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Soldi al vento

Malgrado la debole congiuntura, molti soldi sono spesi inutilmente Keystone Archive

Un WC al prezzo di una Ferrari? Oppure un cestino per i “bisogni” dei cani sistemato in mezzo ad un pascolo di mucche?

Il settimanale romando “L’Hebdo”, in collaborazione con la rivista economica “Bilan”, ha lanciato un concorso per smascherare le spese più aberranti da parte di Cantoni e Confederazione.

“Stiamo vivendo un periodo di tagli finanziari, ma se ci guardiamo attorno possiamo constatare sprechi assurdi di fondi pubblici”, afferma a swissinfo Alain Jeannet, caporedattore di “L’Hebdo”.

Le opere realizzate dagli enti statali sono (o dovrebbero essere) di utilità pubblica. Ed allora le spese che essi comportano devono essere ponderate alla realtà economica attuale, soprattutto in un periodo in cui lo Stato deve tirare la cinghia. Purtroppo non è sempre così.

Con la partecipazione del mensile economico svizzero “Bilan”, il settimanale di attualità romando “L’Hebdo” ha proposto un concorso per premiare lo sperpero più eclatante dei soldi dei contribuenti.

Il vincitore dello sgradito premio “Gaspi d’or 2004” (lo spreco d’oro) verrà annunciato alla fine di settembre. La caccia agli investimenti più strampalati è aperta.

Umorismo per coinvolgere la gente

L’idea di mettersi nei panni di un “detective” e di indagare quali siano le opere pubbliche inutili o dal prezzo esagerato, risale già alla metà degli anni ’90.

“La proposta era stata lanciata da Pierre-Marcel Favre, fondatore del Salone del libro di Ginevra”, indica Jeannet.

Il tema degli sperperi era già presente sui giornali, ma non in tono umoristico. Poi, nel 2002, la rivista economica Bilan ha organizzato il primo concorso “Gaspi d’or”, appunto in chiave ironica.

“Credo che con un tocco di umorismo possiamo contribuire a sviluppare uno spirito critico nei confronti delle spese pubbliche”, spiega il caporedattore di “L’Hebdo”.

Per il cittadino comune, i discorsi sui tagli finanziari, sulle misure di risparmio e sulla riduzione delle spese possono risultare vaghi.

“La discussione diventa più concreta quando prendiamo degli esempi e mostriamo come si possano fare delle scelte assurde, malgrado la crisi economica”, aggiunge Jeannet.

I primi vincitori del non ambito trofeo sono stati quattro istituti di Losanna: l’Università, il Politecnico federale, l’Ospedale universitario e l’Istituto di ricerca sul cancro.

Ognuno possedeva infatti il proprio allevamento di cavie. Quattro centri del genere nella sola regione losannese rappresentavano una spesa eccessiva agli occhi di Jeannet, a quell’epoca caporedattore di “Bilan”: “Anche sa le ricerca scientifica è importante, non possiamo fare ciò che vogliamo dei fondi pubblici”.

Un WC al prezzo di una Testarossa

Per quel che riguarda il concorso di quest’anno, sono parecchi i casi che fanno strabiliare i lettori.

Come i nuovi bagni pubblici che il Consiglio municipale di Ginevra sta pensando di adottare. Considerando gli onorari di architetti e geometri, le spese di informazione pubblica e di promozione, ogni WC dovrebbe costare 376’000 franchi. Ovvero il prezzo di una Ferrari.

Lo spettro del trofeo del miglior spreco potrebbe però condizionare la scelta della commissione municipale.

Più contenuta, ma altrettanto discutibile, la spesa che sostiene il Dipartimento militare federale per la rivista gratuita “Swiss Peace Supporter”.

Il periodico, previsto per i soldati svizzeri attivi in missioni di mantenimento della pace all’estero (attualmente poco più di 300), è stampato in 12’000 esemplari e costa ai contribuenti 100’000 franchi annui. Senza calcolare i salari degli otto collaboratori a tempo parziale che ci lavorano.

Secondo quanto riportato da “L’Hebdo”, la rivista è letta attualmente da qualche migliaio di veterani rientrati in patria, ma molti numeri si accumulano nelle ambasciate, nella cassetta delle lettere di una quarantina di parlamentari e nei cestini della carta dei giornalisti accreditati a Palazzo federale.

Un anno e mezzo per un visto



Le ragioni degli sperperi finanziari sono molteplici. “Il perfezionismo ed i doppioni, due aspetti tipicamente elvetici, e la burocrazia”, spiega Jeannet.

Secondo il caporedattore di “L’Hebdo”, il federalismo svizzero è spesso origine di doppioni inutili. “Ogni piccolo cantone vuole avere le proprie infrastrutture”.

L’eccessiva burocrazia non è certo un problema che riguarda esclusivamente il nostro paese, ma alcuni esempi riportati dal settimanale romando hanno un sapore alquanto “kafkiano”.

Come la vicenda di un cittadino cinese, che ha dovuto aspettare 18 mesi e scrivere una cinquantina di lettere prima di ottenere un visto per la Svizzera.

Un rifugiato? No, il presidente del consiglio di amministrazione di una società di Friborgo, iscritta al registro di commerco. Ammontare della trafila amministrativa: circa 200’000 franchi.

“Senza parlare degli sprechi dovuti al nepotismo, che vede assegnare contratti per ragioni di appartenenza alla rete locale e non in base alla competenza”, indica Jeannet.

Un trofeo che non piace ai vincitori

Il velo umoristico che avvolge i casi citati dalle due riviste romande non attenua certo gli animi delle persone coinvolte. E le reazioni non mancano.

Alain Jeannet fa notare che “numerose critiche e lamentele sono giunte in redazione. Gli enti pubblici, i funzionari ed i comuni che prendiamo di mira sono in generale molto arrabbiati”.

Non sorprende dunque che il trofeo, costruito con materiale riciclato, non sia un premio ambito. “Nessuno dei vincitori dell’edizione del 2002 si è presentato alla cerimonia di premiazione”, aggiunge Jeannet.

Nella personale classifica stilata dal caporedattore del settimanale d’informazione, l’esempio più aberrante è quello di un cestino per gli escrementi dei cani.

Sistemato non sul marciapiede o in un parco, ma in mezzo ad un campo in campagna, dove pascolano regolarmente le mucche. Ad un raccoglitore più grande per loro non ci pensa nessuno?

swissinfo, Luigi Jorio

Il concorso per lo spreco più eclatante, il “Gaspi d’or 2004”, ha preso avvio lo scorso aprile.

Ogni mese, il settimanale d’informazione romando “L’Hebdo” pubblica una lista di casi.

Il trofeo, realizzato con materiale di scarto raccolto tra i rifiuti, sarà consegnato il 29 settembre.

134 miliardi di franchi il totale delle spese degli enti pubblici svizzeri nel 2002.
235 miliardi l’indebitamento complessivo di Confederazione, cantoni e comuni.

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