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Test HIV per i richiedenti l’asilo?

I test sono diretti alle persone provenienti da paesi con alti tassi di sieropositività Keystone

L'Ufficio federale della sanità pubblica progetta l’introduzione di test per individuare il virus dell'AIDS per i candidati all'asilo politico.

Una decisione definitiva sarà presa in febbraio, ma le reazioni indicano come il tema sia sensibile.

Il responsabile della sezione AIDS dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), Roger Staub, ha confermato la notizia pubblicata dal settimanale domenicale «NZZ am Sonntag».

Il modello allo studio, denominato «Opt Out», prevede di proporre sistematicamente il test e di fornire una consulenza sulla malattia ai richiedenti l’asilo politico che raggiungono la Svizzera.

Gruppi a rischio

La misura si imporrebbe, vista l’impennata di nuove infezioni, registrata negli scorsi anni. Dal 1991 il numero delle nuove infezioni da HIV è sceso progressivamente, per poi risalire nel 2001, quando i test positivi sono stati 632. Nel 2002 c’è stato un balzo a 792 nuovi sieropositivi.

L’anno scorso si è avuto di nuovo un calo, a 677, ma l’allarme rimane alto. L’incremento è stato registrato soprattutto tra gli omosessuali e gli eterosessuali originari dell’Africa subsahariana. Spesso si tratta di persone arrivate da regioni con un alto tasso di malati di Aids.

Visto il numero crescente di richiedenti l’asilo politico provenienti dall’Africa, l’Ufficio tiene ad aumentare le misure di prevenzione e di informazione. L’importante, ha aggiunto Roger Staub, è di poter comunicare con i richiedenti nella loro lingua. L’UFSP deciderà il mese prossimo se dar seguito al progetto.

Reazioni contrastanti

L’Aiuto AIDS svizzero ha reagito con scetticismo alla comunicazione dell’Ufsp. Il test dovrebbe rimanere su base volontaria ed essere accompagnato da un programma d’informazione personalizzato per i coinvolti.

Per il vicepresidente del Partito socialista, Mario Fehr, sono invece le garanzie ad essere centrali: i risultati dei test non devono influenzare il giudizio sulla richiesta d’asilo politico.

Di tutt’altra opinione invece il deputato dell’Unione democratica di centro Ulrich Schlüer: interpellato sempre dalla «NZZ am Sonntag», quest’ultimo ritiene che tutte le domande d’asilo sottoposte da sieropositivi debbano essere scartate a priori, rinviando i candidati nei paesi d’origine.

swissinfo e agenzie

Lo scorso 26 novembre il Consiglio federale ha approvato il «Programma nazionale HIV e Aids 2004-2008» messo a punto dall’UFSP e incentrato sulla prevenzione.

Il governo ha deciso di destinare alla lotta contro la sindrome da immunodeficienza acquisita 10 milioni di franchi all’anno, di cui 8 destinati alla prevenzione.

Il programma nazionale di prevenzione dell’HIV/Aids verte su tre aspetti: la prevenzione, essenzialmente la campagna Stop Aids, la terapia e la consulenza interdisciplinare degli infetti con il traguardo di migliorare la qualità di vita. Il terzo punto Prevede l’integrazione della popolazione e il rispetto verso i malati.

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