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Svelati i vincitori dei premi Balzan 2010

Shinya Yamanaka, l'uomo che ha rivoluzionato le conoscenze sulle cellule staminali. Keystone

Lo storico e saggista italiano Carlo Ginzburg, il professore tedesco di storia del teatro Manfred Brauneck, il medico giapponese Shinya Yamanaka e il matematico brasiliano Jacob Palis sono i vincitori dei prestigiosi premi attribuiti dalla Fondazione Balzan nel 2010.

Creata nel 1956 per onorare la memoria del giornalista e umanista italiano Eugenio Balzan, la Fondazione italo-svizzera ha svelato lunedì a Milano i nomi dei fortunati vincitori.

Ciascuno riceverà un milione di franchi, di cui la metà dovrà essere destinata al finanziamento di progetti di ricerca svolti da giovani studiosi, su incarico degli stessi premiati.

L’annuncio è stato dato dal presidente Bruno Bottai e da Salvatore Veca, ordinario di filosofia politica dell’Università di Pavia e presidente del Comitato generale premi.

I riconoscimenti saranno consegnati a Roma il prossimo 19 novembre dal presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.

Una “rivoluzione” cellulare

La scelta della Fondazione Balzan è caduta quest’anno sul medico giapponese Shinya Yamanaka, conosciuto in tutto il mondo per le sue scoperte sulle cellule staminali umane “riprogrammate” che potrebbero annullare i dilemmi etici sull’uso degli embrioni a scopo di ricerca.

Nel 2007, Shinya Yamanaka e il suo gruppo di ricercatori hanno trovato un metodo «che permette di trasformare le cellule adulte già differenziate in cellule che presentano caratteristiche delle staminali embrionali», come ricordato dalla stessa fondazione.

L’idea di una riprogrammazione delle cellule non è nuova. Nessuno però prima di Shinya Yamanaka era riuscito a trovare quattro geni che – integrati nelle cellule adulte – sono in grado di riportarle a uno stadio embrionale. Così facendo, queste cellule staminali diventano pluripotenti e sono in grado di trasformarsi in qualsiasi tipo di cellula specializzata: sangue, neuroni, cuore, fegato…

Il lavoro di Shinya Yamanaka – ha ricordato la Fondazione Balzan – ha permesso di fare passi da gigante nel campo della medicina rigenerativa e nella ricerca di nuovi farmaci e terapie.

La matematica non è un’opinione

L’altro premio scientifico è stato attribuito al professore brasiliano Jacob Palis «per i suoi contributi fondamentali alla teoria della matematica dei sistemi dinamici», uno studio qualitativo delle equazioni differenziali.

Membro di diverse Accademie delle scienze, Jacob Palis – 70 anni – è una delle figure di spicco delle teoria dei sistemi iperbolici e della loro stabilità strutturale, ha ricordato la Fondazione Balzan.

Conosciuto soprattutto per le sue ricerche nel campo della comprensione del caos e delle biforcazioni omocline, negli ultimi anni Jacob Palis si è distinto in tutta l’America latina anche per la sua attività di formazione dei giovani.

La storia dell’Europa

Con il premio assegnato al 71enne Carlo Guizburg, la Fondazione Balzan ha voluto ricompensare gli sforzi di ricerca compiuti nel campo della storia europea. Il ricercatore e saggista italiano è stato scelto per le sue «doti eccezionali di immaginazione, rigore scientifico e talento letterario con cui ha recuperato e gettato nuova luce sulle credenze popolari nell’Europa del XV e XVI secolo».

Professore ordinario di Storia delle culture europee all’Università di Pisa, nel corso della sua carriera Carlo Guizburg si è interessato da vicino alla valutazione delle credenze, della pratica delle stregonerie e al ritrovamento dei comportamenti della gente comune. Tra le sue opere più conosciute figurano Il formaggio e i vermi (1976): un’opera scritta a partire dai documenti ritrovati negli Archivi centrali e che racconta la storia di “Menocchio”, un mugnaio friulano del ‘500 giustiziato dall’Inquisizione.

Dietro a un palcoscenico

Il tedesco Manfred Brauneck è infine stato premiato dalla Fondazione Balzan per «la sua ampia ricostruzione di due millenni e mezzo di storia del teatro europeo, nonché per le sue ricerche sulle diverse attività teatrali in un contesto internazionale».

Considerato uno dei più grandi conoscitori dell’evoluzione di questa arte, Manfred Brauneck si è concentrato in particolare sulle nuove forme di teatro nel XX secolo, dalla rottura con la tradizione ai nuovi esperimenti di espressione e talvolta di provocazione.

Brauneck è stato per anni direttore del centro per la ricerca teatrale e del corso di studi di regia teatrale e arte drammatica all’Università di Amburgo.

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Nato a Badia Polesine (Rovigo) il 20 aprile 1874, Eugenio Francesco Balzan si è fatto conoscere per le sue svariate attività al Corriere della Sera, dove ha trascorso quasi tutta la vita lavorativa.

Entrato a far parte della redazione del quotidiano nel 1897, è diventato in pochi anni capocronaca, inviato speciale e responsabile della gestione amministrativa della società editrice.

Balzan ha lasciato l’Italia nel 1933 in segno di protesta verso ambienti ostili che minacciavano l’indipendenza del giornale. Emigrato in Svizzera, ha svolto un’intensa attività benefica a favore di enti e singoli.

Rientrato ufficialmente in Italia nel 1950, è morto a Lugano il 15 luglio 1953.

La Fondazione Balzan è nata a Lugano nel 1956 su iniziativa di Lina Balzan, che ha deciso di destinare il patrimonio ereditato dal padre Eugenio per onorare la sua memoria.

Scopo della fondazione italo-svizzera è di promuovere la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie. Dal 1962 attribuisce ogni anno i premi Balzan a studiosi di tutto il mondo per i loro contributi in campo umanistico e scientifico.

La fondazione favorisce inoltre il dibattito interdisciplinare tra le scienze naturali e umane, organizzando simposi dedicati a grandi temi scientifici e culturali, con la partecipazione dei premiati e di autorevoli studiosi e accademici di tutto il mondo.

Carlo Ginzburg (Italia), Università di Firenze, per la storia d’Europa (1400-1700).

Shinya Yamanaka (Giappone), Università di Kyoto e Univesrità della California, per la biologia e le potenziali applicazioni delle cellule staminali.

Jacob Palis (Brasile), Istituto di matematica pura e applicata di Rio de Janeiro, per la matematica.

Manfred Brauneck (Germania), Università di Amburgo, per la storia del teatro in tutte le sue forme espressive.

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