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Sessione invernale nel segno del preventivo

Gli ultimi ritocchi alla sala del Consiglio nazionale prima della sessione invernale Keystone

La sessione invernale delle camere federali sarà caratterizzata dalle discussioni sul budget 2007. Per la prima volta da anni si prevedono delle eccedenze, ma non per questo il dibattito sarà meno acceso.

Altro tema caldo: la legge federale sulle lingue. In programma c’è poi l’elezione dei presidenti delle camere e della Confederazione.

Con l’inizio della sessione invernale, in parlamento comincia a sentirsi aria di campagna elettorale. Deputati e senatori, infatti, inaugurano l’ultimo anno della legislatura 2003-2007. Nell’autunno del prossimo anno i cittadini si recheranno alle urne per sancire chi conserverà il suo seggio in parlamento e chi invece dovrà lasciare posto a volti nuovi.

Dopo l’appuntamento extra muros di Flims, le camere tornano a riunirsi a Berna. I lavori di ristrutturazione di Palazzo federale non sono ancora terminati, ma le sale del Consiglio nazionale (camera bassa) e del Consiglio degli Stati (camera alta) sono già pronte all’uso.

Budget controverso

Se l’elezione dei presidenti delle camere e la nomina di Micheline Calmy-Rey a presidente della Confederazione sono una pura formalità, non così si può dire per il preventivo, che viene tradizionalmente discusso in inverno dal parlamento.

Il Consiglio federale (governo) prevede per il 2007 un’eccedenza di 918 milioni di franchi. Le entrate, infatti, dovrebbero ammontare a 55,9 miliardi di franchi, mentre le uscite non dovrebbero superare i 55 miliardi.

La commissione del Consiglio degli Stati che si è occupata della proposta governativa non ha praticamente sollevato obiezioni. Si può dunque presupporre che i senatori approveranno il testo. Diversa è la situazione al Consiglio nazionale: la commissione incaricata ha presentato più di due dozzine di emendamenti. Per discuterli tutti ci vorrà del tempo.

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Presidente della Confederazione

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La commissione corregge

La commissione delle finanze del Consiglio nazionale vuole in particolare correggere il budget poiché prevede più entrate, ma anche più uscite.

In effetti, dopo l’approvazione del budget da parte del governo, si è deciso di spendere altri 74 milioni per allestire uno stock di vaccini che permetta al paese di affrontare un’eventuale pandemia.

Accanto a questa spesa supplementare, si dovrebbe inoltre considerare maggiori entrate per 67,5 milioni di franchi, provenienti in gran parte dall’aumento dell’imposta sul tabacco.

Inoltre, la commissione propone di contenere le spese per le consulenze esterne, che negli ultimi tempi sono finite sotto il fuoco delle critiche. In questo campo si potrebbero risparmiare 16 milioni.

Fatti i debiti calcoli, per la commissione delle finanze del Nazionale, le eccedenze sarebbero di 17 milioni superiori a quelle previste dal governo.

I partiti fanno sentire la loro voce

Il budget non piace all’Unione democratica di centro (UDC, destra nazionalconservatrice) che vorrebbe si risparmiasse di più. L’UDC ha dunque presentato diverse proposte che dovrebbero permettere di risparmiare 140 milioni di franchi. Il partito ritiene che in un momento di ripresa economica un budget in attivo di soli 900 milioni sia perlomeno discutibile.

Anche i socialisti fanno affidamento sulla buona congiuntura e sono dell’avviso che ci saranno eccedenze maggiori. Sono tuttavia disposti ad accettare la proposta del governo se saranno apportati alcuni correttivi. In particolare chiedono un aumento dello stipendio reale per il personale federale.

Inglese contro lingue nazionali

Ma il dibattito in Consiglio nazionale non sarà acceso solo per quanto riguarda il preventivo 2007. In programma c’è un altro tema molto controverso: la legge sulle lingue.

Il testo è stato elaborato dalla commissione competente del Consiglio nazionale per specificare l’articolo costituzionale sulle lingue, approvato dai cittadini nel 1996.

Già nel 2004, il governo si era detto contrario ad una tale legge, perché riteneva di disporre degli strumenti necessari all’applicazione dell’articolo costituzionale. La commissione ha però continuato il suo lavoro e presenta ora il testo ai deputati.

Particolarmente controversa è la proposta di imporre una lingua nazionale come prima lingua straniera insegnata nelle scuole. Oggi, in alcuni cantoni della Svizzera tedesca, l’inglese viene insegnato prima del francese.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione, Doris Lucini)

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Plurilinguismo

Questo contenuto è stato pubblicato al Il plurilinguismo (o multilinguismo) caratterizza una regione o uno Stato dove sono parlate diverse lingue. La Svizzera è un paese plurilingue per eccellenza. Le lingue nazionali sono quattro: il tedesco (63,7% della popolazione), il francese (20,4%), l’italiano (6,5%) e il romancio (0,5%). Il 9% della popolazione parla una lingua straniera come lingua principale. Alcuni cantoni…

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La sessione invernale 2006 del parlamento si tiene a Berna e dura dal 4 al 20 dicembre.
Nel corso della sessione invernale vengono eletti i presidenti della Confederazione e delle due camere del parlamento.
La liberale radicale Christine Egerszegi dovrebbe essere nominata presidente del Consiglio nazionale.
Il democratico cristiano di Zugo Peter Bieri è previsto quale presidente del Consiglio degli Stati.
Il ruolo di presidente della Confederazione spetta per il 2007 alla ministra degli esteri Micheline Calmy-Rey.

Il preventivo 2007 – con il suo miliardo scarso in attivo – è solo una tappa del lungo cammino che dovrebbe portare al risanamento delle finanze federali.

Fino al 2015, la Confederazione vorrebbe spendere annualmente 8 miliardi di franchi in meno rispetto al budget degli scorsi anni. Ma l’obiettivo sembra ancora irraggiungibile.

Per i prossimi budget, i tagli proposti sono piuttosto ridotti: 700 milioni nel 2008, 950 nel 2009 e 1,2 miliardi nel 2010.

Per l’anno in corso, la Confederazione conta su un’eccedenza di 2,2 miliardi. In preventivo c’era un deficit di 700 milioni.

Alla fine del 2004, i debiti lordi della Svizzera ammontavano a circa 239 miliardi di franchi (127 miliardi a carico della Confederazione, 72 miliardi dei cantoni e 39 miliardi dei comuni).

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