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Think Tanks in aiuto alla politica

Uno dei podi di discussione alla “Fiera delle idee”: presenti Durrer, Fiala, Polla, Strahm e Nef swissinfo.ch

I Think Tanks, i cosiddetti “serbatoi d’idee”, corrono in soccorso dei politici, oberati dagli impegni quotidiani, e li sostengono nella ricerca di soluzioni per problemi a lungo termine.

Con lo Swiss Policy Net si è svolta la prima “Fiera delle idee” per Think Tanks.

I pezzi grossi dell’economia e della politica sono costretti ad investire porzioni crescenti delle proprie risorse nella gestione di problemi quotidiani.

Di conseguenza, dispongono di sempre meno tempo da dedicare alle strategie a medio e lungo termine, orizzonti temporali almeno altrettanto importanti per la sopravvivenza di imprese o Stati.

Effetti possibili? Riforme costrette al palo ed assenza di strategie per il futuro. Per limitare questi rischi, i “serbatoi d’idee” offrono i loro servizi.

Filosofia liberale

Il movimento dei Think Tanks è fondamentalmente di corrente liberale. Le previsioni e le raccomandazioni elaborate sono fondate su basi ideologiche liberali. Così, pure Avenir Suisse o l’Istituto liberale sono ispirati da questo stile di pensiero e dal concetto di economia di mercato.

In generale, i Thinks Tanks sono fondazioni private indipendenti dai partiti politici. Si definiscono delle “agenzie delle idee”, capaci di riunire conoscenze interdisciplinari e di trasmetterle al mondo politico.

I rappresentanti di queste organizzazioni affermano che, nel loro lavoro, non si lasciano influenzare da chi li finanzia. “Non siamo i servitori del grande capitale e neppure il canale attraverso il quale parla l’economia”, spiega Stefan Flückiger di Avenir Suisse.

I fornitori di dati

Per le loro analisi, i Think Tanks necessitano d’immense quantità di dati affidabili. Nella maggior parte dei casi non dispongono tuttavia delle capacità sufficienti per gestire e curare adeguatamente tali masse d’informazioni.

E così ricorrono a servizi specializzati che, nel compiere il loro lavoro, generano un positivo effetto collaterale: la collaborazione con l’esterno accresce credibilità ed indipendenza dei risultati.

Il compito di fornire i dati viene ad esempio assunto dall’Ufficio federale di statistica, dall’Istituto Bak di Basilea, specializzato in analisi della congiuntura, o dal Gfs, conosciuto grazie ai sondaggi ed alle previsioni elettorali e riguardanti le votazioni popolari.

Fiera delle idee

La “Rete per una politica liberale” ha recentemente invitato organizzazioni e privati alla prima Fiera svizzera delle idee, svoltasi nel Tecnopark di Zurigo, dove sotto un tetto sono riunite giovani imprese, aziende affermate e gruppi di ricerca in diverse discipline.

Accanto al Politecnico federale di Zurigo ed alle scuole superiori della città sulla Limmat e di Winterthur, vi trovano spazio circa 190 aziende, organizzazioni o progetti.

Gli organizzatori di questa “borsa delle idee”, hanno così voluto approfittare della particolare ed interdisciplinare atmosfera del Tecnopark, permeata da un’aura d’innovazione.

Vasto ordine del giorno

Grazie a numerosi workshops e dibattiti, i promotori hanno voluto favorire gli scambi d’informazioni tra i partecipanti e facilitare i loro contatti reciproci.

Le discussioni si sono concentrate su alcune questioni. Ad esempio, “Modalità dell’attuale consulenza politica”, “Paesaggio politico e trasformazione dei valori”, “Think Tanks tra politica ed economia” oppure “Formazione e media quali fattori chiave”.

Tra i gruppi di specialisti che hanno partecipato, c’erano pure Avenir Suisse (Think Tank creato da 14 grandi aziende elvetiche attive a livello internazionale) e Azione Liberale (l’ex “Redressement National”).

Alcuni presenti hanno tuttavia dubitato del fatto che quest’ultima organizzazione, in passato chiaramente schierata con la destra borghese, potesse essere considerata un Think Tank.

Accesi dibattiti

Un ben assortito gruppo d’esperti si è dedicato esclusivamente al tema: “Think Tanks: moda o necessità”.

Alla discussione hanno partecipato Thomas Held, direttore di Avenir Suisse, Robert Nef, responsabile dell’Istituto Liberale, Barbara Polla, Adalbert Durrer, Doris Fiala ed il socialdemocratico Rudolf Strahm, che ha da poco assunto il ruolo di Sorvegliante dei prezzi.

Adalbert Durrer, dell’Head Group Public Policy dell’UBS, ha sottolineato come non esista alcun pericolo che la politica possa essere eccessivamente influenzata dai Think Tanks d’orientazione liberale. “In Svizzera decidono il Consiglio federale, il parlamento ed il popolo”.

Doris Fiala, presidente cantonale del partito liberale-radicale zurighese, ha ricordato come i membri dei parlamenti siano dei generalisti che necessitano di sostegno esterno. Secondo Fiala, per compiere il loro lavoro i politici non possono fare a meno dei Think Tanks.

Ridurre i contrasti tra destra e sinistra

L’ex consigliera nazionale, dottoressa ed imprenditrice Barbara Polla si è detta convinta che esistano pure dei Think Tanks di sinistra. Ha tuttavia proposto di abbandonare il classico schema di pensiero destra-sinistra. “Progressisti e liberali devono collaborare per risolvere i problemi del nostro tempo”.

In realtà, i “laboratori d’idee” di sinistra sono molto rari. Il primo è stato costituito recentemente. Secondo Rudolf Strahm, anche organizzazioni quali Greenpeace od il WWF vanno però considerate dei Think Tanks fondamentali per il lavoro della sinistra.

ONG del genere hanno ormai il loro ruolo politico su scala internazionale. “A proposito dei diritti umani, Amnesty International ha fissato più norme che la relativa Commissione delle Nazioni Unite”, ha rilevato Strahm.

Think Tanks svizzeri negli Stati Uniti

Ancor più che in Svizzera, il ruolo e l’influsso dei Think Tank nella politica è particolarmente importante negli Stati Uniti. Oltre oceano, organizzazioni del genere sono molto diffuse e si danno ampia battaglia nel gioco della concorrenza.

Un mercato sul quale anche la Svizzera è presente. Sulla base del motto “Gli americani dovrebbero conoscere le aspettative degli europei”, Eduard Brunner, presidente della Fondazione svizzera per gli affari mondiali (SFWA), ha così spiegato le attività del suo Think Tank a Washington.

La SFWA collabora con il Dipartimento federale degli affari esteri ed è finanziata, tra gli altri, pure dalla Confederazione, dai banchieri ginevrini, dal Credit Suisse e da Publigroup.

Altri Think Tank svizzeri attivi negli Stati Uniti sono l’organizzazione dei parlamentari Svizzera-USA e l’American Swiss Foundation.

Tutti i partecipanti all’incontro di Zurigo hanno tuttavia concordato su un punto: in Svizzera, i Think Tank non saranno mai così importanti come lo sono negli USA. Il paese è di gran lunga troppo piccolo.

swissinfo, Etienne Strebel
(traduzione: Marzio Pescia)

I Think Tanks sono delle agenzie delle idee. Mettono le proprie conoscenze e le proprie riflessioni a disposizione della politica, dell’economia e dell’opinione pubblica.

Il concetto di questi “laboratori” si fonda sull’ideologia liberale. Dagli anni ’70 i Think Tanks sono sempre più diffusi in tutto il mondo.

Anche esponenti politici della sinistra hanno riconosciuto un’importanza crescente a strumenti del genere. Recentemente è stato fondato il primo Think Tank d’area progressista.

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