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Roland Garros e Nadal: l’eterna sfida per Roger Federer

Dopo aver sconfitto Nadal a Madrid, Federer spera di ripetersi anche al Roland Garros Keystone

Roger Federer inizia lunedì la sua campagna alla conquista del Roland Garros, l'ultimo titolo del Grande Slam che manca ancora al suo palmarès. Ma battere Rafael Nadal, da quattro anni detentore del titolo, non sarà di certo un'impresa facile.

Quest’anno, Roger Federer affronterà gli Internazionali di Francia con il morale alle stelle. Dopo un inizio di stagione piuttosto difficile, segnato da un sconfitta traumatica nella finale degli Open di Australia contro lo stesso Nadal, il numero due al mondo ha finalmente messo a tacere le speculazioni su un inevitabile declino della sua carriera.

Il week-end scorso è infatti riuscito a battere il suo eterno rivale nella finale del Master di Madrid su terra battuta. Un successo ottenuto sulla superficie di gioco preferita dallo spagnolo e davanti al suo amato pubblico.

Federer non ha nascosto la sua soddisfazione per questa vittoria, la prima del 2009, che pone fine a una serie di quattro batoste consecutive rimediate contro Nadal. «Dopo le sconfitte piuttosto amare di questa stagione, soprattutto per il livello di gioco, è il momento giusto per voltare pagina. Ho lavorato duro e questa ne è la prova».

Fiducia ritrovata

Il successo di Madrid ha messo letteralmente le ali al tennista svizzero. «Sono davvero impaziente di andare in Francia. Soltanto qualche settimana fa avrei potuto mettere in dubbio le mie possibilità di vittoria a Parigi, ma adesso è tutto diverso».

Federer è comunque cosciente che la missione non sarà così facile al Roland Garros, dove il maiorchino rimane il grande favorito. «Già due anni fa ad Amburgo ero riuscito a fermare l’incredibile serie di vittorie di Nadal su terra battuta (ndr. 81). Ma questo non l’aveva particolarmente impressionato. Era ripartito all’attacco come se niente fosse.

«Adesso può affrontare la sfida di Parigi con già alle spalle tre titoli conquistati su terra battuta, Monte Carlo, Barcellona e Roma. È semplicemente la sua stagione migliore su questa superficie».

Il territorio di Nadal

Malgrado il ritorno ai vertici di Federer, gli osservatori restano prudenti. «A Parigi gli scambi saranno molto più lenti che a Madrid, a causa della differenza di altitudine», spiega René Stauffer, giornalista del Tages-Anzeiger e biografo di Roger Federer. La pallina perde infatti velocità dove l’altitudine è più bassa, allungando gli scambi. Questo favorisce Nadal, un giocatore dalla potenza e dal fisico fuori dalla norma.

Il Roland Garros è il territorio per eccellenza di Nadal, prosegue René Stauffer. «Nella finale dell’anno scorso, Federer aveva vinto soltanto quattro game (6-1 6-3 6-0). Nel frattempo non è cambiato molto tra i due giocatori. Per questo non metterei Federer sullo stesso piano di Nadal».

Cosa dovrebbe fare allora l’icona nazionale del tennis per conquistare finalmente il Roland Garros? «Deve credere fino in fondo nelle sue capacità», precisa Stauffer. «Ora sembra aver riacquistato un po’ di fiducia ed è già un passo avanti».

Tattica e fiducia ritrovata

Il giornalista non lesina nemmeno qualche consiglio per il suo pupillo. «Quando si trova di fronte a Nadal, deve riuscire a sfruttare meglio le occasioni. Mi ricordo di alcuni set in cui ha avuto fino a otto palle di break senza riuscire a concretizzarne nemmeno una. L’anno scorso a Parigi ha perso troppi punti cruciali e contro Nadal questi sbagli non sono più ammessi».

«A Madrid lo scenario è stato diverso. Federer ha avuto due palle di break ed è riuscito a portarle a casa, facendo la differenza», spiega Stauffer. Il basilese ha ritrovato la fiducia nel suo gioco grazie a una tattica estremamente solida: «Ha variato i colpi come mai prima d’ora. Si è mostrato aggressivo, andando spesso a rete e giocando delle palle corte. Al punto che Nadal non sapeva mai cosa aspettarsi».

Ruoli invertiti?

Forte di una statistica che parla da sé – con 25 vittorie contro 2 sconfitte in finale su terra battuta – Rafael Nadal è convinto che questo risultato negativo non influenzerà la sua prestazione al Roland Garros. «Per me questi due tornei sono completamente diversi. A Madrid si gioca su un’altra superficie rispetto a Parigi».

«Federer ha il potenziale necessario per vincere a Parigi come in tutti gli altri tornei del mondo. E la sua carriera non fa che dimostrarlo. Ma il Roland Garros inizia dal primo turno e non dalla finale. Se potete garantirmi che disputerò ancora l’ultimo atto di fronte a Federer, mostratemi il contratto che lo firmo subito!», ha aggiunto Nadal sempre piuttosto cauto e umile alla vigilia di un appuntamento importante.

Nel 2006 e nel 2007 Nadal aveva impedito a Federer di aggiudicarsi il Grande Slam, ossia vincere nella stessa stagione tutti e quattro i principali tornei. Un’impresa che non si ripete dai tempi di Don Budge, quarant’anni fa.

Se Federer deve per ora rinunciare a questo grande sogno, le condizioni sembrano più che favorevoli per il maiorchino. Numero uno al mondo, ha battuto Federer in finale a Wimbledon nel 2008 e all’Open di Australia quest’anno. I ruoli saranno per una prima volta invertiti sulla terra ocra parigina?

Thomas Stephens, swissinfo.ch
(Traduzione e adattamento dall’inglese di Stefania Summermatter)

Nel primo turno del Roland Garros, il numero due al mondo Roger Federer affronterà lo spagnolo Alberto Martin (ATP 97).

Stanislas Wawrinka (ATP 17) incontrerà invece il francese Nicolas Devilder (ATP 60), mentre Patty Schnyder (ATP 17) l’ucraina Kateryna Bondarenko 8ATP 65).

Storia: Gli internazionali di Francia vengono disputati dal 1928 a Parigi, nello stadio Roland Garros, dal nome del celebre aviatore francese deceduto nella Prima guerra mondiale. Il torneo si svolge a cavallo tra l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno.

Premi: Il Roland Garros è il torneo meglio ricompensato del Grande Slam, con un premio al vincitore superiore al milione di euro. Dal 2007 è garantita una ricompensa identica per i due sessi. In totale, sono distribuiti oltre 16 milioni di euro ai giocatori e alle giocatrici.

Per aggiudicarsi il Grande Slam, un tennista deve vincere nella stessa stagione i quattro tornei principali: Open di Australia, Roland Garros, Wimbledon e US Open.

Rod Laver è l’unico tennista dell’era “open” (dopo il 1968) ad aver conquistato il Grande Slam. Era il 1969.

André Agassi ci è arrivato vicino, vincendo i quattro tornei ma non tutti nello stesso anno.

Il primato per il maggior numero di titoli ottenuti spetta a Pete Sampras (14), seguito da Roger Federer (13), Björn Borg (11), André Agassi, Jimmi Connors e Ivan Lendl (8).

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