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Svizzera, medicina giapponese

Lo svizzero Adrian Wichser (a sinistra) alle prese con il giapponese Kengo Ito Keystone

A campionati mondiali di hockey su ghiaccio, la Svizzera ha battuto il Giappone per 4 a 1, assicurandosi l'accesso alla fase intermedia del torneo.

Dalla Jönkoping a Karlstad, dalla città dei fiammiferi a quella campione svedese (con il Färjestad di Gerber e Jenni), dallo spettro del torneo contro la relegazione alla gioia per la prima vittoria ai Mondiali di hockey su ghiaccio. La Nazionale svizzera di Ralph Krüger ha battuto 5-1 il Giappone e si è assicurata un posto per il torneo intermedio.

Aeschlimann trascinatore, doppietta con rigore vincente

E’ una Nazionale nuova e sperimentale quella che Krüger – a dispetto delle critiche dei colleghi romandi – ha messo in pista in questi Mondiali.

Beat Gerber, Steve Hirschi (difensori del Langnau), Martin Höhener (Kloten) sono bravi giocatori ma privi d’esperienza a livello internazionale. Ma Krüger preferisce giovani “rampanti” votati alla causa del “uno per tutti, tutti per uno”, affiancati a “vecchietti”… terribili.

Uno di questi è senza dubbio Jean-Jacques Aeschlimann, 35 anni da compiere il prossimo 30 maggio, l’uomo su cui si può sempre contare. Contro il Giappone ha dapprima pareggiato il vantaggio nipponico nel primo periodo, poi è andato a siglare il 4-1 su rigore, con la sua solita finta, diventata ormai “mitica”, visto che è sempre la stessa…

I nostri prossimi avversari: Canada, USA e Lettonia?

A partire da giovedì 2 maggio la Svizzera – dopo essersi spostata da Jönköping a Karlstad – affronterà le prime tre qualificate del Gruppo D.

Avversari sicuri sono gli statunitensi e i canadesi (che attendono rinforzi dalla National Hockey League) mentre resta da definire chi, tra Italia e Lettonia, completerà il sestetto (con Repubblica Ceca, Germania e Svizzera).

A questo punto per riagguantare il treno dei quarti di finale, a partire da giovedì la Svizzera dovrà una volta di più inseguire un’impresa storica. Quella cioè di battere non solo la Lettonia (o l’Italia), ma di provarci anche non certo col Canada quanto con gli Stati Uniti.

Fantahockey insomma, pur se nel recente passato un paio d’imprese di quella portata si era stati in grado d’inventarle. Per quanto tifoso, illudermi che nei prossimi giorni ci si possa riuscire un’altra volta, oggi mi riesce però assai difficile…

Inno svizzero per 500 fans

Vittoria doveva essere e vittoria è stata ma è meglio attendere di vedere se ora, libera psicologicamente da ogni pressione, la Nazionale rossocrociata sarà capace di stupire. Intanto almeno 500 tifosi elvetici hanno festeggiato, al termine del match contro il Giappone, cantando a squarciagola l’inno nazionale alla Kinnarps Arena di Jönköping.

Filippo Frizzi

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