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«Il digitale ha un futuro… ma nessun passato»

Il Super 8 è stato introdotto sul mercato nel 1945 per chi voleva dilettarsi con il cinema fatto in casa. Negli anni Ottanta è poi stato rimpiazzato quasi completamente dalle nuove tecnologie. Oggi Rudolf Egli è l'unica persona in Svizzera che si cimenta ancora con lo sviluppo di queste pellicole in miniatura.

“«Il digitale ha un futuro… ma nessun passato», scandisce un poster affisso alla parete del negozio di Rudolf Egli, situato in un quartiere di Berna. Questo fotografo esperto e appassionato collezionista di apparecchiature varie giura sulla qualità e la resistenza delle pellicole analogiche. Condivide il suo entusiasmo con la moglie e partner professionale Romy. Entrambi sono ormai pensionati, ma continuano a lavorare tre giorni a settimana. Uno di questi è dedicato allo sviluppo dei Super 8.

Questo formato cinematografico – che molti davano per morto – sta invece conoscendo una nuova popolarità tra gli studenti d’arte. La lista dei clienti di Rudolf Egli conta circa 800 nomi e ogni anno sono più di un migliaio le pellicole Super 8 che attraversano le sue vecchie macchine, in barba al digitale.

(Immagini: Christoph Balsiger, swissinfo.ch)

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