Scoperte e certezze scientifiche dai lavori di scavo di AlpTransit
I lavori per la realizzazione delle Nuove trasversali ferroviarie alpine (NTFA) non sono solo quelli dei primati negli investimenti economici e di tempo, ma anche legati a scoperte, conferme scientifiche nei campi di ricerca più disparati come la geologia, l'archeologia, la gestione delle risorse ambientali. Un progetto multidisciplinare molto complesso di nome AlpTransit.
A livello geologico, il progetto AlpTransit rappresenta l'occasione per eccellenza di radiografare il territorio geologico alpino. "Conoscere la realtà geologica delle Alpi Centrali non è solo la costruzione di una galleria -dichiara a swissinfo il portavoce di AlpTransit per il Ticino ed i Grigioni Dario Ballanti- ma rappresenta pure uno studio stesso della geologia alpina".
Scoperte scientifiche
La complessità del progetto di ingegneria civile, del quale l'aspetto legato alla protezione dell'ambiente ne è una sfacettatura, è confermata dalle innumerevoli scoperte scientifiche che si sono succedute fin dall'inizio dei lavori di sondaggio. "Accanto ai reperti archeologici venuti alla luce negli scavi a Bodio -precisa Dario Ballanti- Col Canton Ticino AlpTransit ha sottoscritto recentemente una convenzione per regolare i diritti di proprietà scientifica dei minerali che si ritrovano nei lavori di avanzamento di AlpTransit.
L'interesse del grande pubblico per le Nuove trasversali ferroviarie alpine ha piacevolmente sorpreso AlpTransit, il cui consiglio d'amministrazione ha già deciso l'apertura per il mese di settembre del prossimo anno di due centri di informazioni, uno nel Canton Uri ed il secondo nel Canton Ticino, proprio nelle vicinanze di Pollegio. Siamo molto contenti che questo cantiere non sia solo una fonte di lamentele e di disturbo -sottolinea il responsabile dell'Ufficio Comunicazione per i media in italiano- bensì anche una fonte di interesse da parte della popolazione locale, svizzera e talvolta fuori anche dalla Svizzera".
Rispetto dell'ambiente
Gli aspetti correlati alla salvaguardia dell'ambiente ed alla legislazione inerente al trattamento di inerti e materiale da scavo rientrano tra le priorità della politica economica di AlpTransit. "La nostra gestione del materiale vuole dimostrare la filosofia di gestione ambientale ecologica ed ottimale. Questo significa che AlpTransit ha rinunciato al trasporto su gomma degli inerti, creando ed allestendo un proprio sistema alternativo di trasporto con nastri trasportatori del materiale di scavo da Bodio al deposito della Buzza di Biasca, in pratica all'inizio della strada della Valle di Blenio. La parte di materiale da scavo non in esubero viene "immediatamente riutilizzata per produrre il calcestruzzo necessario alla gittata della prima volta della galleria di base", ci precisa Dario Ballanti.
Destini finali di utilizzo differenti anche dei materiali da scavo in esubero. Nel Canton Uri, ad esempio, verranno utilizzati per la creazione di isolette, biotopi nel Lago dei Quattro Cantoni. In Ticino, invece, otto milioni di tonnellate di inerti verranno utilizzati nel progetto di ripristino idro-geologico della zona definita della "Buzza di Biasca".
L'interesse dei cittadini
Infine vi sono anche le aspettative legate allo stadio di avanzamento dei lavori. Alcune previsioni indicano la presenza di sorgenti di acque termali a temperature varianti attorno ai 29-34 gradi centigradi. Quello che si dovrà stabilire, e lo potremo effettuare solo nel settembre del 2003, sarà di capire la portata ed il flusso della sorgente termale e la frequenza delle temperature per stabilire quale progetto di sviluppo termale o di teleriscaldamento assegnare".
In attesa che fra un paio d'anni i minatori dell'AlpTransit abbiano a raggiungere le sorgenti termali sotterranee alpine (il che consentirà di scoprire la portata e la qualità oltre che la temperatura di queste sorgenti), un primo dato di fatto certo, inoppugnabile, è quello relativo all'interesse crescente che mostra la gente. Un interesse che AlpTransit ha immediatamente percepito nel contatto con oltre mille visitatori di media quotidiana ed ha investito la direzione nella realizzazione a tempo di primato dei due nuovi "Info-Center" nel Canton Uri ed in Ticino.
Sergio Regazzoni

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