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Roma, capitale della cultura svizzera in Italia

Istituto svizzero di Roma, una posizione eccezionale Keystone

Nuovo direttore, nuova strategia. Dal 2005 l’Istituto svizzero di Roma sarà il centro dell’attività culturale e scientifica svizzera in Italia.

I centri culturali di Milano e Venezia diventeranno antenne della sede romana. Nuovo direttore e responsabile dell’attività scientifica sarà Christoph Riedweg, responsabile dell’attività culturale Domenico Lucchini.

Da tempo è noto che l’Istituto svizzero di Roma (ISR) si stava avviando verso una ridefinizione delle sue attività scientifiche e culturali.

La fase di transizione si era aperta con la fine del mandato del direttore Dieter Bachmann e la sua sostituzione ad interim, nel febbraio scorso, da parte dell’ex direttore Hans Christoph von Tavel.

Venerdì il consiglio di fondazione dell’ISR ha gettato le basi della ristrutturazione, nominando quale nuovo direttore e responsabile scientifico dell’istituto il filologo Christoph Riedweg.

Centro di ricerca



Secondo l’accordo siglato lo scorso dicembre fra l’ISR e l’Aggruppamento per la scienza e la ricerca del Dipartimento federale degli interni (che garantisce un finanziamento di 400’000 franchi annui all’istituto), il responsabile scientifico si occuperà durante i quattro anni di permanenza nella capitale italiana di un progetto di ricerca, in collegamento con le università svizzere.

Christoph Riedweg, ordinario di filologia classica e lingua e letteratura greca antica all’Università di Zurigo, che assumerà il nuovo incarico nella primavera del 2005, curerà durante il suo soggiorno romano un progetto interdisciplinare dedicato a fenomeni di fusione culturale, in particolare nell’ambito delle relazioni tra tradizione filosofica classica ed ellenismo ebraico e protocristiano.

«Con il nuovo orientamento dell’istituto si vuole creare a Roma un centro di ricerca scientifica, riconosciuto dalle università svizzere e in relazione con la rete universitaria italiana», afferma Renzo Respini, presidente del consiglio di fondazione del ISR. «Finora nulla del genere era mai stato fatto da ricercatori svizzeri in Italia».

Polo cuturale

Nello stesso tempo, il consiglio di fondazione dell’ISR ha approvato un accordo di prestazioni con la fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia. In seguito all’accordo, l’ISR assumerà l’intera attività di mediazione culturale in Italia. Pro Helvetia assicurerà dal canto suo un finanziamento di 825’000 franchi annui.

A responsabile culturale dell’ISR è stato nominato Domenico Lucchini, attuale direttore del Centro culturale svizzero di Milano, gestito da Pro Helvetia. Lucchini rivestirà il nuovo incarico a Roma nell’estate del 2005.

«La riorganizzazione dell’Istituto svizzero di Roma offre opportunità interessanti», osserva Lucchini. «La sinergia tra attività scientifica e animazione culturale può dare ottimi frutti. La collaborazione con il responsabile scientifico non si limiterà ad un’informazione reciproca; bisognerà sviluppare una progettualità comune».

In effetti, se l’autonomia dei due responsabili dell’ISR sarà garantita, un’integrazione tra le loro attività è esplicitamente richiesta dal consiglio di fondazione. «La collaborazione reciproca fa parte del capitolato d’oneri dei due nominati», sottolinea Renzo Respini.

Milano resta



Gettate le basi per la ristrutturazione dell’ISR, ora i responsabili del nuovo polo scientifico e culturale svizzero in Italia dovranno elaborare un programma di attività.

Un elemento appare però già assodato: il Centro culturale svizzero di Milano continuerà a svolgere la sua attività di promozione della cultura elvetica nel capoluogo lombardo.

«Rinunciare adesso a proseguire il lavoro molto valido svolto in questi anni da Lucchini a Milano sarebbe un vero peccato», assicura Respini. «Non vogliamo disperdere un patrimonio».

Lucchini constata dal canto suo che la diversa situazione geografica comporterà senza dubbio un mutamento nelle modalità di intervento nel territorio italiano. Ma ritiene che le tre sedi di Roma, Milano e dello Spazio culturale svizzero di Venezia (stazione esterna dell’ISR) potranno continuare a sviluppare le loro specificità.

«Non bisogna dimenticare che in 7-8 anni di piena operatività, il Centro culturale svizzero di Milano ha costruito una stretta collaborazione con gli spazi culturali della metropoli lombarda. Questo lavoro non andrà perso».

Certo, Roma sarà il nuovo fulcro della presenza culturale svizzera nella Penisola. «Si potrà sfruttare la nuova sala polivalente dell’ISR e poi c’è la particolare attrattività della città. Inoltre bisognerà approfondire il rapporto con le istituzioni culturali romane».

Ma dalla sua nuova sede, Lucchini intende guardare con maggiore attenzione anche all’Italia meridionale.

swissinfo, Andrea Tognina

Fondato nel 1949, l’Istituto svizzero di Roma (ISR) ha sede nella Villa Maraini, un palazzo di inizio ‘900 a poca distanza dalla centralissima Via Veneto.

Oltre all’istituto romano, la Svizzera finanzia a vario titolo centri e antenne culturali a New York, Parigi, Milano, Bratislava, Budapest, Il Cairo, Città del Capo, Cracovia, Praga, Belgrado, Bucarest, Kiev, Sofia, Tirana, Sarajevo e Skopje.

Lo scorso 19 marzo il consiglio di fondazione dell’ISR ha nominato Christoph Riedweg, ordinario di filologia classica all’università di Zurigo, quale direttore e responsabile scientifico dell’istituto romano.

Responsabili dell’attività culturale sarà l’attuale direttore del Centro culturale svizzero di Milano, Domenico Lucchini.

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