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Solidarietà, tolleranza e indipendenza per la Festa nazionale

Moritz Leuenberger durante la sua allocuzione radiotelevisiva Keystone

Nel sua allocuzione radiotelevisiva, il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger ha invitato la popolazione a impegnarsi con spirito solidale.

Anche gli altri consiglieri federali Micheline Calmy-Rey, Samuel Schmid, Christoph Blocher e Hans-Rudolf Merz si sono espressi in occasione del Primo agosto.

Nella sua allocuzione radiotelevisiva in occasione della Festa nazionale, il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger ha spronato tutti ad assumersi le proprie responsabilità per migliorare la situazione sia in Svizzera che nel resto del mondo.

“La Svizzera è un paese dove ognuno ha la possibilità di essere felice, ma la serenità è duratura solo se condivisa con gli altri”, ha dichiarato Leuenberger, menzionando i recenti campionati del mondo di calcio, nel corso dei quali anche le seconde e terze generazioni di immigrati hanno festeggiato con entusiasmo la nazionale elvetica.

“Siamo uno Stato di diritto, garantiamo la sicurezza sociale, abbiamo una vasta rete di servizi di base, siamo un paese politicamente stabile e viviamo nel cuore dell’Unione europea, che garantisce la pace fra paesi una volta nemici”, ha aggiunto il presidente della Confederazione.

A suo avviso, la principale forza per raggiungere la felicità la troviamo dentro di noi. “Possiamo arricchirci essendo disponibili verso gli altri nel settore sociale, in caso di catastrofi, nelle attività a livello comunale o nella vita culturale”.

Evocando il conflitto che sta insanguinando il Libano e Israele, il presidente della Confederazione ha invitato tutti a lavorare insieme per forgiare il paese e ad occuparsi di coloro che nel mondo soffrono la fame, l’indigenza o sono vittime di una guerra. “Allora potremo essere contenti, chissà, forse persino felici”, ha concluso Leuenberger.

No agli estremismi

A Lenzburg, nel canton Argovia, il consigliere federale Samuel Schmid ha lanciato invece un forte appello contro l’antisemitismo e gli estremismi.

Non bisogna nascondersi, ma piuttosto guardare le scritte sui muri, ha dichiarato Schmid. “Dobbiamo alzarci e dire no all’antisemitismo latente, ai neonazisti, agli estremisti di sinistra pronti alla violenza e a tutti gli eccessi che minacciano la pace sociale”.

Il ministro ha poi invitato i giovani a voltare le spalle alla violenza, alla droga, ai comportamenti a rischio sulla strada e a lottare contro la povertà crescente nelle città e in altri paesi.

Per Schmid il Primo agosto è la festa di una Svizzera aperta sul mondo, piena di volontà, patriottica e impegnata. A questo proposito il consigliere federale ha osservato che dopo le prestazioni della squadra nazionale di calcio ai recenti campionati mondiali la gente “ha ripreso ha issare la bandiera elvetica”.

Rispetto del diritto umanitario

In un discorso pronunciato a Zurigo, la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri, Micheline Calmy-Rey, è ritornata sul conflitto mediorientale, criticando le violenze in atto in Libano e Israele.

“Da tre settimane, i bombardamenti dell’aviazione e dell’artiglieria israeliana in Libano provocano vittime civili inaccettabili”, ha dichiarato la consigliera federale, denunciando anche i razzi sparati dalle milizie Hezbollah contro Israele.

Micheline Calmy-Rey ha criticato coloro che, in nome della neutralità, non vogliono che le autorità elvetiche si esprimano in favore del rispetto del diritto umanitario in ambito internazionale.

“Chi tace quando civili innocenti diventano vittime di attacchi militari e chi non si batte contro il terrorismo, non è neutrale. Non si può accettare il silenzio da parte della Svizzera, paese depositario delle Convenzioni di Ginevra”.

Libertà e autodeterminazione

Invitato lunedì sera a Mont-sur-Rolle, nel canton Vaud, il consigliere federale Christoph Blocher ha ribadito il suo attaccamento ad una Svizzera neutrale e indipendente. “Libertà, autodeterminazione e responsabilità individuale sono i tre pilastri che hanno reso la Svizzera un paese forte e benestante”.

“La nostra apertura verso il mondo non deve tradursi in legami o restrizioni alla nostra libertà d’azione”, ha proseguito il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, secondo il quale, per farsi apprezzare dai paesi vicini, la Svizzera ha dimenticato alcune volte, nei suoi 715 anni di storia, la propria neutralità.

Le parole di Christoph Blocher non sono state condivise dagli oppositori alle nuove leggi sull’asilo e sugli stranieri, in votazione federale il prossimo 24 settembre, che hanno manifestato il loro disappunto indossando magliette rosse con la scritta in bianco “Per una Svizzera aperta e solidale”.

Stabilità e coesione

In un discorso pubblicato su internet, il consigliere federale Hans-Rudolf Merz ha messo in rilievo le particolarità che hanno consentito alla Svizzera di raggiungere stabilità e coesione.

“Si tratta del benessere, della sicurezza, della varietà, del progresso e della solidarietà, tutte qualità che hanno segnato il nostro Paese dal 1848 e che dovranno modellare anche il nostro futuro”, ha spiegato Merz.

swissinfo e agenzie

Con la Festa del 1° agosto si ricorda il Patto del Rütli del 1291, in cui i rappresentanti dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo gettarono le prime basi di un’alleanza che ha portato alla nascita della Confederazione.

La Festa nazionale del 1° agosto è stata introdotta nel 1891.

Questa giornata è stata però proclamata ufficialmente festiva in tutta la Svizzera soltanto dal 1994.

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