Svizzera e Stati Uniti: si riparte da zero?

Il nuovo ambasciatore americano a Berna, Donald Beyer, auspica un nuovo inizio delle relazioni tra Svizzera e Stati Uniti. La vertenza UBS è ormai conclusa, ha dichiarato alla NZZ am Sonntag, e bisogna guardare al futuro con maggior serenità.

«È tempo che i due paesi si lascino alle spalle le difficoltà del passato», ha detto Donald Beyer, convinto che vi sia «il potenziale per intensificare le relazioni e promuovere progetti comuni». L’amicizia tra Svizzera e Stati Uniti può fare «la differenza sul piano politico internazionale», ha aggiunto.

Beyer non ha comunque mancato di difendere la strategia delle autorità americane nella vertenza su UBS. Secondo lui, non si tratta di un attacco al segreto bancario svizzero, ma del rispetto delle leggi americane. «Anche se alla base il segreto bancario è stato creato per delle buone ragioni – come la protezione della sfera privata – per gli Stati Uniti era fondamentale scovare gli evasori fiscali senza distruggere la tradizione storica della piazza finanziaria svizzera».

L’ambasciatore ha poi sottolineato il «ruolo eccezionale» svolto dalla diplomazia elvetica nell’ambito del contenzioso sul programma nucleare iraniano. «Alcune informazioni tra Washington e Teheran circolavano soltanto grazie al canale svizzero». Beyer ha però ammesso che i malumori causati dall’accordo siglato lo scorso anno con l’Iran dall’azienda elettrica svizzera di Laufenbourg (EGL) per la fornitura di gas – alla presenza della consigliera federale Micheline Calmy-Rey – non sono ancora del tutto superati. Gli Stati Uniti avevano criticato tale accordo, perché contrario alle sanzioni imposte a Teheran per convincerlo ad abbandonare il suo programma nucleare.

Apprezzata, infine, anche la politica di mediazione della Svizzera tra la Turchia e l’Armenia, che ha permesso di fare passi da gigante in un conflitto che si trascina da secoli.

swisisnfo.ch e agenzie