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Canapa, poi a 22 anni si smette o si passa al tabacco

La maggior parte dei giovani che a sedici anni fuma cannabis, ma non sigarette, all'età di 22 passa al tabacco (28%). Solo il 7% resta fedele allo spinello. Il 49% non fuma più nulla. Lo rileva uno studio dell'Università di Losanna e del Centro ospedaliero universitario vodese.

L’equipe di Joan-Carles Surís, responsabile del Gruppo di ricerca sulla salute degli adolescenti all’Istituto di medicina sociale e preventiva, ha tentato di stabilire quali siano i percorsi dei fumatori di cannabis e di tabacco tra i 16 e i 22 anni e il loro eventuale passaggio ad altre sostanze, in particolare all’alcool.

I ricercatori hanno preso in considerazione 2’954 soggetti, che avevano terminato la scuola dell’obbligo nel 2000, rappresentativi di quattro gruppi: consumatori solo di cannabis, di cannabis e tabacco, solo di tabacco, e non fumatori.

Il risultato ha mostrato che il principale cambiamento nel consumo di cannabis e/o di tabacco avviene verso i 20-21 anni «nel bene o nel male», ha detto Surís all’Agenzia telegrafica svizzera. È con il passaggio al mondo del lavoro che termina la sperimentazione tipica dell’adolescenza. Questo è il momento in cui la maggior parte dei consumatori occasionali di cannabis (meno di tre volte alla settimana) vi rinuncia e che un gran numero di consumatori regolari (tre volte alla settimana o più) continua o passa al tabacco. Secondo Surís, questo periodo di passaggio va sfruttato maggiormente per puntare sulla prevenzione.

Il tabacco ha un più elevato fattore di dipendenza, sottolinea Surís. Un gran numero di giovani che si «confeziona» spinelli mescola cannabis e tabacco, ciò induce di fatto a una dipendenza dalla nicotina di cui molti non sono coscienti. La conseguenza è che, contrariamente al consumo della canapa, quello del tabacco aumenta con l’età. Tra coloro che fumavano unicamente tabacco a 16 anni, solo uno su cinque (21%) smette a 22 anni, contro uno su due per la cannabis.

Complessivamente i ricercatori losannesi hanno costatato che se i consumatori di cannabis hanno una forte propensione a diventare fumatori di sigarette (la percentuale di consumatori di tabacco a 22 anni è del 37%, contro il 28% a 16), è invece molto raro che un giovane consumatore unicamente di tabacco a 16 anni, passi allo spinello a 22 anni (1%), o alla cannabis e tabacco (12%).

Al contrario, i due terzi (66%) di giovani fumatori di tabacco a 16 anni lo sono anche a 22, e il 42% di coloro che fumavano sia spinelli sia sigarette lo hanno fatto anche all’inizio della loro vita di adulti. A quest’ultima categoria si aggiungono il 44% di coloro che continuano a consumare unicamente tabacco.

Lo studio evidenzia anche l’esistenza di un legame tra il fumo (di sigaretta e spinelli) e l’alcool: coloro che bevono occasionalmente consumano canapa o tabacco 4,4 volte più spesso degli astinenti. Coloro che bevono regolarmente, 11 volte di più.

Per i ricercatori, l’alcool andrebbe quindi integrato nei programmi di prevenzione. È necessario sviluppare una strategia globale indipendente dalla sostanza utilizzata. Altri fattori di rischio – il basso livello di formazione o la nazionalità straniera – dovrebbero essere oggetto di misure specifiche.

swissinfo.ch e agenzie

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