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È svizzero il primo spazzino spaziale in assoluto

Nel 2025 ClearSpace eliminerà una porzione del razzo Vega lanciato nel 2013, attualmente in orbita a circa 730 chilometri. ESA sda-ats

(Keystone-ATS) Il mito della Svizzera pulita e ordinata si appresta a travalicare persino i confini della Terra: sarà infatti elvetico il primo sistema a sbarazzare lo spazio da detriti.

La società ClearSpace, una start up dell’EPFL, è stata designata dall’Agenzia spaziale europea (ESA) per dirigere il consorzio che eliminerà una porzione del razzo Vega lanciato nel 2013, attualmente in orbita a circa 730 chilometri. Lo indicano, in due distinti comunicati diramati oggi, l’ESA e il Politecnico federale di Losanna (EPFL). Fondata all’inizio del 2018, ClearSpace è figlia delle ricerche condotte sin dal 2010 sul tema dei detriti spaziali da parte dell’EPFL Space Center (eSpace), il centro di competenze spaziali dell’alta scuola. Mira a sviluppare un solido modello commerciale attivo nel ricupero della spazzatura dispersa oltre l’atmosfera terrestre.

La spin off lemanica si è imposta in una gara d’appalto a cui hanno partecipato tredici altri gruppi. Il suo consorzio è chiamato a sviluppare le tecnologie per l’eliminazione di rifiuti spaziali e a testarne l’efficacia recuperando un relitto prodotto dall’ESA. Il progetto dispone di un budget di oltre 100 milioni di euro (oltre 110 milioni di franchi al cambio attuale).

Le prime attività prenderanno il via nel marzo prossimo. Il recupero del denominato Vega secondary payload adapter (Vespa) è previsto alla fine del 2025 e costituirà in assoluto la prima eliminazione di un rifiuto spaziale, scrive l’ESA sottolineando il proprio ruolo di precursore.

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