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Servizi di soccorso: dati rubati e pubblicati su sito web

Dati trasmessi tramite cercapersone da organizzazioni di soccorso ai servizi di emergenza sono stati resi pubblici su internet. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) I dati trasmessi – tramite cercapersone o “pager” – da organizzazioni di soccorso ai servizi di emergenza sono stati resi pubblici su internet. Schutz and Rettung di Zurigo (SRZ), il più grande servizio di soccorso nel Paese, ha deciso di ricorrere alla giustizia.

La rivista per consumatori svizzerotedesca “Beobachter” ha riferito di un sito web, nel frattempo scomparso, in cui vi erano pubblicati dati sensibili relativi a interventi di soccorso. Secondo l’articolo erano visibili anche nomi e indirizzi delle persone coinvolte, oltre a maggiori indicazioni a seconda dei casi.

“Siamo sconvolti dell’esistenza di ciò”, indica Roland Portmann, portavoce del SRZ, precisando che un’azione del genere richiede competenze tecniche. Il servizio di soccorso sta ora intentando un’azione legale nei confronti dei gestori del sito internet. “Prendiamo questo problema sul serio. La protezione dei dati è la nostra priorità assoluta”, aggiunge Portmann.

Anche la Federazione svizzera dei pompieri ritiene appropriato l’intervento della giustizia. Il suo direttore, Urs Bächtold, rileva che l’intercettazione e la pubblicazione di dati è una cosa grave. Tuttavia, i vigili del fuoco dispongono di dati meno sensibili rispetto ai servizi sanitari e di soccorso.

Bächtold ritiene che siano i gestori della rete di “pager” a essere responsabili della sicurezza. I pompieri, aggiunge il direttore della Federazione, pagano per i loro servizi e non possono cambiare la tecnologia del sistema. I cercapersone sono necessari per raggiungere i vigili del fuoco anche nei punti più difficili o quando la rete di telefonia mobile è sovraccarica.

L’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFDPT) è però di altro avviso. Le organizzazioni di soccorso, in quanto proprietarie delle informazioni, devono fare in modo che queste non vengano utilizzate in modo abusivo, rileva il portavoce dell’IFDPT Hugo Wyler. In particolare quando si tratta di dati sanitari sensibili, i quali richiedono una maggior protezione.

Tutte le organizzazioni che allarmano via “pager” generano un traffico di dati non protetti, ribatte Portmann del SRZ, confermando un’informazione della rivista “Beobachter”, secondo cui un criptaggio integrale della comunicazione dovrebbe avvenire nel corso del 2019.

SRZ riceve annualmente oltre 126’000 chiamate d’urgenza. Schutz and Rettung Zurich avverte immediatamente i servizi di pronto intervento dei cantoni di Zurigo, Zugo, Sciaffusa e Svitto, oltre ai vigili del fuoco del canton Zurigo.

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