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Geologia alla ribalta di una Svizzera in 3D

GeoCover renderà visibile tutto quello che si cela sotto la superficie di ogni metro quadrato del territorio svizzero SwissTopo

Prevenire pericoli naturali, erigere ponti, scavare gallerie, utilizzare risorse idriche: sono alcuni esempi di attività che necessitano una precisa conoscenza del territorio anche in profondità. Perciò la Confederazione si doterà di carte geologiche vettoriali che coprono tutto il suo territorio.

Si chiama GeoCover, coinvolge tecnicamente e finanziariamente tre uffici federali, nove cantoni e tre istituti di ricerca. Nel 2012 consentirà una visione tridimensionale del sottosuolo di tutta la Svizzera. Avviato nel 2009 sotto la direzione del Servizio geologico nazionale di swisstopo, il progetto fornirà i dati geologici vettoriali completi e armonizzati di “ogni metro quadrato” del territorio elvetico, dalle pianure e dai fondovalli fino alle cime delle montagne.

Questa miniera di dati costituirà un prezioso strumento per la gestione dei rischi naturali e la costruzione di grandi opere infrastrutturali, hanno spiegato i responsabili del progetto in una conferenza stampa a Berna. Non si deve dimenticare che le carte geologiche sono la base della pianificazione del territorio, ha osservato Andreas Möri dell’Ufficio federale di topografia (swisstopo).

Valutare i rischi ed evitare i pericoli

Le applicazioni pratiche delle conoscenze geologiche sono molteplici. Servono in primo luogo agli enti pubblici, poiché consentono di individuare tempestivamente i rischi di fenomeni naturali. Così le autorità possono adottare debiti provvedimenti preventivi. Si può andare da misure estreme quali il divieto di costruzione fino all’allestimento di un sistema di allarme, passando per dei ripari.

Certo, in Svizzera non si devono temere vulcani, ha detto Möri. Ma se su questo fronte si possono dormire sonni tranquilli, la Confederazione non è affatto al riparo da minacce naturali. Anzi, l’elenco dei pericoli è lungo: valanghe, straripamenti di corsi d’acqua, colate di fango, erosioni, caduta di massi, smottamenti, frane, sismi e tanti altri ancora.

Le informazioni geologiche indispensabili anche nella progettazione di grandi infrastrutture come strade, linee ferroviarie, gallerie e ponti. Sono pure d’importanza fondamentale in un altro campo di grande attualità in Svizzera: l’immagazzinamento di scorie radioattive. Un ambito in cui c’è stato un proficuo scambio di conoscenze fra la Nagra, società incaricata di elaborare in Svizzera soluzioni per lo smaltimento delle scorie nucleari, e swisstopo, ha precisato Möri.

Dimmi su che terreno cresci e ti dirò che sapore avrai

Tutt’altro che trascurabile è poi il ruolo dei dati geologici nella valutazione e nella previsione di effetti sugli equilibri naturali di una regione provocati da una data utilizzazione di un certo territorio. Ad esempio, lo studio dei cambiamenti climatici non potrebbe fare a meno della geologia, ha rilevato Bernard Loup, della Divisione prevenzione dei pericoli dell’Ufficio federale dell’ambiente.

Ma anche nella costruzione di edifici di modeste dimensioni o di impianti ad energie rinnovabili, come le pompe a calore, queste conoscenze sono rilevanti. Il vasto spettro di applicazioni riserva peraltro più di una sorpresa ai profani.

“Pensate a una bottiglia di vino pregiato”, ha detto Andreas Möri. Cosa c’entra la geologia? La composizione del terreno è un fattore determinante nelle caratteristiche dell’uva e del vino che darà. Tramite la semplice consultazione di una carta geologica di swisstopo, un vignaiolo può sapere se un certo terreno in Svizzera offre le premesse necessarie per la produzione di un vino con determinate peculiarità.

Cenerentola alza la testa

In questo ampio ventaglio di utilizzazioni pratiche, la disponibilità di carte geologiche vettoriali che coprono tutto il territorio della Svizzera apre nuove prospettive, spiegano gli specialisti del progetto GeoCover. In particolare, ciò consentirebbe di elaborare una pianificazione del territorio che ottimizzi l’uso delle risorse del sottosuolo, compatibile con i principi di uno sviluppo urbano sostenibile.

Più in generale, l’interesse di questa scienza della terra è ora riconosciuto anche in Svizzera e ciò dovrebbe dunque finalmente offrirle un posto di primo piano. Finora, infatti, la geologia nella Confederazione è stata relegata piuttosto al ruolo di parente povero, si è rammaricato Michel Jaboyedoff, direttore dell’Istituto di geomatica e di analisi del rischio dell’università di Losanna.

Pur vantando ricerche di qualità e una produzione cartografica considerata fra le migliori al mondo, in Svizzera questo settore riceve pochi mezzi. Una situazione legata soprattutto al fatto che la Confederazione ha pochissime risorse naturali, ha spiegato il professore losannese. I paesi che hanno investito nella geologia sono tradizionalmente quelli che hanno grandi attività di estrazione dal sottosuolo.

Ma ora che è chiaramente dimostrata l’importanza della geologia per molte altre attività, i promotori di GeoCover guardano al futuro con ottimismo. Non dubitano che la realizzazione delle carte geologiche tridimensionali offrirà non solo uno strumento di lavoro d’avanguardia a pianificatori e ingegneri, ma darà popolarità questa disciplina.

Sonia Fenazzi, swissinfo.ch

Per rispondere alla domanda crescente di immagini tridimensionali (3D), GeoCover trasforma in formato vettoriale l’Atlante geologico della Svizzera digitale (2D) in scala 1:25 000 (AG25), che oggi ricopre oggi circa il 60% della superficie elvetica, e ne aggiorna i dati.

Inoltre riunisce tutte le altre carte non pubblicate per il rimanente 40%, completa e aggiorna i dati e compila le carte nello stesso formato.

I lavori sono condotti dagli Uffici federali di topografia (swisstopo), dell’ambiente (UFAM) e delle strade (USTRA) e dall’Istituto di geomatica e di analisi del rischio (IGAR) dell’università di Losanna, dalla Commissione geotecnica svizzera (SGTK) e dal Centro di ricerche dell’ambiente alpino (CREALP).

Il budget di 4,3 milioni di franchi è cofinanziato da swisstopo, UFAM, USTRA e dai cantoni Ticino, Vaud, Vallese, Neuchâtel, Giura, Appenzello Esterno, Sangallo, Basilea Campagna e Lucerna.

Nella misura di circa il 95% gli acquirenti di carte geologiche sono uffici, pubblici e privati. Ma c’è anche un 5% di amanti della natura e di appassionati di escursionismo, ha detto Bernard Loup.

Le nuove carte vettoriali tridimensionali saranno vendute a un prezzo medio di 100 franchi per una superficie di circa 210 metri quadrati. Una cifra irrisoria, considerate tutte le informazioni che forniscono, secondo Pauline Baland, capo del progetto GeoCover.

Se a questi ultimi il costo di una carta vettoriale tridimensionale potrà apparire eccessivo, di sicuro per enti pubblici e uffici privati sarà un vero affare.

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