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Storia del castello di Prangins

Prangins, un museo immerso nella natura swissinfo.ch

La cronaca dell'attuale castello di Prangins inizia nel 1723, quando, Louis Guiguer, banchiere parigino di origine sangallese, acquista la signoria di Prangins.

In seguito, inquilini illustri e diverse trasformazioni hanno scritto la storia del castello.

Nel 1732, Louis Guiguer decide di costruire di fronte al Lemano un castello monumentale. Non si conoscono né il nome dell’architetto né i piani originali. I discendenti di Guiguer vivono a Prangins fino al 1814, quando il castello viene venduto a Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone 1.

Forse Giuseppe Bonaparte, re di Spagna, intendeva stabilirsi definitivamente a Prangins. Lo dimostrano i lavori di trasformazione e abbellimento apportati nel 1814. Il 17 marzo 1815 Giuseppe deve però lasciare Prangins in modo precipitoso per sfuggire al suo arresto, richiesto dall’ambasciatore dell’Austria a Zurigo. Prima di partire sotterra un tesoro che poi faticherà a farsi restituire.

Nel 1827, il castello passa a Marie-Madeleine Gentil-Chavagnac la quale possiede una notevolle collezione di quadri, che vanno ad ornare i salotti del castello. Nel 1861, il nuovo proprietario, André Sibille, tenta con scarso successo di installarvi una pensione e uno stabilimento termale.

Istituto di formazione



A partire dal 1873, la comunità dei “Fratelli Boemi” apre un collegio maschile che acquisirà fama internazionale. In mezzo secolo il castello ospita circa duemila allievi e cambia di nuovo aspetto varie volte. Il grande salone diventa luogo di culto, le stanze vengono trasformate in dormitori. In seguito alla prima guerra mondiale il numero degli allievi cala sensibilmente, cosicché nel 1920 l’istituto chiude.

In seguito Prangins passa nelle mani di Horace de Pourtalès, che lo fa restaurare ma poi è costretto a rivenderlo nel 1929.

La nuova proprietaria, l’americana Katherine McCormick, a Prangins si dedica a varie attività culturali e si impegna per la causa della donna.
Nel 1962 la signora McCormick regala il Castello al governo degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti rivendono il castello alla Svizzera

Negli Anni Settanta il castello viene rimesso in vendita. Si fa avanti il Museo nazionale svizzero, che da anni cerca una sede romanda per ristabilire un certo equilibrio con i cantoni francofoni, dato che il museo principale, il “Landesmusem”, si trova a Zurigo. Così i cantoni di Vaud e Ginevra acquistano l’edificio nel 1974. Un anno dopo il castello viene donato al museo nazionale affinché vi istituisca il museo nazionale del XVIII e XIX secolo.

Fino all’apertura del museo, nel 1998 (in occasione del 100.mo anniversario del “Landesmuseum”) la residenza di Prangins subisce imponenti lavori di ristrutturazione e manutenzione. I parchi sono stati rifatti e piantati a nuovo. Così l’antica residenza privata è diventata un monumento accessibile al pubblico.

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