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Rivelazioni imbarazzanti per i controllori di volo svizzeri

Inquirenti dell'aviazione civile tedesca nei pressi dei rottami del Tupolev TU-154 Keystone

Al momento della collisione fra il Tupolev e il Boeing sopra al Lago di Costanza il sistema d'allarme di Skyguide era spento.

La collisione, avvenuta alle 23.35 di lunedì, nei pressi della città tedesca di Ueberlingen, a pochi chilometri dal confine svizzero, è costata la vita a 71 persone, per lo più giovani e ragazzi.

Secondo le ultime informazioni fornite in mattinata alla stampa, al momento dello scontro fra il Tupolev russo e il Boeing 757 cargo della Dhl, il sistema d’allarme automatico della società Skyguide era spento per verifiche.

“In quel momento il sistema non funzionava”, ha dichiarato Roger Gaberelle, portavoce di Skyguide, la società che gestisce il controllo aereo militare e civile per conto della Confederazione.

I controllori di volo erano al corrente

Il sistema era stato spento per le verifiche di routine. “Sono verifiche che si fanno sempre di notte, perché è il momento in cui c’è meno traffico”, dice Gaberelle. L’interruzione dura solo alcune ore e i controllori di volo sono al corrente, ha precisato un secondo portavoce di Skyguide.

I controllori in questione ribadiscono di aver avvertito l’aereo russo di ridurre l’altitudine prima dello scontro. Al momento del dramma i due velivoli stavano riducendo entrambi il livello di altitudine. Martedì i controllori di volo avevano dichiarato che il pilota russo non aveva reagito abbastanza tempestivamente agli ordini, nemmeno dopo la terza richiesta.

Roger Gaberelle ha confermato che il controllore di volo ha dato l’ordine di abbassarsi 50 secondi prima dell’impatto fra i due aerei e che anche il sistema automatico di allarme, se fosse stato in funzione, non avrebbe reagito prima. “50 secondi non è forse un lasso di tempo ideale, ma è sufficiente e corrisponde alle norme internazionali”. Gaberelle ha pure annunciato che il secondo controllore, che si era assentato per una breve pausa, avrebbe dovuto rimanere al suo posto.

Dolore e rabbia in Russia

I passeggeri del Tupolev, 57 più 12 membri dell’equipaggio, erano quasi tutti giovani, diretti a Barcellona per una vacanza. Erano stati scelti fra gli alunni migliori di una scuola creata a Oufa, capitale della repubblica russa del Bashkiri, dall’UNESCO.

Molti familiari delle vittime intendono recarsi in Germania e date le particolari circostanze, queste 130 persone potranno entrare in Germania senza visto.Sulll’aereo cargo, partito dal Bahrein e diretto a Bruxelles, si trovavano solo i due piloti, un britannico e un canadese.

Il governo della Repubblica russa del Bashkiri ha deciso di versare una prima somma di 1000 dollari ad ogni famiglia, colpita dalla tragedia. Intanto si moltiplicano gli attacchi contro la società Skyguide. L’agenzia stampa RIA-Novosti ha sottolineato che dall’analisi delle scatole nere del Tupolev emerge chiaramente che il controllore di volo svizzero ha ordinato al pilota russo di abbassarsi 50 secondi prima dell’incidente e che il comandante del Tupolev ha eseguito l’ordine 25 secondi dopo.

Un’inchiesta internazionale

Al momento attuale gli inquirenti sono in possesso di tutte e quattro le scatole nere. Ci vorranno alcune settimane per analizzare tutti i dati. Martedì sera sono giunti a Friedrichshafen, in Germania, quindici esperti russi per collaborare all’inchiesta della polizia tedesca. Sono attesi anche esperti svizzeri e americani che avranno però solo una funzione di osservatori.

Intanto, mercoledì all’alba, un migliaio fra poliziotti e soccorritori hanno ripreso le ricerche dei corpi, interrotte durante la notte. Finora sono stati ricuperati 37 cadaveri.

La piccola repubblica russa è in lutto. Le bandiere sono state poste a mezz’asta e con un drappo nero e sono stati cancellati tutti i programmi televisivi di intrattenimento e le manifestazioni festive fino a giovedì.

swissinfo e agenzie

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