Swissair, un mito in immagini
Da alcune settimane, in libreria è disponibile un volume che ripercorre l'epopea della compagnia attraverso 369 fotografie.
Per il suo editore, il cammino è stato irto di ostacoli; cronaca di un libro non desiderato.
Dall’alto dei suoi 71 anni di vita, la Swissair è stata una pietra miliare dell’aviazione civile e la sua storia non poteva di certo riassumersi con la cronaca di un fallimento.
Tanto è stato detto e scritto sul tracollo della compagnia di bandiera elvetica. Scelte strategiche, responsabilità, risvolti penali, sogni di grandezza dei dirigenti… Un aspetto è però stato messo un po’ in sordina: la gran passione che la Swissair da sempre ha suscitato.
Per colmare questa lacuna vi è ora un elegante volume, disponibile da alcune settimane in libreria, che attraverso 369 fotografie ripercorre l’epopea della compagnia di bandiera.
Un’idea nata in volo
Sulla sua copertina rossa – non poteva essere altrimenti – è stampato il logo dorato, affiancato dalla scritta che per decenni ha solcato i cieli del mondo intero.
Al suo interno i ricordi. Dai primi mitici DC-3 al moderno MD-11 in volo nella regione del Cervino, dalla prima famosissima hostess a scene d’ordinaria amministrazione, le immagini ci riportano alle ore gloriose della compagnia aerea.
«L’idea di un libro mi è venuta mentre ero su uno degli ultimi voli Swissair per Hong Kong», ci dice Moumed Bouchelarm, 31 anni, appassionato d’aviazione dalla più tenera infanzia e editore del sito internet welsch.ch.
«Mi trovavo con due amici, un capo cabina e un comandante di bordo, che per le 10 ore di volo non hanno fatto altro che parlare di tutti i ricordi che li legavano a questa compagnia, mentre i passeggeri facevano a gara per accaparrarsi le ultime penne col marchio Swissair, era veramente incredibile!»
Una via crucis
Di ritorno in Svizzera, Bouchelarm si rivolge alla Luftbild di Dübendorf, una fondazione in possesso dell’immenso archivio fotografico dell’aviolinea.
«All’inizio pensavo di trovare senza nessuna difficoltà i soldi per finanziare il mio progetto». Non è del resto un pezzo di storia nazionale che stava per concludersi?
L’avventura si è però subito trasformata in un calvario: «Nessuno, ma veramente nessuno voleva un libro sulla Swissair», afferma Bouchelarm.
Pro Helvetia, la fondazione federale che si occupa di promuovere e finanziare progetti relativi alla cultura, dà una risposta negativa. Altrettanto fa la Swiss, la compagnia succeduta a Swissair che nelle sue prime pubblicità vantava i suoi 70 anni d’esperienza.
Eppure gli importi richiesti non erano enormi: «Ad André Kudelski (il patron dell’omonima ditta tecnologica, ndr), gran sostenitore di una compagnia aerea svizzera forte, avevo domandato circa 5’000 franchi; non ho mai ricevuto risposta!».
Un’ennesima delusione
Dopo due anni e dopo aver incassato l’ennesimo rifiuto, decide di fare da solo.
Le delusioni non sono però finite. Giunto in dirittura finale, Moumed Bouchelarm chiede al ministro dei trasporti Moritz Leuenberger di scrivere la prefazione: «Il consigliere federale mi ha risposto che non aveva tempo», ci dice amareggiato.
«In una società dove si continua a ripetere che si dovrebbe dare un impulso ai giovani imprenditori trovo sia una risposta che riflette un’ipocrisia totale».
«Per decenni il marchio Swissair è stato sinonimo di qualità, come Rolex per gli orologi o Chanel per la moda, ed ancora oggi in Giappone, ad esempio, se ne parla. In Svizzera si è cercato di cancellare questa storia dall’oggi all’indomani, è come se nel nostro paese non si abbia il diritto di fallire».
Solo fotografie
Perché aver optato per un libro esclusivamente fotografico? «In un primo tempo volevo fare qualcosa di più storico, ad esempio mostrare come il logo Swissair era stato modificato col passare degli anni, ma visto che mancavano i fondi ho preferito optare per questa soluzione».
E il materiale di certo non scarseggia: nell’archivio di Dübendorf le foto sono decine di migliaia e moltissime d’ottima qualità, poiché la Swissair ha spesso lavorato con i migliori fotografi.
Sfogliando il libro ci si accorge che tra le 369 immagini scelte mancano quelle dei capitoli bui della storia della Swissair, come ad esempio la tragedia di Halifax, nel 1998, quando un MD-11 si schiantò al largo delle coste canadesi provocando la morte delle 229 persone che si trovavano a bordo.
«Mi sono chiesto se era necessario inserire foto su simili drammi – ed Halifax non è stato l’unico per la Swissair – ma ho preferito fare un libro positivo», spiega Bouchelarm.
Per stampare le 5’000 copie ci sono voluti 110’000 franchi e tanta fatica, ma i primi risultati sono incoraggianti.
Il mito della Swissair, insomma, continua a far sognare.
swissinfo, Daniele Mariani
La Swissair è stata fondata nel 1931 ed è scomparsa nel 2002.
Negli anni precedenti il fallimento, il gruppo Swissair aveva circa 70’000 dipendenti.
Nell’archivio della Luftbild di Dübendorf sono conservate decine di migliaia di fotografie della compagnia aerea.
Un libro da alcune settimane in vendita in Svizzera romanda ripercorre i 71 anni di vita della Swissair attraverso 369 immagini.
Il suo editore ha avuto non poche difficoltà a trovare fondi per finanziare il volume.
Per illustrare i 71 anni di vita della Swissair, l’editore Moumed Bouchelarm ha optato per un approccio “positivo”.
L’idea di un libro gli è venuta mentre si trovava su uno degli ultimi voli della Swissair, costatando la passione che la compagnia suscitava tra i passeggeri.
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