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Studenti svizzeri discriminati nell’Unione europea

Visita al Colosseo senza riduzione per gli studenti svizzeri. www.idrobg.it

In Italia i ragazzi elvetici non hanno diritto a biglietti ridotti per musei e complessi monumentali.

Il problema si pone anche per gli abbonamenti sui mezzi pubblici. Insomma, la tessera di studente svizzera oltre i confini non vale.

Sabri, una 14enne zurighese, recentemente, ha approfittato di alcuni giorni di vacanza, per visitare Roma per la prima volta nella sua vita.

L’emozione si è presto trasformata in delusione quando acquistando il biglietto d’entrata al Colosseo, la cassiera le ha rifiutato lo sconto per studenti. “Se è svizzera” le ha risposto, “non ha diritto alla riduzione”.

La cosa non è di poco conto. La tariffa piena per monumenti e musei a Roma si aggira mediamente attorno agli 8 Euro. Per biglietti cumulabili, validi per piu’ entrate, il prezzo è di 20 Euro.

Gli studenti europei sotto i 18 anni hanno invece diritto all’ entrata gratuita. Sopra i 18 anni, pagano solo il 50 per cento, così come i pensionati.
Insomma, una visita di alcuni giorni nella città eterna puo’ diventare cara.

Eccezione: i musei comunali

Il problema investe un po’ tutti i monumenti e i musei di competenza del ministero dei beni culturali, da Venezia a Firenze, da Roma a Pompei. Unica consolazione, i musei comunali. A Roma, tutti gli studenti sotto i 18 anni, indistintamente entrano gratuitamente.

“Il problema è anche nostro” dice a swissinfo Denis Knobel, consigliere culturale dell’ambasciata svizzera a Roma.”Il fatto di non essere nell’Ue e di non partecipare pienamente ai programmi europei per la gioventù, impedisce ai nostri studenti di usufruire degli sconti validi per tutti gli altri colleghi del resto dell’ Europa. A questo si aggiunge il fatto che noi non possiamo garantire la reciprocità”.

“In Svizzera”, spiega Knobel, “quasi tutti i musei sono di pertinenza cantonale o addirittura comunale. Ognuno ha il proprio regolamento e stabilisce automamente se accordare o meno lo sconto ai cittadini dell’ UE. E una questione che è sta dibattuta anche dalla Consulta Italo-Svizzera”.

Gli accordi bilaterali

Entrati in vigore lo scorso giugno, gli accordi bilaterali fra Svizzera e UE non contemplano il problema.

L’unico accordo, come dice a swissinfo, Mauro Martinoni, responsabile dell’ufficio ticinese per gli studi universitari, è la ricerca scientifica.

Uno studioso svizzero puo’ accedere ai progetti europei anche in qualità di direttore scientifico. Prima dei bilateriali invece poteva avere solo ruoli subalterni.

I titoli di studio

Tuttavia, gli accordi Svizzera-Ue non contemplano il riconoscimento dei titoli accademici. Il problema è risolto in parte, da accordi fra la Svizzera e singoli paesi europei.

Per dirla in soldoni, afferma ancora Martinoni non è automatico che la laurea in psicologia ottenuta all’Università di Zurigo venga ricosciuta da un’ Università spagnola o britannica.

La libera circolazione delle persone, riconosce gli aspetti professionali, ma non il titolo di studio nei suoi effetti accademici. Dunque, essere fuori dall’ UE ha un prezzo. E non solo quello del biglietto per i musei. E’ lo statuto di studente, ma anche dei titoli di studio che non sono automaticamente riconosciuti.

Paolo Bertossa, Roma

Pinacoteca di Brera
Prezzo d’ingresso: 5 euro. 2,5 euro per i giovani dai 18 ai 25 anni. Gratuito per i cittadini UE minori di 18 anni e maggiori di 65.
Torre di Pisa
La visita è ridotta solo per le scolaresche. Tutti gli altri pagano 15 euro.
Uffizi di Firenze
Prezzo d’ingresso: solo gli studenti e i pensionati pagano il prezzo ridotto di 4 euro. Tutti gli altri pagano 8 euro.
Scavi di Pompei
Prezzo d’ingresso: 13,42 euro per una visita completa senza riduzioni. Prezzi ridotti della metà solo per cittadini UE.

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