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Se vedete l’orso, mantenete le distanze!

È lui la nuova star del Parco nazionale svizzero Keystone

Le autorità grigionesi vogliono porre fine al trambusto creatosi per l'arrivo dell'orso. Per allontanarlo, verranno usati proiettili di gomma.

Con questa azione, l’Ufficio della caccia vuole evitare che i comportamenti a rischio di molti curiosi sfocino in una tragedia.

L’arrivo dell’orso nel Parco nazionale svizzero ha suscitato una vera e propria passione in Svizzera: centinaia di turisti sono accorsi negli ultimi giorni nella regione del passo del Forno nella speranza di avvistare il plantigrado.

Questa massiccia affluenza preoccupa però le autorità. I turisti a volte si comportano in modo irresponsabile e si accostano troppo al «nuovo ospite» della Val Monastero, ha dichiarato l’ispettore della caccia grigionese Georg Brosi, che parla di «folli tentativi di avvicinamento».

Per evitare un dramma, l’Ufficio cantonale di caccia e pesca grigionese ha comunicato giovedì che se l’orso si avvicinerà nuovamente alla strada del passo riceverà una scarica di proiettili di gomma, gli stessi che vengono impiegati contro i dimostranti in casi di disordini.

Una sorte ben più invidiabile di quella riservata agli orsi in altri paesi, ha tenuto a sottolineare Brosi. In Alaska, ad esempio, agli orsi vengono sparati proiettili incendiari.

L’orso è ancora nel parco

L’azione – pianificata su consiglio di esperti internazionali – era stata programmata per mercoledì sera, ma l’orso non è comparso in zona.

Il plantigrado si trova comunque ancora nel Parco nazionale, contrariamente a quanto era stato ipotizzato.

Le osservazioni sono avvenute in vari luoghi, lontani uno dall’altro, ha indicato venerdì l’Ufficio di caccia e pesca grigionese. Le autorità non intendono però comunicare i punti d’avvistamento: l’animale ha infatti bisogno di essere lasciato in pace, ha spiegato l’Ufficio.

L’orso non era più stato osservato dalla sera del primo agosto, quando era stato localizzato sul versante meridionale del Passo del Forno, che collega l’Engadina alla Val Monastero. In questi ultimi giorni la presunta assenza dell’animale aveva fatto pensare a una possibile migrazione verso nuovi lidi, in particolare il Ticino, attirato dalle castagne, di cui è ghiotto.

Nei pressi di Tschierv, il plantigrado aveva ucciso un vitello, divorandone una parte. Al momento il parco nazionale non offre al «nuovo ospite» un ampio menù: il massimo cui può aspirare sono vermi e larve, ha precisato Georg Brosi.

Un maschio «molto interessante»

«Pensiamo che sia un maschio ma non sappiamo che età abbia. Gli orsi possono vivere fino a 20-25 anni», afferma Peter Roth, 65 anni e da 32 guardiano nel Parco nazionale.

«L’habitat della regione è abbastanza grande, ma è diviso dalle strade e dai sentieri e l’orso è perciò disturbato. Nel parco ci sono vaste zone di foresta dove può rifugiarsi, ma sono probabilmente troppo piccole affinché possa vivere in pace», aggiunge ancora il guardiano, sottolineando che vi sono poche possibilità che altri orsi arrivino nella zona.

Secondo Peter Roth, si tratta di un esemplare «molto interessante, poiché non sembra aver paura degli uomini». Inoltre è rimasto per un paio di giorni nello stesso posto, «ciò che è molto atipico per un orso selvatico».

Gli operatori turistici gioiscono

A difesa del nuovo abitante della Valle Monastero è intervenuto giovedì anche il WWF. L’organizzazione ecologista ha chiesto alla Confederazione e al cantone dei Grigioni l’istituzione di un cosiddetto avvocato per l’orso.

In Austria esistono tre legali che si occupano dei plantigradi ed i risultati sono stati buoni, ha dichiarato Doris Calegari, incaricata presso il WWF della sezione dei grandi predatori. La funzione degli avvocati è di intervenire, di fornire spiegazioni e di trovare soluzioni in caso di danni o problemi causati dagli orsi.

La presenza dell’orso sta comunque facendo felici gli operatori turistici della regione. Grazie alla sua presenza, la maggior parte degli alberghi ha registrato il tutto esaurito nel fine settimana.

Prima di poterne fare un oggetto di marketing, però, occorrerà vedere se l’animale rimarrà nella regione, ha sottolineato Fadri Juon, direttore dell’ente turistico di Zernez.

swissinfo e agenzie

L’orso bruno è normalmente un animale che fugge dall’uomo. È molto intelligente, furbo, pigro e piuttosto opportunista. Spesso cerca il cibo nei posti dove deve fare pochi sforzi.

Bisogna assolutamente evitare di dargli da mangiare, poiché in questo caso l’orso rischia di prendere l’abitudine di avvicinarsi troppo agli uomini e di diventare aggressivo se gli viene rifiutato il cibo.

L’orso bruno può pesare fino a 300 chili, può raggiungere i 60 km/h e può arrampicarsi sugli alberi.

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