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Servizi segreti: cresce lo scambio di dati con l’estero

Il direttore del SIC Markus Seiler (foto d'archivio). KEYSTONE/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) scambia sempre più dati con l’intelligence straniera. Lo scorso anno il SIC ha ricevuto circa 12’500 informazioni e ne ha fornite 6000 ai servizi segreti esteri.

Rispetto al 2016 l’incremento è di rispettivamente il 25% e 20%; rispetto al 2015 di oltre un terzo, segnala oggi una notizia del quotidiano Blick.

Il maggior flusso di informazioni è dovuto “all’attuale situazione relativa al terrorismo in Europa”, ha detto all’ats la portavoce del SIC Isabelle Graber. L’intelligence elvetica dal 2010 al 2017 ha collaborato con un centinaio di analoghe agenzie estere.

Contemporaneamente sono anche cresciuti gli effettivi del SIC: nel 2017 sono aumentati di 19 posti per attestarsi a 303. Tra questi sono compresi 23 impieghi che alla fine del 2015 il Consiglio federale ha destinato alla lotta al terrorismo.

Gli affettivi sono stati rimpolpati anche in relazione alla nuova Legge federale sulle attività informative (LAIn), accolta in votazione popolare il 25 settembre del 2016: 9 posti nel 2017, altri 9 nel 2018 e 2 nel 2019, secondo le indicazioni della portavoce. Il budget del SIC per quest’anno è di 75,6 milioni di franchi, a fronte dei 72,7 del 2017.

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