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Tutankhamon si risveglia a Basilea

Uno dei pezzi forti della mostra: un mini-sarcofago per le viscere imbalsamate del faraone. Antikenmuseum Basel

Gli stupendi tesori ritrovati nella Valle dei Re in mostra al Museo delle Antichità di Basilea.

Un evento unico in Europa, dove da oltre 20 anni non si erano più viste le suppellettili funerarie del mitico faraone. Previsti 500 mila visitatori.

Il faraone bambino aiuta i nuovi musei egizi

“Per noi questo è un sogno divenuto realtà”, ha dichiarato a swissinfo André Wiese, curatore dell’esposizione. Ma un sogno per cui la Svizzera ha dovuto trattare tenacemente per più di tre anni.

“La prima volta che ne parlai al responsabile della gestione del patrimonio archeologico egizio, questi mi disse semplicemente di scordarmi Tutankhamon”, ricorda il direttore del museo, Peter Blome.

Il parlamento egiziano aveva infatti proibito che il patrimonio funerario del mitico re bambino lasciasse l’Egitto, dopo che negli anni ‘80, in un’esposizione in Germania, una statua d’oro era stata danneggiata.

Ma l’Egitto sta costruendo in questo periodo una quindicina di nuovi musei e ha bisogno di molti soldi: per avere Tutankhamon in Svizzera, lo sponsor (la grande banca UBS) sborsa cinque milioni di franchi, come contributo per il nuovo Museo egizio del Cairo.

E come ha anche confermato il ministro della cultura egiziano, venuto apposta a Basilea, concedere Tutankhamon alla Svizzera, “è stato un gesto umano in ricordo del dramma di Luxor”, dove nel 1997 una sessantina di turisti, tra cui 36 svizzeri, furono uccisi in un attentato terroristico. Un grave colpo anche per il turismo egiziano.

Un mito vecchio 3000 anni

Quando nel 1922 l’archeologo inglese Howard Carter rinvenne la tomba inviolata del mitico faraone, morto a 19 anni, il mondo fu assalito dall’egittomania: l’art decò ne fu influenzata, la letteratura e il cinema di Hollywood se ne impossessarono.

Quella tomba conteneva più di 1500 suppellettili conservate praticamente intatte grazie al clima secco. A Basilea per sei mesi se ne potranno ammirare una cinquantina, completate da altri settanta oggetti provenienti da tombe di faraoni e funzionari della XVIII dinastia.

120 oggetti in tutto: non una mostra enorme, ma di grandissimo interesse, perché quella di Tutankhamon resta tuttora l’unica tomba completa di faraone che si conosca.

Tra gli oggetti esposti a Basilea ecco dunque non solo le magnifiche statuette in oro, i gioielli, le divinità, gli scettri e la corona, ma anche oggetti d’uso quotidiano, come sedie e addirittura un collare per cani da caccia.

Unico rammarico: non c’è la famosa maschera funeraria d’oro, una reliquia nazionale troppo preziosa per essere concessa all’estero.

Una drammaturgia sobria ma suggestiva

La mostra è ospitata in locali sotterranei, in cui la luce è soffusa. Il colore scuro delle pareti è di tanto in tanto interrotto da alcune gigantografie di foto scattate al momento del ritrovamento, quando tutti gli oggetti erano ammassati nelle sale della tomba di Tutankhamon a mo’ di deposito.

Per entrare nell’aldilà un faraone era equipaggiato di tutto punto: non mancavano nemmeno anfore e scodelle.

Proprio per il significato profondamente educativo dell’esposizione, il museo offre l’ingresso gratuito alle scolaresche il lunedì. I pensionati usufruiranno dello sconto dal lunedì al mercoledì e sono pregati di non scegliere i fine settimana.

La richiesta è enorme

Già migliaia di biglietti sono stati prenotati via internet o attraverso il call-center: chi chiama riserva un giorno e un’ora precisi, per evitare intasamenti.

Alle casse del museo è disponibile solo un numero limitato di biglietti e si prevedono pertanto lunghe code.

In quanto alla famosa leggenda della maledizione di Tutankhamon, scherzando con i giornalisti, Zahi Hawass, presidente dell’Egyptian Council of Antiquities, ha detto che la maledizione colpirà quelli che non andranno a vedere la mostra!

swissinfo, Raffaella Rossello, Basilea

Esposizione aperta dal 7 aprile al 3 ottobre 2004
Già venduti 50 mila biglietti
Prenotate 1200 visite guidate
Lo sponsor principale ha investito 20 milioni di franchi
Esposizione assicurata per 850 milioni di franchi

Tutankhamon – l’oro dell’aldilà

Per la prima volta in Europa, dopo 23 anni, vengono presentati 50 dei più significativi reperti artistici rinvenuti nella camera funeraria del leggendario faraone Tutankhamon, che risalgono al periodo tra il XV e il XIV sec. a.C.

Al museo delle antichità di Basilea si possono ammirare dal piccolo gioiello alla grande statua.

La maggior parte degli oggetti sono dorati o in oro massiccio.

La tappa basilese è l’unica in Europa.

La mostra proseguirà poi anche negli Stati Uniti e in Giappone.

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