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Skyguide: anche la rete telefonica non funzionava

I parenti delle giovani vittime hanno visitato i luoghi della sciagura e deposto corone di fiori Keystone

Sei velivoli da controllare, il telefono difettoso e un aereo che non annuncia la manovra di discesa: in questo clima lavorava il controllore di volo.

L’ente federale tedesco d’inchiesta sugli incidenti aerei (BFU) ha riferito venerdì che la linea principale delle rete telefonica di Skyguide era stata “spenta” per lavori di manutenzione. Gli uomini radar avevano a disposizione una linea di riserva.

Nel momento dell’incidente il controllore di volo doveva gestire contemporaneamente due frequenze e due schermi radar. Su una frequenza guidava un atterraggio a Friedrichshafen e sull’altra altri velivoli, tra cui i due poi scontratisi.

Rete telefonica difettosa

Quando, tra le 23:25:43 e la 23:33:11, ha voluto prendere contatto telefonico con Friedrichshafen per coordinare il lavoro con lo scalo tedesco, egli non è vi riuscito malgrado ripetuti tentativi.

Alle 23:34:49, ossia 44 secondi prima della collisione aerea, ha impartito per la prima volta al Tupolev il comando di scendere a una quota di volo inferiore. Visto che l’equipaggio non reagiva, il controllore ha reiterato l’ordine 14 secondi dopo. Il Tupolev ha confermato e ha iniziato a scendere.

Sovraccarico di lavoro

Più o meno contemporaneamente, anche il Boeing della compagnia DHL ha iniziato la manovra di discesa, senza nessuna ingiunzione da parte dell’uomo radar. E allo stesso momento, stando al BFU, è giunta una notizia radio che indicava l’inizio di un volo automatico di discesa. Molto verosimilmente l’indicazione proveniva dal Boeing.

Dalle 23:30:11 fino al momento della collisione fra il Tupolev e il Boeing, avvenuta alle 23:35:33, nel settore di responsabilità del controllore di volo c’erano sei velivoli, di cui uno si era annunciato due secondi prima dello scontro.

Intanto nella zona del disastro aereo gli specialisti proseguono la ricerca di resti umani e rottami dei velivoli precipitati. Resti e frammenti della collisione di lunedi notte potrebbero essere andati a finire – portati dal vento – anche a una distanza di oltre cento chilometri.

Resti a un centinaio di chilometri

Lo ha indicato venerdì la polizia, comunicando che giovedì alcuni passanti della località bavarese di Guenzburg, situata appunto a un centinaio di km a est del luogo del disastro, hanno trovato fogli di una rivista scritta in cirillico, banconote di dollari carbonizzate e un sacchetto per il mal d’aria.

“Noi riteniamo che si tratti di oggetti caduti dagli aerei entrati in collisione, ma non è ancora sicuro”, ha detto Renate Witt, della polizia di Krumbach. Gli oggetti in questione sono stati consegnati alla polizia di Ueberlingen, la località del lago di Costanza dove sono caduti i frammenti più grandi dei due velivoli.



swissinfo e agenzie

Le famiglie tornano a casa

I circa 140 parenti delle vittime della collisione, giunti giovedì mattina a Friedrichshafen con un volo speciale partito dalla repubblica russa dei Bashkiri, accompagnati da medici, psicologi e interpreti, sono tornati a casa. A Ueberlingen, cittadina sul lago di Costanza, avevano partecipato ad un rito funebre.

Nello scontro in volo tra un Boeing cargo della DHL e un Tupolev della compagnia Bashkirian Airlines hanno perso la vita 71 persone, tra cui 52 ragazzi russi che si recavano in vacanza in Spagna.

swissinfo e agenzie

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