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Swiss: altri 3000 posti di lavoro se ne volano via

Da quando è stata inaugurata, nell'aprile 2002, Swiss continua a perdere colpi Keystone

Nuovo durissimo colpo per la compagnia Swiss, costretta a tagliare altri 3000 posti di lavoro e a bloccare a terra 34 aerei. Un ridimensionamento che permetterà di risparmiare 1,6 miliardi.

È questo il terzo e più radicale taglio dal lancio della compagnia, poco più di un anno fa.

ll ministro dell’economia Joseph Deiss ha affermato che la massiccia soppressione di posti di lavoro annunciata martedì da Swiss è uno «choc». Il Dipartimento federale dell’economia (DFE) offrirà appoggio per attenuare le conseguenze per le persone licenziate.

La Confederazione non parteciperà tuttavia al finanziamento di un piano sociale per il personale licenziato, ha precisato Deiss. Si prevede piuttosto di istituire una struttura per aiutare le persone a trovare un nuovo impiego o per una loro riconversione professionale, analogamente a quanto avenne per il personale di Swissair.

Il Consiglio federale vuole ancora una compagnia nazionale

Il Consiglio federale si pronuncerà mercoledì sulla ristrutturazione di Swiss nel corso della settimanale seduta governativa. «A ogni modo – ha sottolineato Deiss – in qualità di capo del Dipartimento dell’economia farò di tutto per garantire il mantenimento della compagnia aerea nazionale».

«Auspico che Swiss riesca a controllare i propri costi, conditio sine qua non per la sua sopravvivenza», ha proseguito Deiss. Interrogato su un eventuale aiuto attraverso il fondo della Garanzia contro i rischi all’esportazione (GRE), il ministro dell’economia si è limitato a dire che non è stata inoltrata alcuna domanda.

Un sogno diventato incubo

Come in un incubo ricorrente ci si è ritrovati di nuovo in una situazione molto vicina a quella dell’ ottobre 2001, quando gli aerei della ormai defunta Swissair furono costretti a terra per due giorni.

Dopo il fallimento di Swissair, nell’ottobre 2001, è stata creata al suo posto Swiss, grazie a uno stanziamento di 2 miliardi di franchi svizzeri (1,3 miliardi di euro) di fondi pubblici, e decisa la riduzione di un terzo dei voli e del personale.

Fin dal suo lancio, nell’aprile 2002, la nuova compagnia si è trovata in difficoltà e ha già dovuto procedere a tre piani di ristrutturazione a alla soppressione di centinaia di posti di lavoro. Attualmente, Swiss perde circa 2 milioni di franchi al giorno.

L’ultima spiaggia

Il comitato del Consiglio federale costituito dai tre ministri Deiss, Couchepin e Leuenberger, preposto all’analisi delle “condizioni quadro Swiss” ritiene indispensabile la ristrutturazione della compagnia per la sua sopravvivenza, e si auspica che una più stretta cooperazione con altre compagnie aeree venga studiata attentamente.

Commentando le ultime misure di risparmio, il presidente del consiglio di amministrazione di Swiss, l’olandese Pieter Bouw, ha affermato che, per quanto dolorose, esse costituiscono la sola speranza di sopravvivenza per la compagnia.

Bouw ha sottolineato l’importanza di Swiss per la Svizzera. ” La Svizzera ha bisogno di Swiss, ma anche Swiss ha bisogno della Svizzera”.

Indignato il sindacato del personale di terra

Il principale sindacato del personale di terra di Swiss, GATA si è detto “indignato” dalle misure di risparmio definite “precipitose e unilaterali”.

Una giornata di protesta è stata organizzata a Basilea davanti alla sede della direzione, accusata di agire «senza cervello», senza strategia né piano finanziario.

Tra il personale di terra perderanno il posto 2.700 persone, che rappresenta il 60% degli effettivi. Chi non verrà licenziato guadagnerà il 10% in meno, con un salario che oscilla oggi fra i 3.000 et i 5.000 franchi mensili.

swissinfo e agenzie

Attualmente Swiss collega 99 destinazioni (58 europee e 41 intercontinentali in 56 paesi)
La compagnia impiega poco più di 9’000 persone con una flotta di 112 velivoli
Il piano annunciato martedì prevede il licenziamento di 3’000 posti di lavoro e la rinuncia a 34 velivoli
650 piloti, 850 membri del personale di cabina e 1’500 dipendenti a terra verranno licenziati
I costi di ristrutturazione sono calcolati fra i 150 e i 200 milioni di franchi fino al 2004
Con la manovra, Swiss spera di risparmiare un miliardo di franchi l’anno.

Swiss ha cumulato nel 2002 una perdita di 980 milioni di franchi. Nel primo quadrimestre 2003, le perdite sono state di 200 milioni su un giro d’affari di 1,04 miliardi.

A colpire l’azienda si sono cumulati il conflitto in Iraq, la SARS (polmonite atipica) e la congiuntura economica negativa.

Per salvare il salvabile la compagnia ha già lanciato un programma per dividere i voli regionali da quelli a lunga distanza.

Non ancora note le destinazioni a lunga distanza che verranno soppresse o ridotte.

I maggiori azionisti Swiss sono diversi collettivi pubblici e alcune grandi imprese interessate al mantenimento di una compagnia aerea di bandiera in Svizzera.

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