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Sulzer Medica: sì americano all’accordo globale

In cambio della rinuncia ad azioni legali, Sulzer Medica verserà un miliardo di dollari ai pazienti americani ai quali sono state impiantate protesi difettose.

Sulzer Medica tira un respiro di sollievo. L’accordo globale raggiunto per risolvere il caso delle protesi difettose ha ottenuto mercoledì la benedizione del competente tribunale americano. Ogni paziente riceverà 200 mila dollari d’indennizzo. Chi non è d’accordo ha tempo sino al 15 di maggio per farsi avanti. Dopo di che Sulzer Medica avrà altri cinque giorni di tempo per dare il consenso definitivo.

Sembra quindi avvicinarsi la parola “fine” su una vicenda che aveva rischiato di portare Sulzer Medica alla bancarotta. In casa Sulzer si respira aria di ottimismo. “Siamo molto soddisfatti del risultato” precisa in un comunicato il CEO Stephan Rietiker, commentando la decisione giunta dagli Stati Uniti.

Un accordo corretto e ragionevole

La giudice del tribunale federale di Cleveland, Kethleen O’Malley, ha preso la sua decisione dopo aver ascolato per due giorni una decina di testimoni e il parere di un folto gruppo di avvocati. Ha approvato l’accordo perché lo ha ritenuto corretto, adeguato e ragionevole.

In febbraio, Sulzer Medica e gli avvocati dei pazienti si sono accordati per un indennizzo di 200 mila franchi (circa 370 mila franchi) da versare ad ognuno dei pazienti (sono oltre 3400) che si sono lamentati per le protesi difettose. La somma sarà maggiore per le persone che hanno subito forti complicazioni. Per ogni caso risolto, spetteranno agli avvocati 40 mila franchi.

La vicenda inizia nel dicembre del 2000, quando la filiale americana di Sulzer Medica ritira dal mercato 25 mila anche difettose, molte delle quali però erano già state impiantate. Vari pazienti lamentano dolori, infezioni e difficoltà tali da riportarli in sala operatoria. Come se non bastasse, nel giugno del 2001 si scopre che anche la placca per la fissazione delle tibie causa problemi.

Sulzer aumenta l’offerta…….

Molti pazienti cominciano ad avanzare richieste di indennizzi creando non pochi grattacapi all’impresa svizzera, che viene duramente penalizzata in borsa. In un primo tempo la Sulzer offre ai pazienti, che hanno dovuto rioperarsi, un indennizzo che varia da 57 a 97 mila dollari, ma in marzo l’offerta viene corretta al rialzo e portata a 200 mila dollari.

Finora si sono fatti avanti 2850 persone per anche difettose e 585 per problemi alle tibie.
Complessivamente, con l’accordo approvato mercoledì, la fattura da pagare sarà di circa un miliardo di dollari. Sulzer Medica sborserebbe 725 milioni. Il resto sarà coperato dalla Sulzer AG e dalla Winterthur assicurazioni.

……. e spera che nessuno si opponga

I pazienti adesso hanno tempo sino al 15 di maggio per opporsi all’accordo. Difficile per il momento fare previsioni sul numero delle persone che non l’accetterranno. Un gruppo di 57 paziente potrebbe rifiutarlo e continuare la causa individualmente Il che significa che per Sulzer Medica i problemi non sarebbero finiti.

Sulzer Medica è comunque fiduciosa e ritiene che l’opposizione “sarà minima”. “In questo modo abbiamo mantenuto la nostra promessa di indennizzare in modo corretto e rapido i pazienti” afferma Rietiker reagendo alla decisione della giudice americana. Oggi la vicenda non mancherà di ripercuotersi in borsa.

Anna Luisa Ferro Mäder

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