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Scissione in vista per Jelmoli

Keystone Archive

Il gruppo zurighese Jelmoli intende scindersi in due società distinte, una attiva nel commercio al dettaglio, l'altra nella gestione di immobili.

Un’operazione che, stando ad un comunicato diramato martedì, risponde ai desideri degli ambienti finanziari e non avrà conseguenze sulle attività del gruppo. Se gli azionisti daranno il via libera, dall’attuale Jelmoli Holding nasceranno la Jelmoli Handels Holding e la Jelmoli Immobilien Holding.

Jelmoli Handels Holding riunirà in particolare i grandi magazzini di Zurigo, fiore all’occhiello del gruppo, le filiali Fust (elettrodomestici), Portable Shop (informatica e telefonia) e i ristoranti Molino. Il polo immobiliare riunirà edifici per un valore di mercato di 1,4 miliardi di franchi (valutazione 2001), destinato a superare la soglia dei tre miliardi nel giro di cinque anni.

«La scissione risponde ai desideri di lunga data della comunità finanziaria», ha spiegato il direttore Peter Leumann. Permetterà agli azionisti di investire nel segmento di loro scelta e non più in un unico conglomerato. Sarà inoltre possibile attirare una nuova categoria di investitori, in particolare i fondi immobiliari esteri fin qui esclusi.

La struttura del capitale sarà profondamente modificata: azionista di maggioranza con il 62% del capitale, Walter Fust ridurrà in una primo tempo la sua partecipazione al 38% e successivamente si ritirerà completamente. «Nessuno dei miei figli vuole riprendere attività operative: ne traggo quindi le dovute conseguenze», ha spiegato Fust, che ha fondato la società che porta il suo nome 35 anni fa.

Non sono previsti cambiamenti nel consiglio d’amministrazione o a livello dirigenziale. I due tipi di azioni attualmente in circolazione – nominative e al portatore – saranno sostituiti da un titolo nominativo unico per ciascuna delle due imprese.

I dati relativi all’anno 2001 sono risultati modesti: il fatturato è salito del 5,8% a 1,2 miliardi di franchi, grazie alla nuova progressione del centro commerciale di Zurigo – le cui vendite sono aumentate del 50% in cinque anni a oltre 300 milioni di franchi – ma anche agli ottimi affari nel settore immobiliare.

Portable Shop ha invece sofferto del calo generale registrato sul mercato dei computer portatili, mentre il settore cucina e bagni ha risentito del fallimento del suo fornitore principale. Gli utili del gruppo dovrebbero quindi raggiungere i livelli registrati lo scorso anno (97,6 milioni). Jelmoli è convinta che il 2002 sarà un’annata molto migliore. Pronostica infatti utili netti delle due nuove società per un totale di 150 milioni di franchi.

swissinfo e agenzie

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