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Solidarietà: tra informazione e azione

Volontari che raccolgono al telefono le promesse di aiuti della popolazione Keystone

Fedele alla tradizione, la Catena della solidarietà ha immediatamente lanciato una raccolta di fondi in favore delle vittime del conflitto in Iraq.

L’istituzione della SRG SSR idée suisse ha raccolto e distribuito negli ultimi 20 anni oltre 600 milioni di franchi.

La raccolta è stata lanciata immediatamente dopo l’inizio degli attacchi militari americani contro l’Iraq. «La Catena della solidarietà aveva già deciso mesi fa di intervenire a sostegno dell’Iraq non appena vi sarebbe stato un cambio del regime, ma non necessariamente attraverso una guerra», precisa il suo presidente, Roland Jeanneret.

La guerra deteriora ulteriormente la situazione per la popolazione e fa crollare definitivamente le infrastrutture già precarie, costata con rammarico Jeanneret, ricordando che l’embargo contro l’Iraq ha già causato la morte di un milioni di persone, di cui circa la metà sono bambini.

Sostegno incondizionato

La Catena della solidarietà è impegnata sotto forma di progetti in Svizzera e all’estero. Il 30 – 40 % dei fondi sono destinati a programmi di sostegno all’interno del paese.

Gli aiuti non sono legati a condizioni. «Il nostro statuto prevede sostegni per persone in situazioni di bisogno, indipendentemente dai motivi che hanno condotto a queste situazioni», spiega Jeanneret.

Per un intervento della Catena della solidarietà è determinante in che misura le singole persone sono bisognose.

La catastrofe che ha colpito la popolazione del villaggio di Gondo, nelle montagne vallesane, ha sollevato un’ondata di solidarietà da parte della popolazione svizzera. In quell’occasione la raccolta di fondi ha registrato il primato assoluto nei 20 anni di esistenza della Catena della solidarietà, con donazioni per ben 74 milioni di franchi.

Sostegni a lungo termine

I progetti promossi dalla Catena della solidarietà devono essere duraturi. L’istituzione chiede ai destinatari degli aiuti una dichiarazione precisa sull’utilizzo dei mezzi finanziari come pure sul mantenimento degli investimenti a lungo termine, siano essi a Gondo o in India, dove grazie ai contributi della popolazione svizzera si stanno costruendo 10’000 case.

«La Catena della solidarietà collabora attualmente con una trentina di altre organizzazioni. Questa cooperazione continua a suscitare stupore all’estero», afferma Jeanneret. «Non conosco nessun altro sistema in cui 30 organizzazioni, teoricamente in concorrenza, siano in grado di unirsi per un progetto comune. So che in Germania, ogni volta che più di due o tre organizzazioni devono cooperare, tutto diventa molto difficile».

Svizzeri ben disposti ad aiutare

La popolazione svizzera è generosa: in media le offerte alla Catena della solidarietà variano da 110 a 130 franchi. Rispetto alle medie internazionali queste offerte sono di alto livello.

Il successo della Catena della solidarietà è legato anche al fatto che molti aiuti sono destinati a progetti interni: «In Svizzera possiamo mostrare da vicino come operiamo. All’estero è molto più difficile. Perciò sono necessari entrambi i campi di intervento».


swissinfo, Anita Hügi
traduzione, Rolando Stocker

La Catena della solidarietà è nata nel 1946 su iniziativa di due giornalisti radiofonici. Da allora le emittenti radio e tv svizzere vi hanno sempre contribuito dedicando giornate speciali alla raccolta di fondi.

Nel 1983 questo impegno si è istituzionalizzato sotto forma di una Fondazione. La Catena della solidarietà appartiene alla SRG SSR idée suisse.

La Catena dalla solidarietà fa parte della SRG SSR idée suisse
Coopera con circa 30 altre istituzioni
Circa il 30-40% dei fondi raccolti vanno a persone bisognose residenti in Svizzera
È anche partner dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero

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