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Ticino e San Gallo insieme alle regioni europee

I due cantoni si sono riuniti con altre 17 regioni europee nella splendida cornice del lago di Como. www.bellagio.it

Il primo summit europeo delle regioni, a Bellagio sul lago di Como, si è chiuso con la costituzione del Club cui partecipano anche i due cantoni svizzeri.

Diciannove tra le più importanti regioni europee si sono ritrovate, per la prima volta, per uno scambio di vedute, opinioni ed esperienze. All’appello della Regione Lombardia e del suo presidente Roberto Formigoni, che ha aperto i lavori lunedì sera nella splendida cornice di Villa Serbelloni, hanno firmato una dichiarazione d’intenti.

La Convenzione europea in sostegno alle regioni

La Convenzione europea, chiedono le regioni, deve sostenere in modo più diretto il coinvolgimento delle regioni nei processi decisionali e legislativi dell’UE. I rappresentanti delle regioni dovrebbero anche poter presenziare alle sedute del Consiglio dei ministri dell’UE allorquando sono esaminate trattande di competenza regionale.

È quindi nato il “Club delle regioni” come ha spiegato lo stesso Formigoni martedì pomeriggio durante la conferenza stampa conclusiva: “il club” ha detto il presidente della Regione Lombardia “è unico. Non è un’istituzione, ma piuttosto un ritrovarci informale per scambiare esperienze tra regioni che si sentono vicine. Può anche essere un gruppo di pressione, che può dire la sua con la Commissione e la Convenzione su temi strategici dell’Europa di oggi e di domani.”

Uno spazio di libertà e scambio di idee

Roberto Formigoni ha spiegato ai giornalisti italiani ed esteri che il club non comprende soltanto regioni che appartengono già all’UE, ma anche regioni che ne faranno parte nel futuro e cantoni di stati neutrali come la Svizzera o regioni che, come la Slovenia e la Croazia, sono diventate degli stati negli ultimi anni.

Come lo ha auspicato il commissario europeo Romano Prodi, intervenuto lunedì sera a Bellagio, le regioni non tratteranno direttamente con l’UE, ma chiederanno la mediazione dei loro stati per quanto riguarda i progetti specifici.

La mobilità interessa il Ticino

Le quattro regioni “motrici” d’Europa – ha sottolineato Formigoni – ossia Lombardia, Baden-Württemberg, Rhônes-Alpes e Catalogna si concentreranno su temi precisi quali logistica e mobilità, ambiente ed energia, ricerca e sviluppo.

E il tema della mobilità è particolarmente interessante per il cantone Ticino. Come lo ha spiegato il cancelliere dello Stato Giampiero Gianella, delegato ticinese a Bellagio, “il futuro di Alptransit è strettamente legato alla collaborazione interregionale. In mancanza di contatti e coordinazione a livello regionale, la trasversale ferroviaria alpina a sud delle Alpi si fermerebbe a Lugano.”

Poiché la Svizzera non è membro dell’UE, ha inoltre ricordato Gianella, Ticino e San Gallo devono mantenere un certo riserbo nei loro interventi.

Nuovi incontri programmati

Oltre ai due cantoni svizzeri e alle regioni italiane di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia, il summit di Bellagio ha radunato ad uno stesso tavolo la Catalogna spagnola, il Baden-Württemberg tedesco, le Fiandre belghe, l’Ile-de-France, il Vastra Gotland svedese, la Baviera-Assia tedesca, la Slesia polacca, la Boemia ceca, la regione centrale ungherese e i nuovi stati di Slovenia e Croatia.

Le regioni manderanno avanti senza indugio gli impegni presi sul lago di Como. Hanno fissato tre incontri di lavoro che si svolgeranno a Bruxelles all’inizio del 2003, a Goteborg in Svezia nel luglio del 2003 e a Praga nel 2004.

Gemma d’Urso, Bellagio (I)

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