Sunrise vede calare il fatturato
(Keystone-ATS) Fatturato in lieve calo nel secondo trimestre per Sunrise.
L’operatore telecom numero due sul mercato elvetico ha visto i ricavi scendere (su base annua) dell’1,0% a 733 milioni di franchi, sulla scia della diminuzione delle vendite nel segmento dei clienti privati di rete fissa.
L’utile Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) rettificato si è contratto dello 0,1% a 258 milioni, ha indicato oggi la società. Non sono state fornite indicazioni riguardo ai guadagni netti.
“Dall’inizio dell’anno abbiamo ridotto in modo sensibile l’aggressività dell’offerta promozionale del marchio principale e, parallelamente, si è potuto notare un relativo allentamento sul mercato”, afferma il Ceo André Krause, citato in un comunicato odierno.
Il semestre si è così chiuso con una flessione del giro d’affari dell’1,3% (rispetto allo stesso periodo del 2022) a 1,5 miliardi di franchi e con un Ebitda rettificato in contrazione del 4,7% a 501 milioni. Per l’intero esercizio 2023 è attesa una diminuzione percentuale del fatturato a una cifra.
Sunrise ha cominciato a operare nel 1997 come primo concorrente – nel settore della telefonia mobile – delle allora PTT (oggi Swisscom, per quanto riguarda il ramo telecom). Sono seguiti diverse acquisizioni e mutamenti nell’azionariato. L’ultimo importante passo è stato compiuto nel novembre 2020 con la fusione fra Sunrise e UPC (ex Cablecom). La nuova entità, che ha la veste giuridica della società a garanzia limitata (Sagl), è controllata dalla multinazionale anglo-americana-olandese Liberty Global. La sede principale è a Opfikon (ZH).