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SSR: torna nelle cifre nere, eccedenza di 25 milioni nel 2016

La SSR è tornata nelle cifre nere. KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La SSR archivia un 2016 soddisfacente, contrassegnato da un’eccedenza di 25 milioni di franchi, contro una perdita di 90 milioni dell’esercizio precedente.

Si è trattato di un anno eccellente anche sul piano dei contenuti, grazie ad eventi come l’apertura della galleria di base del San Gottardo, celebrata dalla SSR con la produzione di una fiction evento, i Giochi olimpici e i Campionati europei di calcio, che hanno attirato un grande pubblico.

Si volta quindi decisamente pagina rispetto al 2015, sui cui risultati avevano pesato fattori eccezionali, tra cui l’apprezzamento del franco e la decisione del Tribunale federale di esentare i contribuenti dal pagamento dell’IVA sul canone. La SSR aveva quindi lanciato un programma di risparmi che ha “consentito di pervenire a un risultato equilibrato”, come sottolinea la stessa azienda in una nota odierna.

L’eccedenza per il 2016 è stata di 25 milioni di franchi, 13 dei quali dovuti allo scioglimento anticipato dell’accantonamento costituito per l’abbassamento del tasso d’interesse tecnico della Cassa pensioni, “essendo stata questa misura attuata prima del previsto”. Per l’insieme del gruppo – casa madre e società affiliate TPC (produzioni audiovisive), SWISS TXT (tecnologia digitale) e aziende minori – risulta un’eccedenza di 29 milioni di franchi.

Nella nota la SSR ricorda che dal 2012 è in corso una profonda mutazione del settore della pubblicità, con conseguenti ripercussioni sui ricavi che ne derivano. Nel 2016 essi sono scesi di 12,6 milioni di franchi rispetto all’anno precedente e addirittura di 30 milioni rispetto al 2014.

Risultano per contro in aumento di 12,8 milioni di franchi le entrate derivanti dalla riscossione del canone, soprattutto grazie all’aumento demografico. A tale importo si aggiungono 9,6 milioni dovuti a un effetto particolare (canoni 2015 versati nel 2016).

Il programma di compressione dei costi lanciato dalla SSR prevede che a partire dal 2017 le spese legate al personale vengano ridotte di 15 milioni all’anno. Nel 2016 si è proceduto a una drastica un’operazione nel settore, grazie alla quale sono stati risparmiati 124,7 milioni di franchi.

La SSR ha rinnovato l’accordo con il settore cinematografico svizzero (“Patto dell’audiovisivo”) portando a 27,5 milioni di franchi i suoi investimenti annui nei film di produzione nazionale.

A inizio 2016 la SSR “ha formulato numerose proposte di cooperazione con il settore dell’editoria e attualmente ne beneficiano 20 media privati. La SSR mette ad esempio a disposizione videonotizie di attualità direttamente oppure tramite l’Agenzia telegrafica svizzera (ats)”, precisa la nota.

Dal primo maggio di quest’anno Jean-Michel Cina (PPD) diventerà il nuovo presidente della SSR. Il vallesano subentrerà al presidente ad interim Viktor Baumeler. Quest’ultimo era stato nominato nel dicembre 2015, dopo le dimissioni di Raymond Loretan. Il primo ottobre invece Gilles Marchand, attuale direttore della RTS, diventerà il nuovo direttore generale, succedendo così a Roger de Weck.

Secondo la SSR, il 2017 sarà un anno difficile: i proventi della SSR potrebbero ridursi per effetto della rivista legge sulla radiotelevisione che prevede la diminuzione della sua quota di proventi del canone a vantaggio di 34 emittenti private regionali. Anche il mercato pubblicitario continuerà a restare difficile.

Il rapporto di gestione sarà sottoposto all’Assemblea dei delegati SSR il 29 aprile 2017 per approvazione.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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