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Svelati i vincitori dei premi Balzan 2008

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La Fondazione Balzan ha annunciato lunedì i nomi dei quattro vincitori del prestigioso riconoscimento, volto ad incoraggiare la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie.

L’australiano Ian H. Frazer e lo statunitense Wallace S. Broecker sono stati premiati per le ricerche svolte in campo scientifico, rispettivamente nella medicina preventiva e nella lotta ai cambiamenti climatici.

Frazer ha messo a punto un vaccino destinato a prevenire la diffusione del cancro al collo dell’utero, responsabile ogni anno della morte di 250’000 persone. Broecker, dal canto suo, ha cercato di comprendere il ruolo degli oceani e dell’evoluzione dei ghiacciai nel surriscaldamento del clima, grazie allo studio della calotta glaciale artica.

Oltre alle scienze fisiche, la fondazione Balzan attribuisce due riconoscimenti anche nella categoria lettere, scienze morali e arte. Quest’anno sono stati ricompensati gli sforzi dello statunitense Thomas Nagel, per i suoi contribuiti in materia di filosofia morale, e l’italiano Maurizio Calvesi, 81 anni, per il lavoro svolto nel campo della storia dell’arte visiva moderna e contemporanea.

I premi saranno consegnati il 21 novembre a Roma, nel corso di una cerimonia all’Accademia dei Lincei, dal presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano.

Sono inoltre già state annunciate le materie prese in considerazione per il prossimo anno: storia delle scienze, letteratura a partire dal 1500, neuroscienze cognitive e scienze dei materiali.

Un ponte tra Svizzera e Italia

La Fondazione Internazionale Premio Balzan è stata istituita a Lugano nel 1957 grazie alla generosità di Lina Balzan che, alla morte del padre Eugenio e ispirandosi ai suoi propositi, ha destinato il patrimonio ereditato a un’opera volta a onorarne la memoria.

La Fondazione Internazionale Balzan opera attraverso due entità: la «Balzan Premio» – presieduta a Milano dall’ambasciatore Bruno Bottai – sceglie le materie da premiare e seleziona le candidature, mentre la «Balzan Fondo» – presieduta a Zurigo dall’ex vice cancelliere della Confederazione Achille Casanova – amministra il patrimonio lasciato da Eugenio Balzan.

Dal 2001, i vincitori sono tenuti a destinare metà della somma al finanziamento di progetti di ricerca condotti preferibilmente da giovani studiosi. Periodicamente la fondazione assegna anche il premio per l’umanità, la pace e la fratellanza fra i popoli, che lo scorso anno è andato all’austriaco Karlheinz Boehm.


swissinfo e agenzie

La giuria, composta da 20 personalità provenienti da 11 stati europei, ha premiato per il 2008:

Maurizio Calvesi (Italia), università di Roma la Sapienza, per le arti figurative dal 1700;

Thomas Nagel (Stati Uniti), New York University, per la filosofia morale;

Wallace S.Broecker (Stati Uniti), Columbia University per la scienza del mutamento climatico;

Ian H. Frazer (Australia)Diamanina Institute for Cancer, per la medicina preventiva.

Eugenio Francesco Balzan, nato a Badia Polesine (Rovigo) il 20 aprile 1874, ha trascorso quasi tutta la vita lavorativa al Corriere della Sera.

Entrato a far parte dell’équipe del quotidiano nel 1897, è diventato in pochi anni redattore, capocronaca e inviato speciale nonché responsabile della gestione amministrativa della società editrice.

Balzan ha lasciato l’Italia nel 1933 in segno di protesta verso ambienti ostili che minacciavano l’indipendenza del giornale. Emigrato in Svizzera, ha svolto un’intensa attività benefica a favore di enti e singoli.

Rientrato ufficialmente in Italia nel 1950, Eugenio Balzan è morto a Lugano il 15 luglio 1953.

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