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Siria: siti, porto Banias ancora sotto assedio

(Keystone-ATS) È ancora assediata da reparti dell’esercito e da forze di sicurezza la città costiera siriana di Banias, dove ieri pomeriggio e stanotte le milizie alawite fedeli al presidente Bashar al Assad hanno aperto il fuoco contro manifestanti anti-regime uccidendone cinque, secondo testimoni oculari e organizzazioni umanitarie locali.

La città, a maggioranza sunnita ma circondata da montagne abitate in prevalenza da alawiti, è sede di due raffinerie di petrolio ed è il luogo natale dell’ex vice presidente siriano Abdel Halim Khaddam (sunnita), dal dicembre 2005 esiliato in Europa dopo esser stato epurato dai vertici del potere dominato dalla famiglia Assad e dai clan alawiti a lei alleati.

Testimoni oculari citati stamani dai siti di monitoraggio Rassd e NowSyria affermano che oltre 15 carri armati dell’esercito sono stati schierati ai margini di Banas, e che posti di blocco di agenti in borghese delle forze di sicurezza bloccano gli accessi alla città. Le comunicazioni dei telefoni fissi e cellulari sono state interrotte per tutta la notte, così come anche l’erogazione dell’elettricità.

Secondo l’agenzia ufficiale Sana, nove soldati dell’esercito sarebbero stati uccisi in agguati tesi da non meglio precisati “uomini armati” nei pressi di Banias.

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