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Sostegno statale ai più piccoli, ma niente sgravi per la famiglie

Si riuscirà a rimediare alla mancanza cronica di asili nido? Keystone Archive

Cento milioni l'anno per asili nido e strutture diurne, ma niente sgravi fiscali di 1,3 miliardi per le famiglie. Sono le proposte di due commissioni del parlamento.

Nei prossimi dieci anni la Confederazione dovrebbe partecipare alla realizzazione di 60-80 mila posti nelle strutture di accoglienza per bambini. La commissione della sicurezza sociale del Consiglio nazionale ha elaborato un progetto di legge che prevede di sbloccare 100 milioni di franchi all’anno.

Questo programma ha ottenuto ampio consenso. Adottandolo con 14 voti contro 3, la commissione non ha espresso le stesse preoccupazioni del ministro delle finanze Kaspar Villiger circa l’impatto di questa spesa sull’equilibrio delle finanze federali, ha dichiarato venerdì alla stampa il suo presidente Toni Bortoluzzi (UDC/ZH).

Un contributo sussidiario

Secondo il progetto di legge, frutto di un’iniziativa parlamentare di Jacqueline Fehr (PS/ZH), l’aiuto federale agli asili-nido, giardini d’infanzia, «madri di giorno», mense e altre strutture parascolastiche ammonta al massimo a un terzo degli oneri. L’aiuto federale completerebbe il finanziamento già garantito dalle collettività pubbliche o dalle associazioni.

La proposta è diretta conseguenza delle analisi statistiche e sociali realizzate negli ultimi anni. La carenza di posti nelle strutture d’assistenza per i più piccoli è infatti unica a livello europeo.

Questa mancanza strutturale, a cui si aggiungono l’assenza di un sistema nazionale di mense nelle scuole e di doposcuola, crea disparità sociali e rende difficile l’integrazione delle mamme nel mondo del lavoro. La proposta della commissione dovrà ora passare alle camere per il dibattito.

Il vaglio del Parlamento

La proposta è diretta conseguenza delle analisi statistiche e sociali realizzate negli ultimi anni. La carenza di posti nelle strutture d’assistenza per i più piccoli è infatti unica a livello europeo.

Questa mancanza strutturale, a cui si aggiungono l’assenza di un sistema nazionale di mense nelle scuole e di doposcuola, crea disparità sociali e rende difficile l’integrazione delle mamme nel mondo del lavoro. La proposta della commissione dovrà ora passare alle camere per il dibattito.

Il consigliere federale Villiger non perderà l’occasione di ribadire la situazione difficile del bilancio pubblico, notevolmente peggiorata nel 2001 e legata dal freno all’indebitamento. Una revisione al ribasso del credito è dunque probabile.

swissinfo e agenzie

Per gli sgravi, si veda un’altra volta

L’anno prossimo le famiglie non beneficeranno di 1,3 miliardi di franchi di sgravi fiscali. La commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati ha infatti deciso venerdì di rinviare la riforma dell’imposizione delle famiglie, nell’attesa di «chiarimenti».

Il «pacchetto» di sgravi fiscali era in programma al Consiglio degli Stati nella sessione di marzo. La sua commissione preparatoria ha ora però deciso di fare marcia indietro. In un comunicato precisa che «desidera far sapere che le sta più a cuore la messa a punto di un sistema fiscale duraturo, piuttosto che decidere in fretta e furia un sistema fiscale lacunoso, che comporterà ulteriori modifiche».

Quando sembrava che avesse concluso i lavori, la commissione dell’economia e dei tributi afferma ora di voler trovare soluzioni che permettano di varare un sistema fiscale più indipendente dallo stato civile. A suo modo di vedere, le coppie che vivono sotto un solo tetto dovrebbero essere sottoposte allo stesso onere fiscale, siano esse sposate o meno.

swissinfo e agenzie

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