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Turchia: chiuse urne referendum all’estero, 1,2 mln di voti

Un turco vota a Dortmund, in Germania Keystone/DPA dpa/A3651/_INA FASSBENDER sda-ats

(Keystone-ATS) Sono oltre un milione e 200 mila gli espatriati turchi che hanno votato per il referendum costituzionale sul presidenzialismo, alla chiusura ieri sera delle urne, una settimana prima della consultazione in patria.

Lo rende noto il Consiglio elettorale supremo (Ysk) di Ankara. I seggi erano stati aperti in 57 Paesi a partire dal 27 marzo, dopo una campagna fatta di duri scontri tra Ankara e i Paesi Ue per i comizi negati ai suoi ministri, che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha bollato come “pratiche naziste”.

Più di 600 mila sono stati i voti espressi in Germania, oltre 130 mila in Francia, 70 mila in Olanda e 60 mila in Belgio, quasi 50 mila in Austria e circa 30 mila negli Stati Uniti, secondo i dati forniti finora.

In Svizzera, la partecipazione è stata del 57,11%, di molto superiore a quella registrata per le legislative del 2015. Poco più di 54’000 dei 95’263 elettori iscritti in Svizzera si è recato all’ambasciata a Berna o nei consolati di Ginevra e Zurigo per votare, ha indicato il Consiglio elettorale all’ats.

In generale la partecipazione risulta alta, nella quarta consultazione a cui sono stati ammessi gli emigrati, in linea con le ultime elezioni politiche del novembre 2015, quando l’affluenza all’estero fu di poco superiore al 40%. Complessivamente, gli aventi diritto sono oltre 2,9 milioni. Gli espatriati potranno comunque votare fino a domenica nelle urne aperte nei valichi di frontiera turchi, dove finora si sono recati circa 70 mila elettori.

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