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Swissair: svizzeri favorevoli, stampa pessimista

Il destino di Swissair non è ancora chiarito - l'attesa continua Keystone

Oltre il 61 percento degli svizzeri sarebbero favorevoli a un intervento statale. Ma la stampa sembra scettica sulle possibilità di rilancio di una compagnia battente bandiera elvetica.

Per il Sonntagsblick, la Swissair non è ancora stata tratta in salvo: politica ed economia non hanno ancora trovato un accordo, e mancano ancora i soldi e la fiducia in un nuova compagnia. Nonostante gli incontri e le intense discussioni di queste ultime ore, non è ancora chiaro – scrive il settimanale – se i politici, tra cui i ministri Villiger e Couchepin, e i boss dell’economia riusciranno a trovare un’intesa. Si tratta, secondo il Sonntagsblick, di trovare quasi 2 miliardi e mezzo di franchi, per finanziare la nuova Crossair, la compagnia che dovrebbe subentrare alla Swissair.

Molto più drastico è Le Matin, per il quale servirebbero invece oltre 11 miliardi per finanziare la “New Swissair”. Per il domenicale romando, oltre ai due miliardi necessari per alimentare il capitale azionario della nuova compagnia, bisognerà trovare altri sei miliardi per sopravvivere a lungo termine. E pure, in vista di un’alleanza internazionale, entro quest’inverno bisognerà sbloccare altri crediti a fondo perso: insieme alle centinaia di milioni già spesi, fanno altri due miliardi.

L’economia non sembra ancora convinta

Ma secondo l’altro foglio romando, Dimanch.ch, gli investitori privati non sarebbero ancora convinti del progetto Phoenix plus. E quindi sarebbero reticenti a impegnarsi finanziariamente nella creazione di una nuova compagnia nazionale dopo la liquidazione di Swissair. E di conseguenza, scrive Dimanche.ch, solo un miracolo potrà evitare che tutto fallisca e che gli aerei restino di nuovo bloccati a terra, definitivamente.

Anche la SonntagsZeitung sembra pessimista circa l’esito dei negoziati tra economia e autorità. La Confederazione, scrive il settimanale, non vuole limitarsi a pagare, ma assumere un ruolo decisivo nel comitato direttivo della nuova compagnia. Cosa che i dirigenti economici vorrebbero invece evitare.

Maggiore ottimismo al dipartimento delle finanze

«La soluzione non è assicurata, ma sono stati compiuti nuovi progressi» nella ricerca del finanziamento per una nuova compagnia aerea svizzera, scriveva sabato sera in un comunicato il Dipartimento federale delle finanze, al termine di una riunione tra il presidente della Confederazione Leuenberger, il ministro delle finanze Villiger, il ministro dell’economia Couchepin e rappresentanti degli ambienti economici.

Secondo il DFF, le discussioni vertono sul modello «26/26» – Crossair rileverebbe 26 voli a lungo e 26 voli a medio raggio – con possibili «lievi adattamenti» su cui il Dipartimento non fornisce precisazioni. Stime indicano che il lancio della nuova compagnia «Crossair Plus» dovrebbe costare 4,5 miliardi di franchi. Lunedì, il Consiglio federale prenderà una decisione sull’impegno finanziario della Confederazione.

Gli svizzeri favorevoli a un finanziamento pubblico

Secondo un sondaggio della Televisione DRS e della SonntagsZeitung, il 61,3% degli svizzeri sarebbe favorevole a un sostegno finanziario dello Stato per salvare la Swissair. Più del 38 percento degli interrogati vede di buon occhio un tale aiuto e quasi il 23 percento vorrebbe inoltre anche una partecipazione di società private. Un terzo degli intervistati è invece contrario agli aiuti.

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