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Quasi il 75% della popolazione svizzera è favorevole al voto elettronico

una mano che tiene uno smartphone
Un sondaggio mostra che la popolazione svizzera è molto favorevole al voto elettronico, anche se non mancano i timori di possibili brogli. SRF

I tre quarti circa della popolazione svizzera vorrebbero poter partecipare alle votazioni e alle elezioni per via elettronica.

Alla domanda se il voto elettronico dovrebbe essere introdotto come complemento al voto alle urne o per corrispondenza, il 72% delle persone intervistate ha risposto “sì” o “piuttosto sì”.

I risultati provengono da un sondaggio commissionato dall’Associazione svizzera delle persone cieche e ipovedenti.

“Le persone constatano chiaramente i vantaggi e danno meno importanza agli svantaggi”, afferma Martin Abele, collaboratore dell’associazione.

“Le persone constatano chiaramente i vantaggi e danno meno importanza agli svantaggi (del voto elettronico).”

Martin Abele, Associazione svizzera delle persone cieche e ipovedenti

L’indagine è stata condotta dall’istituto di ricerca gfs-Zurigo, che ha sondato un totale di 1’006 persone tra metà gennaio e metà febbraio. L’analisi è stata realizzata nell’ambito di un sondaggio che concerneva varie tematiche.

Il risultato ha stupito anche l’associazione: “Sapevamo che molte persone erano favorevoli al voto elettronico. Tuttavia, il fatto che il sostegno sia così alto, nonostante le pesanti critiche del recente passato, ci ha sorpreso”, afferma Abele.

Per l’associazione, il voto elettronico è di particolare importanza: in molti casi, le persone con disabilità visive possono votare solo se qualcuno le aiuta. “Il voto elettronico è davvero l’unica soluzione che consente una partecipazione autonoma sia alle votazioni che alle elezioni”, afferma Abele.

Timore di brogli elettorali

Il fatto che tre quarti dei circa 1’000 individui intervistati siano favorevoli al voto elettronico è probabilmente legato anche a come è stata posta la domanda. Alla gente è infatti stato chiesto se auspicasse l’introduzione del voto elettronico. Quando la domanda verte sui rischi, lo scetticismo aumenta, come ha evidenziato lo stesso sondaggio.

Il 38% delle persone intervistate teme che il voto elettronico comporti un maggior rischio di manipolazione delle votazioni e delle elezioni. Il 49% ritiene che la possibilità di esprimersi per via elettronica minaccia proprio ciò che molte persone cieche e ipovedenti sperano di ottenere con l’e-vote: la segretezza del voto.

Nuovo test da giugno

Il 18 giugno il voto elettronico sarà testato in tre Cantoni per la prima volta dopo quattro anni. Nel 2019, la Confederazione aveva interrotto un progetto a causa di problemi di sicurezza.

Nel Cantone di Basilea Città, anche le persone con disabilità visive possono registrarsi per la fase di prova. Anche Turgovia e San Gallo effettueranno un test a partire da giugno, ma per il momento solo con gli svizzeri e le svizzere all’estero e con l’elettorato di determinati Comuni.

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