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Suharto nascondeva dei fondi in Svizzera?

Suharto si è spento a 86 anni dopo lunga malattia Keystone Archive

Dopo la morte dell'ex dittatore indonesiano, considerato fra le persone più corrotte al mondo, rimane aperta la questione dei fondi che potrebbe avere depositato in Svizzera.

Malgrado l’esistenza di seri sospetti, in Svizzera non è mai stata aperta nessuna procedura, perché Giacarta non ha mai chiesto a Berna un’assistenza giudiziaria completa per recuperare questi fondi.

Stando al settimanale americano “Time”, l’ex dittatore indonesiano Suharto deceduto sabato notte nella capitale indonesiana, avrebbe nascosto 9 miliardi di dollari – sui 15-35 ammassati – su conti bancari in Svizzera e in Austria.

I 9 nove miliardi sarebbero stati trasferiti in Europa nel 1998, anno della caduta del dittatore. Dopo aver lasciato il potere, Suharto è stato accusato di corruzione. L’Indonesia ha chiesto assistenza giudiziaria a Berna per recuperare questi soldi.

Le autorità elvetiche, pur dicendosi disponibili ad aiutare Giacarta, non hanno però mai aperto una procedura in tal senso. Le autorità indonesiane non hanno infatti precisato la loro richiesta per conformarla con quanto richiedono le norme elvetiche in materia. La questione è quindi in sospeso da anni.

Questioni da chiarire

Due domande sono finora rimaste senza risposta, aveva recentemente affermato il portavoce dell’Ufficio federale di giustizia, Folco Galli. L’indonesia non ha mai detto se contro Suharto era stata aperta un’indagine giudiziaria e quali conti in Svizzera erano eventualmente interessati.

Giacarta vorrebbe stipulare con Berna un accordo di cooperazione in materia penale che le permetterebbe di riavere i presunti fondi illegali depositati nelle banche svizzere.

Le autorità indonesiane hanno fatto questa richiesta alla consigliera federale degli affari esteri Micheline Calmy-Rey durante la sua visita ufficiale nel paese asiatico nel 2007. Calmy- Rey aveva auspicato la conclusione di una simile intesa, specificando però che essa non era una condizione necessaria per Berna, tenuto conto delle leggi già esistenti in Svizzera.

Accuse di massacri e corruzione

Il controverso dittatore si è spento nella notte fra sabato e domenica a 86 anni. Dieci anni fa era stato costretto a gettare la spugna sull’onda montante di una protesta popolare, sullo sfondo di una crisi economica che investiva tutta l’Asia e di sanguinose repressioni. Solo due mesi prima, nell’ambito di una controversa elezione, era stato riconfermato presidente per un settimo mandato.

Suharto era accusato di avere massacrato forse un milione di persone in nome dell’anticomunismo e di essersi appropriato di decine di miliardi di dollari in 32 anni di potere ininterrotto tenuto con il pugno di ferro. Nel 2000 le autorità indonesiane lo hanno messo agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Ma pochi mesi dopo i dottori nominati della corte hanno annunciato che non poteva essere processato a causa della sua salute in declino.

Da quando ha abbandonato il potere è vissuto tranquillo in un quartiere residenziale di Giacarta, lasciando ai suoi legali il compito di respingere le accuse mosse contro di lui.

A seguito della morte di Suharto, l’Indonesia ha decretato una settimana di lutto nazionale. Molto criticato all’estero, “Pak Harto” (il signor Harto) godeva infatti all’interno del suo paese del rispetto di milioni di cittadini.

swissinfo e agenzie

Prodotto interno lordo (PIL) della repubblica indonesiana: 276 miliardi di dollari.
PIL procapite: 1’258.98 dollari
Svizzeri residenti: 786
Esportazioni svizzere: 324.8 milioni di franchi.
Importazioni svizzere: 155.1 milioni di franchi.

Hadji Mohamed Suharto era generale quando nel 1965 sventò un tentativo di colpo di Stato attribuito al partito comunista indonesiano contro l’allora presidente Sukarno. Suharto prese così il controllo del potere e costrinse il presidente a farsi da parte. Gli succedette nel 1966.

Nel 1975 ordinò alle truppe indonesiane di invadere Timor Est. Le terribili repressioni di cui fu teatro in quell’occasione l’ex colonia portoghese gli varranno l’accusa di genocidio e costringeranno l’ONU a inviare una forza internazionale di pace.

Nel 1998, poco dopo essere stato rieletto alla presidenza, fu costretto a gettare la spugna in seguito ad un’ondata di violenze, di massicce manifestazioni e del crollo dell’economia indonesiana.

Contro di lui sono state rivolte accuse di corruzione, lasciate poi cadere a causa delle sue cattive condizioni di salute.

Dopo lunga malattia, l’86enne Suharto si è spento a Giacarta il 27 gennaio.

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