Prospettive svizzere in 10 lingue

Thomas Jordan, nemico giurato dell’inflazione

Thomas jordan, accerrimo nemico dell'inflazione. Reuters

Come previsto, il Consiglio federale ha nominato Thomas Jordan alla presidenza del direttorio della Banca nazionale svizzera (BNS). Il professore di economia aveva assunto questa carica ad interim nel gennaio scorso, dopo le dimissioni di Philipp Hildebrand.

Il 48enne nuovo presidente della BNS, che si distingue per la sua calma apparente, è noto da tempo come nemico giurato dell’inflazione e quale osservatore critico dell’Unione monetaria europea. Come persona, assomiglia solo fisicamente a Philipp Hildebrand: entrambi sono alti 1 metro e 90 centimetri.

Per il resto, Thomas Jordan si differenzia sotto molti aspetti dal suo predecessore: ha uno stile piuttosto professorale, si muove in modo un po’ lento e circospetto, è puntiglioso ed estremamente coscienzioso. Rispetto ad Hildebrand, “appare piacevolmente sobrio e riservato, ma non manca di determinazione”, ha scritto tempo fa la Basler Zeitung.

Il nuovo presidente della BNS si presenta in modo diverso da Hildebrand, ma condivide gli stessi obbiettivi in ambito di politica monetaria: il valore dell’euro non deve scendere al di sotto di 1,20 franchi, aveva dichiarato Thomas Jordan in gennaio, pochi giorni dopo che il governo svizzero lo aveva nominato alla presidenza ad interim dell’istituto di emissione.

Il docente di economia, che fungeva fino ad allora da vicepresidente, era stato chiamato ad assumere le redini della BNS dopo le discusse dimissioni di Philipp Hildebrand. Quest’ultimo era stato costretto a lasciare il suo incarico il 9 gennaio scorso, dopo essere stato sospettato di aver eseguito transazioni valutarie private, approfittando di informazioni privilegiate sul corso del franco svizzero.

Veste bianca

Il 7 marzo scorso, il Consiglio federale ha annunciato che Thomas Jordan aveva superato senza alcuna macchia la perizia destinata ad appurare, se altri membri della direzione della BNS avessero condotto operazioni finanziarie dubbie negli ultimi anni. A questo punto, nulla ostacolava più una sua nomina alla presidenza della banca centrale.

“Veste bianca”, “via libera” per Jordan, avevano titolato allora alcuni organi di stampa, criticando la lentezza della procedura di designazione di un nuovo presidente, voluta dal governo svizzero. Preoccupati per le ripercussioni economiche dovute al rafforzamento del franco, anche gli ambienti economici non hanno apprezzato in queste ultime settimane il seggio rimasto vacante presso le più alte sfere della BNS.

Il valore del franco era continuamente aumentato nella prima metà dell’anno scorso, fino a raggiungere praticamente la parità rispetto all’euro. Soltanto il deciso intervento della BNS in settembre, aveva permesso di bloccare questa tendenza e di riportare la valuta svizzera a 1,20 franchi per euro.

Le dimissioni di Hildebrand non erano state gradite dal mondo economico, tanto più che l’ex presidente della BNS aveva condotto una politica monetaria credibile e coronata da successo.

“Riserve di tipo ideologico sul corso futuro della BNS non dovrebbero più frenare la nomina di Thomas Jordan”, aveva dichiarato l’Aargauer Zeitung, dopo il risultato della perizia del marzo scorso. “I fatti sono chiari e il governo deve quindi agire in fretta”.

Priorità al franco

Questa premura è legata tra l’altro al fatto che, solo quale presidente effettivo della direzione della BNS, Thomas Jordan può partecipare con pieni titoli alle riunioni monetarie internazionali. Un aspetto tanto più importante in tempi in cui sono in gioco decisioni fondamentali, tra cui quelle legate alla regolamentazione dei mercati finanziari e alla lotta contro la crisi dell’euro.

