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Swisscom conferma, parlerà col governo

Swisscom e il governo elvetico decideranno se interrompere la loro "linea diretta" Keystone

Rappresentanti di Swisscom e della Confederazione discuteranno la proposta governativa di privatizzazione dell'azienda di telecomunicazioni.

Elie Cohen, esperto di telecomunicazioni, ritiene molto importante arrivare in fretta ad una decisione. Cohen saluta l’idea di una privatizzazione.

Mercoledì, Swisscom ha ufficialmente confermato che ci saranno delle discussioni con la Confederazione, che attualmente detiene il 66% delle azioni dell’azienda.

In un comunicato della direzione si legge che eventuali decisioni saranno comunicate “al più presto” la settimana prossima.

Il ministro delle comunicazioni, Moritz Leuenberger, ha annunciato che difende l’idea del governo di privatizzare Swisscom. Ha inoltre confermato che il Consiglio federale ha chiesto ai dirigenti dell’azienda di bloccare le acquisizioni di aziende straniere.

Ha però aggiunto che c’è bisogno di definire in modo più chiaro il concetto di “acquisizione straniera”.

Affrontare la realtà

La Svizzera deve evitare di commettere gli sbagli fatti dal governo francese e da quello tedesco, dichiara a swissinfo Elie Cohen, economista presso il Centro nazionale di ricerche scientifiche di Parigi ed autore di un libro sulla privatizzazione delle telecomunicazioni.

Le autorità francesi e quelle tedesche hanno infatti conservato importanti pacchetti azionari delle ex-compagnie pubbliche di telecomunicazioni.

Sia France Telecom che Deutsche Telekom hanno accumulato in seguito debiti voraginosi tramite alcune operazioni poco riuscite.

“Il governo francese ha ceduto la sua maggioranza azionaria di France Telecom, mantenendo una parte minoritaria del capitale. Si è trattato di uno sbaglio: i cinque anni seguenti sono stati i peggiori nella storia della compagnia”, afferma Cohen.

“France Telecom ha infatti perso miliardi di euro acquistando partecipazioni in società estere che si sono rivelate un fiasco. Detenendo soltanto una minoranza delle azioni, lo Stato non ha potuto intervenire”.

Secondo l’economista, Deutsche Telekom si è ritrovata in una situazione analoga: i dirigenti hanno adottato delle decisioni che hanno messo in gravi difficoltà l’azienda.

Per Cohen, il governo svizzero dovrebbe quindi decidere di “vendere completamente le sue azioni di Swisscom oppure riprendere in mano al 100% la compagnia”.

Divieto di acquisizioni

Martedì anche il ministro dell’economia Pascal Couchepin ha difeso la decisione del Consiglio federale di vietare a Swisscom qualsiasi nuova acquisizione all’estero, prima di una decisione definitiva sul progetto di privatizzazione.

Nell’ambito di una serie di interviste rilasciate alla stampa, Couchepin ha raccomandato alla direzione della compagnia di rinunciare ai piani di rilevare il controllo dell’azienda irlandese Eircom.

Questa fine settimana il ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher aveva dichiarato di temere che Swisscom potesse fare gli stessi sbagli di Swissair.

La compagnia di aviazione era stata costretta a cessare le sue attività tre anni fa, in seguito ad una serie di acquisizioni sbagliate, tra le quali quella della società belga Sabena.

Da quando il governo svizzero ha annunciato l’intenzione di cedere il pacchetto azionario di Swisscom, di cui detiene attualmente il 66% del capitale, le quotazioni del titolo della compagnia sono scese sensibilmente, registrando una perdita pari a 1,5 miliardi di franchi.

“Se il governo elvetico ritiene che la Swisscom sia un’azienda centrale per il paese e intende proteggerla dalla possibilità di finire in mani straniere, allora dovrebbe rimanere l’azionista di maggioranza”, afferma Cohen.

“Ma se pensa che la concorrenza sia salutare per il mercato delle telecomunicazioni, allora dovrebbe favorire la privatizzazione e nello stesso tempo avere un forte sistema regolatore, almeno fintanto che Swisscom è ancora dominante”.

Sinergie

Cohen è dell’avviso che le compagnie di telecomunicazione dovranno adattarsi se vogliono tenere il passo con un mercato in continuo movimento, che negli ultimi anni ha visto crescere la telefonia mobile, le tecnologie dell’informazione (IT) e gli allacciamenti a banda larga per internet.

“Il mercato tradizionale sta cambiando in modo drastico e le aziende devono continuamente adattare le loro strategie a queste condizioni di turbolenza”, afferma Cohen.

L’analista aggiunge che le imprese devono diventare attive per assicurarsi una forte posizione sia sul mercato interno, sia su quello internazionale. “Uno dei modi per gestire questo doppio binario è quello di effettuare delle buone acquisizioni e creare delle sinergie”.

“Swisscom ha delle importanti riserve in banca, ma ora deve decidere cosa farne. I prossimi tre anni saranno cruciali”.

swissinfo e agenzie

Attualmente la Confederazione detiene il 66% delle azioni di Swisscom.
In Germania, lo Stato detiene il 37% di Deutsche Telekom.
In Francia, lo Stato detiene il 33% di France Telcom.
Swisscom ha perso il monopolio del mercato svizzero delle telecomunicazioni otto anni fa.

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