitense George Hincapie, lo svizzero si è garantito l’accesso alle più prestigiose competizioni ciclistiche.

Per gli organizzatori del Tour de France era praticamente impossibile non invitare la squadra elvetico-statunitense, composta di 23 ciclisti, di cui nove svizzeri. L’invito alla Grande Boucle, il cui prologo è in calendario il 3 luglio, è dunque giunto puntuale alla fine di marzo.

swissinfo.ch: Dopo aver seguito molto da vicino alti e bassi del ciclismo, nel suo intimo crede ancora allo sport?

Andy Rhis: Credo nel ciclismo professionistico perché penso che oggi sia lo sport alla testa della lotta antidoping. Molti altri sport potrebbero probabilmente imparare da noi a migliorare. Quando ci si brucia le dita si evita di scottarsi un’altra volta. Prima le altre discipline ci puntavano addosso l’indice accusatore, ma ora devono stare zitti e fare pulizia in casa loro.

swissinfo.ch: Cosa è cambiato ora?

A.R. :In confronto a quattro o cinque anni fa, l’intero scenario è completamente cambiato per quanto riguarda il sistema di controllo medico. La scienza ha lavorato veramente sodo insieme ai laboratori e all’industria farmaceutica per evitare l’arrivo di nuove droghe non ancora individuabili nei test. Oggi chi cerca di barare è acciuffato relativamente in fretta.

D’altra parte ci sono sempre più anglosassoni nelle grandi competizioni. Il ciclismo sta diventando sempre più globale e più importante nei media internazionali. È anche più professionale dal profilo degli affari.

swissinfo.ch: Come è riuscito a convincere dei grandi nomi del ciclismo a gareggiare nella sua squadra dopo la pessima pubblicità della Phonak?

A.R.: Da anni lavoro con il mio amico Jim Ochowicz, il coach che ha veramente fatto crescere Lance Armstrong [7 volte vincitore del Giro di Francia, Ndr]. Abbiamo iniziato quattro anni fa con una piccola squadra in California. Non si può semplicemente creare una squadra, punto e basta. È come con una società, bisogna farla crescere. Alla fine dobbiamo avere una squadra che promuova le nostre biciclette d’avanguardia fabbricate in Svizzera.

Il marchio BMC aveva bisogno di essere rappresentato. Così abbiamo costruito una squadra a tal fine. Ora disponiamo del budget adeguato per attirare le persone giuste. La BMC ha una buona reputazione. Altrimenti gente come Cadel Evans e George Hincapie non sarebbe venuta. Non è solo una questione di soldi, è una questione personale.

swissinfo.ch: E Fabian Cancellara? Una squadra con stretti legami con la Svizzera non desidererebbe il miglior corridore elvetico?

A.R.: Certamente. Fabian Cancellara è un corridore assolutamente straordinario. Inoltre il suo sviluppo ciclistico non è ancora terminato. È un tipo formidabile e sarebbe stato perfetto per noi, questo è chiaro. Tuttavia, molti corridori sono sotto contratto e non possono andarsene di punto in bianco.

Ma abbiamo Evans e Hincapie, che sono fra i nomi più conosciuti in America. Tutti conoscono Lance [Armstrong], ma un tipo come Hincapie è molto popolare negli Stati Uniti, che sono uno dei nostri mercati di maggiore crescita.

swissinfo.ch: Come fa a dirigere in parallelo delle società e la sua squadra professionista di ciclismo?

A.R.: Non è solo perché sono un appassionato di ciclismo che possiedo una squadra ciclistica. Vado in bici in continuazione e per me è un bello sport. Ma non è questo il motivo. Lo facciamo chiaramente per motivi economici, perché vogliamo vendere più biciclette.

Il potere del ciclismo è enorme dal profilo mediatico. È uno sport accessibile e globale. Ma è anche un’attività economica molto divertente e noi ci divertiamo.

swissinfo.ch: Cosa è per lei personalmente il ciclismo?

A.R.: Il ciclismo è un piacere enorme. Lo senti nel tuo corpo, nella tua mente. È pieno di vita. Essere seduto su di una bicicletta, andare in giro, inerpicarsi per le montagne, guardarsi attorno, fermarsi. Intano la mente è occupata da un flusso continuo di cose diverse. Ho risolto più problemi in bicicletta che nelle sale di riunione. Le idee diventano veramente chiare. Molti top manager lo confermano.

Tim Neville, swissinfo.ch
(Traduzione dall’inglese: Sonia Fenazzi)

È il presidente del consiglio d’amministrazione della Sonova Holding. Il gruppo specializzato nel ramo degli apparecchi uditivi, la cui ragione sociale prima del 2007 era Phonak, nell’esercizio 2009 ha realizzato un giro d’affari pari a circa un miliardo di franchi (945 US$). Attivo in oltre 90 paesi, il gruppo ha in organico oltre 5’300 dipendenti.

È pure proprietario della BMC, una fabbrica di biciclette fondata dall’americano Bob Bigelow nel 1986 come filiale del gruppo Raleigh.

Andy Rihs ha rilevato la BMC nel 2001. Allora la società con sede a Grenchen, nel canton Soletta, aveva un fatturato annuo di circa 3 milioni di franchi. Oggi si aggira sui 75 milioni. La progressione delle vendite negli ultimi anni si è situata sul 20-25%. Rihs punta su una triplicazione nei prossimi cinque anni.

Il Giro di Francia è la più grande corsa ciclistica del mondo.

Giunto alla 97a edizione, il Giro quest’anno inizia il 3 luglio e si conclude il 25 luglio.

Dopo il prologo, il 3 luglio a Rotterdam, in Olanda, il 4 luglio ci sarà la prima delle 20 tappe di cui si compone la Grande Boucle.

In totale il percorso si snoda su circa 3’600 chilometri e comprende 23 passi e una tappa a cronometro (52 Km, da Bordeaux a Pauillac).

Due le giornate di riposo: il 12 e il 21 luglio.

Come tradizione, l’arrivo è ai Campi Elisi a Parigi.

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