La piazza finanziaria svizzera è tradizionalmente interessata ad avere una valuta stabile e un basso tasso d’inflazione. L’industria di esportazione preferirebbe invece un franco più debole.  

Da parte sua, Hildebrand aveva dato la priorità al tasso di cambio, assumendo alcuni rischi in ambito d’inflazione e costringendo la BNS ad impiegare miliardi di dollari per tenere sotto controllo il valore del franco. La sua politica monetaria aveva attirato numerose critiche da parte dell’Unione democratica di centro.

Politica credibile

In gennaio, assumendo la presidenza ad interim della BNS, Thomas Jordan aveva dichiarato alla Neue Zürcher Zeitung che “la politica della banca centrale non è legata a scelte personali, ma al mandato conferito dal Parlamento”. La politica monetaria viene decisa in comune dai membri della direzione della BNS, aveva ricordato.

Thomas Jordan ha studiato scienze economiche presso l’Università di Berna. Nella sua tesi di dottorato, scritta nel 1994, si era occupato di vantaggi e svantaggi dell’Unione monetaria europea.

Dopo un soggiorno di ricerca negli Stati Uniti, l’Università di Berna lo ha nominato nel 2003 professore presso la facoltà di economia. Nel 1997 ha assunto anche l’incarico di consulente scientifico della BNS. Nei 2004 è entrato nella direzione della banca centrale ed è diventato capo dei mercati finanziari. Nel 2009 il governo lo ha scelto quale vice presidente della BNS.

Nato nel 1963 a Bienne, nel canton Berna, Thomas Jordan ha studiato scienze economiche all’Università di Berna.

Dopo un periodo di ricerca presso l’Università di Harvard, negli Stati uniti, nel 2003 Jordan è stato nominato docente di economa all’Università di Berna. Nei suoi corsi si è occupato tra l’altro di teoria e politica monetaria.

Dal 1997 è stato attivo anche quale consulente della Banca nazionale svizzera (BNS), presso la quale ha assunto un incarico di direttore nel 2004.

Nel 2007 è stato nominato dal governo membro del direttorio della BNS e nel 2007 vice presidente della banca centrale.

Thomas Jordan riprende ora in mano la presidenza della BNS, rimasta vacante dopo le dimissioni di Philipp Hildebrand il 9 gennaio scorso.

Mercoledì, il governo ha nominato anche il nuovo presidente del Consiglio della banca. Si tratta del ministro socialista del canton Neuchâtel Jean Studer, che succederà al dimissionario Hansueli Raggenbass.

Per completare il direttorio della BNS, dopo le dimissioni di Philipp Hildebrand, è stato scelto invece l’attuale capo dell’Amministrazione delle finanze Fritz Zurbrügg. Siederà nella direzione assieme a Thomas Jordan e Jean-Pierre Danthine.

Quest’ultimo assume anche la carica di vicepresidente del direttorio, dopo il passaggio di Jordan alla presidenza.

In seguito al caso Hildebrand, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha annunciato mercoledì che rafforzerà i controlli interni, in particolare inasprendo le regole sulle transazioni finanziarie dei dipendenti e rivedendo il codice di comportamento.

A questo scopo verrà creato un organo interno indipendente, direttamente sottoposto al presidente della direzione, e vedrà la luce anche un’apposita entità cui il personale potrà rivolgersi per segnalare disservizi e violazioni delle norme.

In futuro negoziazioni con valuta estera superiori ai 20’000 franchi effettuate dal personale dovranno essere approvate dalla banca. Sono stati anche allungati i tempi nei quali devono essere mantenuti gli investimenti.

Del tutto proibite vengono ora le transazioni con derivati o prodotti strutturati il cui valore dipende in modo importante dal corso dei cambi o dalla situazione dei tassi di interesse. Per alcuni gruppi di collaboratori che hanno accesso a informazioni privilegiate valgono inoltre restrizioni ancora più severe.

Traduzione di Armando Mombelli

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR