Sessione: festeggiati Filippo Lombardi e Maya Graf
(Keystone-ATS) Giornata di festeggiamenti quella di oggi per i nuovi presidenti delle Camere federali, Filippo Lombardi (PPD/TI) e Maya Graf (BS/BL). Numerosi parlamentari hanno lasciato Berna già in mattinata alla volta del Ticino sul treno speciale che accompagnava il neo presidente del Consiglio degli Stati. La carovana ha fatto tappa ad Altdorf, Airolo, Bellinzona e Massagno (comune di domicilio del “senatore” ticinese) prima di essere accolta a Lugano, per il banchetto ufficiale al Padiglione Conza.
Nel pomeriggio, nella capitale cantonale – dopo la firma del libro d’onore nella Sala del Consiglio di Stato – si è tenuta la cerimonia ufficiale, a cui ha assistito anche l’ex consigliere federale Flavio Cotti. Prendendo la parola il presidente del Consiglio di Stato ticinese Marco Borradori (Lega) ha espresso soddisfazione per l’elezione del ticinese alla presidenza della Camera dei cantoni. Tale carica non era più ricoperta da un esponente politico del Sud delle Alpi da 25 anni.
Borradori – così come il presidente del Gran Consiglio Michele Foletti, pure leghista – si è tuttavia rammaricato che il giorno dopo l’elezione di Lombardi gli Stati abbiano bocciato l’aumento da 7 a 9 dei consiglieri federali, come auspicato dal canton Ticino.
Dal canto suo, il ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann ha voluto sottolineare l’importanza della famiglia Lombardi, “che ha nel DNA la costruzione di ponti”, riferendosi sia al ruolo del padre Giovanni nella costruzione del traforo del San Gottardo sia a quello del figlio Filippo a Berna. Il consigliere federale – che si è espresso in italiano – ha poi ironizzato sulla volontà di Lombardi di volere un secondo tubo sotto il San Gottardo, affermando che “così i tifosi svizzerotedeschi dell’hockey club Ambrì-Piotta possono spostarsi più facilmente verso il Ticino”.
Nel suo intervento, Lombardi ha invece voluto ribadire – come aveva già fatto nel discorso di insediamento – l’importanza del federalismo e della coesione nazionale. Ha ringraziato autorità cantonali e comunali e in particolare Schneider-Ammann “per la sua presenza in Ticino, per le parole pronunciate e per l’attenzione che rivolge alle richieste del cantone a sud delle Alpi”.
I festeggiamenti sono proseguiti in serata, a Lugano, con i discorsi dei presidenti del PPD cantonale e nazionale, Giovanni Jelmini e Christophe Darbellay, nonché del primo vicepresidente degli Stati, Hannes Germann (UDC/SH). Il rientro a Berna, ma questa volta in aereo, dopo le 20:30.
Più corto è stato invece il viaggio per chi si è recato a Sissach (BL), comune di domicilio della nuova presidente del Consiglio nazionale, la 50enne Verde Maya Graf. Anche qui, sotto una pioggia scrosciante, vi sono stati vari discorsi e festeggiamenti organizzati dalle autorità cantonali e comunali e aperti alla popolazione. Sul treno, oltre alla Graf, erano presenti parenti, amici e il consigliere federale Didier Burkhalter, nonché diversi politici di vario orientamento.