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Cresciuti i “comunitari” in Svizzera

Circa i due terzi degli oltre 1,6 milioni di stranieri residenti in Svizzera alla fine di dicembre 2008 provengono da paesi dell'Ue e dell'AELS. In un anno sono aumentati del 6,8%.

L’effettivo dei cittadini di Stati non membri dell’Unione europea (UE) e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) è invece rimasto quasi stabile, con un lieve aumento dello 0,4%.

“Questa evoluzione rispecchia la politica migratoria del Consiglio federale ed è il risultato del sistema di autorizzazioni previsto dalla nuova legge sugli stranieri, che permette di reclutare soltanto manodopera particolarmente qualificata”, scrive l’Ufficio federale della migrazione (UFM) in una nota pubblicata martedì. L’UFM osserva che l’Accordo bilaterale sulla libera circolazione delle persone con l’UE influisce sulla composizione della popolazione residente nella Confederazione.

In cifre assolute, l’incremento maggiore nel giro di un anno è stato segnato dai cittadini tedeschi (+31’463). In seconda posizione ci sono quelli portoghesi (+13’844) e in terza quelli francesi (+ 8’163).

Sul fronte opposto, il calo più consistente è stato registrato dai cittadini serbi (-7’369), seguiti da quelli della Bosnia-Erzegovina (-1’793) e della Croazia (-1’719).

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