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Sviluppo sostenibile come valore aggiunto

Il ghiacciaio dell'Aletsch, una delle meraviglie naturalistiche mondiali Keystone

La regione Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn, patrimonio mondiale dell'UNESCO, lancia un progetto per fare della periferia un polo di sviluppo.

Il progetto è frutto della collaborazione tra 26 comuni dell’Alto Vallese e del canton Berna.

L’area montana Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn (JAB), il cui territorio si estende tra i cantoni di Berna e Vallese, è uno spazio naturale unico in virtù dell’eccezionale ricchezza di flora e fauna.

Dal 13 dicembre 2001, è anche il primo sito alpino annoverato nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura).

La fondazione che si occupa della tutela e promozione dell’area ha presentato a Berna un progetto dai molteplici aspetti, volto a garantire uno sviluppo sostenibile del territorio. Il piano d’azione, elaborato assieme all’Università di Berna, è stato sancito dalla firma di una «Charta della Konkordiaplatz», che prende il nome da un punto preciso situato sul ghiacciaio.

21 progetti e un «DialogCenter»

Beat Ruppen, responsabile del progetto JAB, ha illustrato la strategia adottata: «In un primo tempo, abbiamo raccolto i diversi punti di vista degli ambienti interessati; in seguito, tramite un importante lavoro comune di 250 persone provenienti da svariati gruppi d’interesse, siamo riusciti a concretizzare i differenti spunti».

Durante il primo semestre del 2004, 21 gruppi di lavoro hanno presentato obbiettivi e misure concrete, di cui una parte ha preso avvio nel febbraio di quest’anno. Si tratta di temi quali «attività guidate all’aria aperta», «configurazione dell’offerta turistica», «popolazione e scolaresche motivate e sensibilizzate all’area JAB», «finanziamento equilibrato del JAB» e «offerta agricola».

Inoltre nel dicembre 2003, è nata su iniziativa del comune vallesano di Naters una fondazione che ha per scopo la realizzazione di un centro informativo – dotato di strumenti interattivi – dedicato a tutti gli aspetti della vita in montagna. Il DialogCenter, il cui costo è stimato a circa 10 milioni di franchi, dovrebbe essere finanziato grazie ad una formula di sponsoring e raccolta fondi.

Il disegno globale si riferisce ad un perimetro di 824 chilometri quadrati, che interessa 26 comuni. Sul progetto sono chiamati ora ad esprimersi diversi attori comunali, cantonali, nazionali (Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio) e internazionali (Unione internazionale per la conservazione della natura)

Un’opportunità da cogliere

Jean-Michel Cina, consigliere nazionale vallesano e membro del consiglio di fondazione JAB, ha spiegato che «questa regione rappresenta per noi un inestimabile patrimonio, ma al contempo una grande responsabilità, in quanto racchiude un enorme potenziale di sviluppo».

A suo parere, il progetto globale adottato fornisce infatti una visione d’assieme per lo sviluppo sostenibile e la promozione della regione nei settori economico, sociale ed ambientale.

Un altro veicolo privilegiato dovrebbe essere il marchio «Jungfrau-Altesch-Bietschorn, patrimonio mondiale dell’UNESCO»: vuole essere simbolo della regione e delle ricchezze naturali che la contraddistinguono.

Collaborazione intercantonale mirata ed efficace



Jean-Michel Cina ha voluto sottolineare il valore simbolico di quanto si sta costruendo. «In un periodo in cui la struttura del modello federalista è rimessa in discussione, lo sforzo comune in questa regione è un esempio di collaborazione efficace e rispettosa delle diverse autonomie, a livello cantonale e comunale».

In particolare, ha aggiunto Cina, «attraverso la protezione e lo sviluppo sostenibile del nostro spazio vitale, conferiamo alla zona alpina un importante valore aggiunto che la rende una forza trainante nella struttura economica e sociale del nostro paese, al pari delle regioni cittadine».

«Le meravigliose regioni montane hanno una funzione rigeneratrice, che consente, a chi lavora nelle zone metropolitane, di ritrovare l’energia per continuare a produrre», precisa il consigliere nazionale.

swissinfo, Andrea Clementi

Il ghiacciaio dell’Aletsch, che misura 24 chilometri di lunghezza, è uno dei più estesi nell’arco alpino.
La ferrovia a cremagliera della Jungfraujoch conduce alla stazione più alta d’Europa (3900 m).
La parete nord dell’Eiger, circa 1’800 metri, è da sempre una sfida per gli alpinisti di tutto il globo.

Nel 1983, l’area Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn (JAB) viene inserita nell’inventario federale dei siti d’importanza nazionale.

Nel 2000, il Consiglio federale deposita la candidatura del JAB presso l’UNESCO.

Il 13 dicembre 2001, a Helsinki, la zona è iscritta nella lista del patrimonio naturalistico mondiale.

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